L'ordinario militare a Bolzano

2021

Un intenso ciclo di attività in favore dei ragazzi dei centri estivi e dei giovani della fanfara dei bersaglieri di Asti. Incontri per far conoscere ai giovani il ruolo degli alpini dell’Esercito.
Il 2° Reggimento Alpini dal mese di luglio ha condotto una serie di iniziative tese a far conoscere ai bambini ed ai ragazzi dei centri estivi le attività in cui sono coinvolti le Truppe Alpine dell’Esercito. Ciò su richiesta dei volontari alpini del Memoriale della Divisione Alpina Cuneense, in collaborazione con l’Associazione Culturale Scuolorando di Spinetta (CN).
Le varie fasi del percorso, intrapreso nell’ambito del progetto “Esploramondo”, hanno visto molti momenti di interazione con la realtà militare degli alpini, attuale e storica. Il Comandante del 2° Reggimento Alpini, Colonnello Giuseppe Sgueglia, presso la sede dell’Associazione Culturale, ha tenuto diversi incontri con la giovane platea sul ruolo degli alpini, partendo dalle origini del Corpo. Immancabile anche la visita alla sede del Reggimento, dove i ragazzi hanno potuto apprezzare, attraverso la realizzazione di una piccola mostra statica, i principali mezzi in dotazione alle Truppe Alpine e il Campo di Addestramento Ginnico Sportivo Militare, dove personale dell’Esercito ha fornito una dimostrazione pratica. Prima della partenza dalla struttura è stato loro illustrato il funzionamento della cucina campale, messa in funzione per la consumazione del pasto meridiano.
Inoltre, presso la caserma “S.Ten. Ignazio Vian” in Cuneo, sono stati ospitati 15 civili, giovani fanfaristi di Asti, che hanno avuto modo di prepararsi alle attività per il 69° Raduno Nazionale Bersaglieri, in un ambiente consono allo spirito militare, prendendo contatto con la realtà che ospiterà l’evento nel 2022. Presenti le Autorità di Cuneo.
Tutte le attività, che rappresentano un segno tangibile dell’integrazione dell’Esercito nel tessuto sociale e realtà locali, sono state condotte nel rispetto delle norme di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID–19.

Simone Algeo