ADUNATE NAZIONALI |
VERONA 1981 |
VERONA, 1981
Ritorna a Verona l'adunata degli alpini.
Dai balconi, dalle torri merlate, dalla meravigliosa Arena: un tripudio di tricolori.
medaglia commemorativa |
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L’adunata Nazionale di Verona l’hanno chiamata la Rassegna dei Trecentomila; nessuno potrà sapere quanti eravamo, ma
certamente abbiamo riempito l’accogliente bella città.
Già fin da sabato sera, durante la rassegna dei cori svoltasi nell’Arena, si è potuto notare e prevedere quale sarebbe
stata la valanga alpina alla sfilata.
Lo spettacolo cui abbiamo avuto la fortuna di assistere è stato semplicemente superbo, affascinante e diremo
difficilmente ripetibile; sia per la particolare composizione, che per la bravura dei nove cori - cui ha fatto spicco il
coro A.N.A. di Vittorio Veneto, che per la prima volta ha presentato la canzone «Penne Mozze» (parole del nostro
direttore prof. Altarui e musica del M° prof. Casagrande) magistralmente diretto dallo stesso compositore, il quale ha
suscitato nei trentamila presenti grande entusiasmo e scroscianti applausi e per il perfetto carosello presentato dalla
banda alpina della «Cadore», che oltre a suonare alcuni pezzi tradizionali alpini sì è esibita suonando «La Marcia
trionfale dell’Aida»; infine, su invito insistente dei trentamila, un bocia alpino in armi ha suonato il «Silenzio fuori
ordinanza» con grande bravura da provocare unanime commozione. Un particolare interessante che si ripete durante la
rappresentazione delle opere - e chi ha assistito ne sa qualcosa - per tre volte si sono spenti le luci e si sono accesi
dei lumicini provenienti da fiammiferi e accendini.
La nostra Sezione ha dato il suo contributo con una partecipazione massiccia; eravamo circa 900 soci, senza tener conto
degli «sbandati»; con piacere si è notato la presenza di molti giovani.
Si è potuto sfilare alle ore 12.30: in testa lo striscione «Conegliano culla del 7°» portato dagli alpini del
“Corocastel”; seguivano il Vessillo portato dal cav. Olindo Battistuzzi medaglia d’argento, e scortato dal presidente
prof. G. Vallomy, dai vice presidenti geom. Lino Chies e enot. L. Basso e dai decorati di Russia cav. A. Rossi, cav. G.
Pansolin e cav. A. Marciano (mentre l’altro decorato cav. A. Campeol sfilava con il gruppo) e da tutti i componenti il
consiglio; poi i gagliardetti, la banda - alla quale facciamo nostri elogi per la sua brillante prestazione e costanza
nel darci il passo - e i numerosi soci: nel mezzo due grandi striscioni (opera del nostro segretario Steno), di cui uno
con la scritta «Noi alpini respingiamo compatti a violenza» e l’altro «gruppo Conegliano 3° Artiglieria Montagna non si
tocca » portati dai soci del Gruppo di Colla!brigo i quali indossavano per l’occasione una nuova divisa.