Cambio al Raggruppamento “Lombardia e Trentino Alto Adige” |
2021 |
Ai cavalieri della Brigata Julia subentrano i dragoni della Taurinense,
numerose attività di prevenzione e controllo eseguite nell’ultimo semestre dal
Raggruppamento “Lombardia e Trentino Alto Adige”
Si è svolto il 20 dicembre, con il passaggio di consegne tra i Colonnelli Ivano
Marotta, comandante uscente, e Paolo Scimone, subentrante, l’avvicendamento alla
guida del Raggruppamento “Lombardia e Trentino Alto Adige”, Task Force
dell’Esercito impiegata nell’operazione “Strade Sicure”.
I due ufficiali, rispettivamente comandanti dei reggimenti “Piemonte Cavalleria”
con sede a Trieste e “Nizza Cavalleria” con sede a Bellinzago Novarese, hanno
sancito il passaggio di responsabilità scambiandosi le insegne dei rispettivi
reparti, secondo una ormai consolidata tradizione, nella piazza Duomo, simbolo
inconfondibile della città di Milano. Il passaggio del testimone ha visto
l’avvicendamento tra reparti “gemelli”: i due reggimenti di cavalleria sono
infatti le unità esploranti delle brigate alpine rispettivamente “Julia” e
“Taurinense”, a loro volta dipendenti dal Comando Truppe Alpine dell’Esercito di
Bolzano.
Negli ultimi sei mesi i soldati del raggruppamento a guida “Piemonte
Cavalleria”, hanno affiancato le Forze dell’Ordine nel controllo del territorio
e nel presidio di obiettivi sensibili in un’area che comprende le regioni
amministrative Lombardia e Trentino Alto Adige. Sedi consolari, luoghi di culto,
aeroporti, tribunali, stazioni metropolitane e ferroviarie sono solo alcuni
degli obiettivi vigilati secondo le indicazioni delle Prefetture competenti per
territorio. Una presenza discreta e costante quella dei circa 800 militari che
operano nell’area metropolitana di Milano e nelle Province di Bergamo, Bolzano,
Brescia, Como, Monza-Brianza e Varese in attività di presidio e vigilanza
dinamica su circa 200 obiettivi sensibili.
Le numerose attività di prevenzione e di controllo dell’ultimo semestre,
eseguite nello stringente rispetto dalle misure anti-covid, hanno consentito di
identificare circa 90 mila persone, eseguire oltre 120 interventi di ordine
pubblico che hanno portato a 34 denunce e 19 arresti. Le attività di
pattugliamento del territorio hanno inoltre visto l’impiego di oltre 150
autoveicoli in 21 mila pattuglie dinamiche per una percorrenza di poco inferiore
al milione di chilometri. Numeri che certificano ancora una volta l’impegno
dell’Esercito Italiano per garantire la sicurezza dei cittadini.
Simone Algeo