ADUNATE NAZIONALI |
PARMA 2005 |
PARMA, 2005
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vedi anche: cronaca di una sfilata mai fatta
La sfilata è terminata, ci accingiamo a lasciare Parma. Questa 78^
Adunata Nazionale degli Alpini è finita lasciandoci nell’anima la dolcezza di questi luoghi e della loro gente. A Parma,
sembra che ancora tutto sia a misura d’uomo, qui il verde difende con forza l’invadenza del cemento e dell’asfalto,
incorniciando ed esaltando la ricchezza monumentale e culturale di questa città, di lontane origini romane, che fu
capitale e che nei secoli seppe essere mirabile culla d’arte e di civiltà.
La stessa periferia, nei pressi della “Via Francigena” in
particolare, ci ha consegnato la visione di rocche e castelli, di chiese e palazzi in gran numero e di notevole
interesse storico. La “Bassa Parmense” con le sue grandi distese sapientemente coltivate, ci ha offerto quegli scenari
già visti in “Peppone e Don Camillo” di Giovannino Guareschi che qui nacque ed ambientò la trama del suo straordinario
romanzo popolare, ritratto ironico e divertente dei primi decenni del secondo dopoguerra. In precedenza, nel
diciannovesimo secolo, nelle stesse località era venuto alla luce il musicista Giuseppe Verdi, massimo genio operistico
del proprio tempo. Il “Maestro” di umili origini trovò, nella disperazione per le tragedie familiari vissute, lo spirito
per raggiungere i trionfali successi che diedero notorietà ai luoghi natali.
Le deliziose specialità gastronomiche parmigiane quali il prosciutto, il culatello, il parmigiano-reggiano ed altre,
hanno allietato la nostra tavola, nella quale non sono mancati malvasia e lambrusco a “celebrare” la festa. Ma
soprattutto in questo clima gioioso, è spiccata la naturale gentilezza ed il calore umano dei parmigiani. Tra loro
e noi alpini si è creata subito una vera simbiosi. Lo hanno testimoniato la pazienza con cui i cittadini di Parma hanno
sopportato la nostra pacifica e a volte un po’ rumorosa “invasione” e gli stessi applausi scroscianti rivolti al nostro
passaggio durante la sfilata. Non a caso questa città emiliana è considerata la più vivibile d’Italia.
Ciao Parma, grazie di cuore.
Renzo Sossai
Il Teatro Regio
La Pillotta
Duomo e Battistero
Sfilano i muli
La Bandiera di Guerra
Il reparto in armi
Omaggio ai Caduti
La presidenza saluta i radunisti di Conegliano
Ammaina Bandiera