ADUNATE NAZIONALI |
GENOVA 1980 |
GENOVA, 1980
Il capoluogo ligure accoglie, ancora una volta, le penne nere d'Italia.
medaglia commemorativa |
Anche questa volta non vogliamo dilungarci nella cronaca della Adunata Nazionale, poiché le notizie sono ampiamente
riportate sull’Alpino e su molti altri giornali. Ci limitiamo solo a scrivere un nostro breve pensiero. A Genova abbiamo
testimoniato con la nostra presenza, con il nostro contegno quella fede che sempre ci accompagna e ci unisce. Il 4 e 5
maggio abbiamo letteralmente invaso Genova portando una ventata di aria pura dei nostri monti e delle nostre valli.
Come molte grandi città italiane, Genova sta vivendo tempi difficili mettendo a dura prova i cittadini per il sempre più
diffuso banditismo. I Genovesi ormai disabituati, loro malgrado, alla vita tranquilla, alla libera passeggiata lungo il
litorale, hanno potuto durante quei giorni mescolarsi con noi alpini in un sereno e sincero abbraccio.
La Sezione ha fatto la sua bella figura e lusinghieri sono stati gli applausi a noi indirizzati, Ha fatto grande effetto
il nuovo striscione - eseguito dal molto bravo Steno Bellotto - che dice «Noi alpini respingiamo compatti la violenza».
Un ringraziamento a tutti i componenti della Banda per la loro costanza e tenacia nell’eseguire gli inni durante tutta
la sfilata, sotto la valida guida di Giovanni Zornio.
La nostra Sezione, anche quest’anno, ha dimostrato senso di attaccamento e grande sensibilità ed ha voluto, quasi a
competere, essere presente con numerosissimi soci, guidati dai vice presidenti geom. Lino Chies ed enot. Luigino Basso
(essendo assente per motivi di salute il nostro presidente prof. Giacomo Vallomy, al quale va il nostro augurio per un
sollecito ristabilimento), con l’alfiere M.A. cav. Olindo Battistuzzi.