Conclusa la quarta edizione dell’esercitazione “Vardirex” |
2021 |
Comando Truppe Alpine dell’Esercito e Protezione Civile dell’Associazione
Nazionale Alpini hanno potuto testare la capacità di operare congiuntamente in
fase emergenziale complessa, addestramento e sinergia per migliorare la capacità
d’intervento
Alla presenza del Viceprefetto Vicario di Monza e della Brianza Dott. Beaumont
Bortone, del Comandante delle Truppe Alpine Generale di Corpo d'Armata Ignazio
Gamba, del Presidente Nazionale dell'Associazione Alpini Ing. Sebastiano Favero,
della Responsabile della Protezione Civile Nazionale Ing. Paola Pagliara e di
rappresentanti delle comunità locali, hanno avuto luogo le fasi finali
dell’esercitazione di simulazione emergenziale “VARDIREX” (Various Disaster
Relief Exercise), che si prefiggeva lo scopo di ottimizzare il supporto
dell'Esercito in attività emergenziali di competenza della protezione civile in
caso di allertamento per pubbliche calamità.
In particolare, nei comuni bresciani di Toscolano Maderno e Salò e
contestualmente nei comuni di Monza, Cesano Maderno e Campiglia dei Berici (VI),
due Task Force, formate da unità specialistiche del Genio dell’Esercito e della
Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini, hanno operato in sinergia
nella simulazione di attività di soccorso e di ripristino della normalità a
seguito di eventi calamitosi comportanti rischio idraulico ed idrogeologico.
L’esercitazione, che aveva avuto inizio lo scorso 18 novembre, ha visto operare
fianco a fianco la realtà militare con quella associativa nel simulare
situazioni di complessa gravità per testare la funzionalità del sistema
emergenziale regionale e comunale, e coordinare le modalità operative per
contrastare eventi emergenziali di tipo alluvionale, in particolari condizioni
meteo avverse e con il vincolo di rispettare le norme di mitigazione dei rischi
da COVID-19.
L’Esercito e l’Associazione Nazionale Alpini hanno schierato, in fase condotta,
più di 350 persone ed assetti specialistici e numerosi mezzi e materiali tecnici
provenienti principalmente dalla Brigata Alpina “Taurinense” e dalla Brigata
“Julia” mentre ANA ha messo in campo volontari con particolari competenze nei
relativi campi di intervento, spesso derivanti anche da esperienze maturate in
precedenti impieghi negli interventi di pubbliche calamità che hanno colpito in
passato il nostro Paese.
Nello specifico, gli uomini e le donne del 32° Reggimento Genio Guastatori di
Fossano (CN) al comando delle due Task Force hanno lavorato al ripristino di
strutture essenziali. Tra gli interventi condotti vi è stata la messa in
sicurezza di una struttura per disabili, il supporto nell’allestimento di un
posto medico avanzato e il recupero di sfollati mediante barchini a chiglia
rigida nel Comune di Toscolano, nella Brianza invece sono state condotte la
preventiva pulizia dell’alveo del fiume Lambro al fine di scongiurarne eventuali
esondazioni e il pompaggio di acque mediante idrovore ad alta capacità dal Parco
di Monza.
Inoltre, i piloti e gli elicotteri del 4° Reggimento AVES (Aviazione Esercito)
di Bolzano hanno garantito i collegamenti a tutto vantaggio della rapidità dei
soccorsi, le Squadre Soccorso Alpino Militare del 2° Reggimento Alpini di Cuneo
hanno portato a termine operazioni complesse di primo soccorso ed evacuazione di
feriti mentre il personale del Reggimento Logistico “Taurinense” di Rivoli (TO)
ha garantito il trasporto e la movimentazione di mezzi e materiali per la
gestione di un campo di accoglienza. A tutti questi attori si sono inoltre
aggiunti assetti specialistici del 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona,
del 2° Reggimento Genio Guastatori di Trento e del 2° Reggimento Trasmissioni di
Bolzano.
Le comunicazioni, che rappresentano una delle componenti di fondamentale
importanza durante una gestione emergenziale, sono state assicurate da operatori
radio dell’ANA e dell’Esercito che hanno saputo ottimizzare anche con sistemi
innovativi di integrazione il flusso delle informazioni anche in condizioni
estreme causa compartimentazione del territorio montano e distanze fra le zone
interessate dall’esercitazione. Il tutto è stato perfettamente coordinato con le
componenti del sistema di gestione e risoluzione della crisi emergenziale
(Protezione Civile Regionale, Protezione Civile dell’Associazione Nazionale
Alpini – ANA, Sanità alpina dell’ANA, Prefettura di Monza e della Brianza e
prefettura di Brescia e Comuni interessati).
Il Comandante delle Truppe Alpine, Generale di Corpo d’Armata Ignazio Gamba nel
ringraziare il Presidente dell’ANA Ing. Favero per la stretta collaborazione ed
unità d’intenti, ha voluto sottolineare l’importanza dell’accordo di
collaborazione tra l’Associazione Nazionale Alpini e le Truppe Alpine
dell’Esercito (accordo firmato nell’anno 2020 e teso a dettagliare le possibili
forme di supporto al sistema di protezione civile) evidenziando come “La Forza
Armata, in questa circostanza con le Truppe Alpine e le strutture operative
dell’Associazione Alpini” sia “pienamente coinvolta in programmi e
sperimentazioni che hanno come obiettivo il raggiungimento di una maggiore
capacità d’intervento in sinergia con tutte le altre organizzazioni che si
occupano di previsioni e soccorso”.
Simone Algeo