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BASSANO 2008 |
BASSANO, 2008 - - > Video sfilata Sezione di Conegliano
10-11 maggio
Sfila il Vessillo Sezionale col Presidente Bozzoli
Pochi disagi e tante emozioni a Bassano del Grappa per l’Adunata del 90° dalla fine della Grande Guerra e del 60° della prima Adunata dopo la seconda guerra mondiale, che rilanciò l’ANA come forza viva dell’Italia libera
C’è sempre un motivo fondamentale che condiziona
la decisione da parte della dirigenza dell’ANA, nel concedere ad una città
richiedente, lo svolgimento dell’annuale adunata nazionale.
Bassano del Grappa, quest’anno celebrava il 60°
anniversario della ricostruzione del “Ponte Vecchio”; il ponte degli alpini
ovvero il simbolo della città attraversata dal fiume Brenta.
Ed erano altrettanti gli anni della prima adunata
nazionale del secondo dopoguerra che qui sancì la vera rifondazione
dell’Associazione Nazionale Alpini, dopo il buio di oltre un decennio.
Sono argomenti importanti questi ma che perdono di
rilevanza davanti alla storia che a tutti ricorda come il Monte Grappa sia stato
il baluardo della resistenza al nemico durante la Grande Guerra novant’anni fa.
Innegabilmente “l’adunata” è il momento clou della convivialità alpina e tale
deve rimanere, ma non può venir meno il significato della nostra identità, non
può venir meno soprattutto la nostra memoria che i veci dovettero scrivere con
il loro sangue. Ed è per questo che il più importante evento deve talvolta
toccare i luoghi in cui si è sviluppata, purtroppo non senza sofferenza,
l’epopea alpina. Qualche volta bisognerebbe mettere in second’ordine ciò che
egoisticamente vorremmo: grandi spazi e comodità alla mano per le nostre masse
crescenti. Ci vorrebbe più spirito di adattamento quello tipicamente alpino. Fin
dalla sua proclamazione “l’adunata a Bassano” ha subito critiche ed osservazioni
da parte di molti associati anche illustri.
In effetti la città qualche carenza strutturale
sembrava averla, ma non si era tenuto conto della determinazione dei bassanesi e
dell’intera Sezione ANA Montegrappa che per circa due anni ha lavorato senza
sosta per la riuscita della manifestazione. Ed è stata una splendida adunata
baciata dal bel tempo a parte la “sfuriata” del sabato sera. Ci sono state
alcune deficienze come i cali di tensione di energia elettrica e l’insufficienza
di servizi igienici in certe parti della città, ma tutto ciò era già successo
altre volte.
Sono ancora nel nostro cuore le immagini meravigliose della
commemorazione di venerdì 9 maggio a Cima Grappa dove riposano circa 12.000
caduti.
Sulla “Via degli eroi” ancora lambita ai fianchi dalla neve caduta nelle
settimane precedenti, si sono ritrovate quasi diecimila persone molte delle
quali giunte ordinatamente su un’ottantina di pullman predisposti per
l’occasione.
I “bocia” erano saliti invece a piedi, dopo
tre/quattro ore di duro cammino, confermando nei fatti la voglia di
immedesimarsi il più possibile nelle fatiche provate novant’anni fa dai veci che
difesero il Grappa.
“Noi dopo di voi” non è solo uno spot, è una realtà e a
Conegliano dobbiamo ringraziare soprattutto Emanuele Cadorin per l’impegno che
dedica a tutto ciò.
Il colpo d’occhio era fantastico sopra il
Sacrario. Tutti i vessilli sezionali erano presenti assieme al labaro nazionale
e ad alcune centinaia di fiamme alpine, ai gonfaloni delle comunità pedemontane
delle province di Treviso, Belluno e Vicenza.
La nostra sezione era presente con
il vessillo e i trenta gagliardetti dei gruppi, con la presidenza al completo e
diversi consiglieri. Il comandante delle truppe alpine gen. D. Bruno Petti
presenziava la cerimonia con alcuni plotoni armati che ha avuto il suo apice
quando i resti di due soldati italiani ed uno austriaco recentemente venuti alla
luce sono stati onorati dai presenti.
La Santa Messa officiata dal Vescovo di
Padova ed il successivo discorso del presidente Perona hanno concluso la
celebrazione di questa che era la prima tappa degli “alpini sui sentieri della
storia”.
Un’altra forte emozione l’ha data lo sfilamento per le vie cittadine
della bandiera di guerra del 7° Rgt. Alpini giunta venerdì sera. Estremamente
suggestivo il passaggio sul Ponte Vecchio.
Nel pomeriggio di sabato 10 si è tenuta la santa
messa solenne al Tempio Ossario in ogni ordine gremito, celebrata dal vescovo di
Vicenza mons. Cesare Nosiglia, il quale, figlio di un alpino ultranovantenne, ha
voluto puntualizzare al riguardo del legame fra gli alpini e la nostra nazione,
stimolando la nostra associazione ad impegnarsi ulteriormente perché c’è ancora
bisogno di fatti ed esempi positivi. Infine domenica 11 la sfilata ha dimostrato
quanto sia viscerale il rapporto tra Bassano e l’alpinità.
Ci sono persone che
sono rimaste dalle ore 9 del mattino sino alle 20 della sera, spellandosi le
mani nell’applaudire i circa 75 mila che hanno sfilato.
Abbiamo visto nei volti
di queste genti la commozione più sincera e l’entusiasmo più genuino, anche per
questo quella di Bassano rimarrà un’adunata indimenticabile.
Renzo Sossai
Omaggio ai resti dei soldati rinvenuti durante gli ultimi scavi (contenuti nelle
tre urne)
Il saluto del Presidente Perona
Omaggio ai Caduti
I giovani a Cima Grappa
Bepo Benedetti, vice presidente vicario sezionale, alfiere d'eccezione
La grande partecipazione a Cima Grappa è memoria e speranza
Vessillo Sezionale ...e due guardie del corpo
Onore ai resti mortali di tre soldati
Sfilano gli alpini in armi all’Adunata Nazionale di Bassano
Sfilano i Reduci per le vie di Bassano