La Taurinense alla “Scorpione 621” |
2021 |
Esercitazione warfighting per il 9° Reggimento Alpini, affiancato dai
cavalieri e guastatori dell’Esercito, la preparazione e l’addestramento continuo
delle Truppe Alpine dell’Esercito
Si è conclusa a fine dicembre l’esercitazione pluriarma “Scorpione 6/21”,
durante la quale assetti del 9° Alpini, affiancati da elementi del Reggimento
Nizza Cavalleria (1°) e del 32° Reggimento Genio Guastatori, si sono addestrati
per due settimane in un complesso scenario warfighting, caratterizzato dall’alto
livello di realismo fornito dal Centro di Addestramento Tattico (C.A.T.) di
Monte Romano.
Forniti al C.A.T. gli obiettivi da raggiungere, gli alpini della “Taurinense”
(denominati BLUEFOR) si sono confrontati con lo scenario predisposto dal Centro
per rendere l’esercitazione quanto più aderente alle necessità dell’unità in
addestramento, con i rischi e le minacce che è possibile trovare nell’eventuali
aree di impiego reale.
Per rendere ancor più realistica ed efficace l’esercitazione, è stato impiegato
munizionamento a salve unito al Sistema Integrato di Addestramento Terrestre (SIAT)
Live, i cui sensori predisposti sull’equipaggiamento individuale, sui mezzi e
sui sistemi d’arma hanno consentito sia agli Alpini sul campo sia all’Exercise
Control (EXCON) di verificare in tempo reale il successo – o il fallimento –
delle azioni intraprese.
Agli assetti del battaglione “L’Aquila” del 9° Alpini si sono contrapposte le
OPFOR, costituite da soldati di altri reparti della Forza Armata, con il preciso
compito di contrastare le BLUFOR nell’assolvimento della missione assegnata.
Questo confronto “a partiti contrapposti” ha reso l’esercitazione
particolarmente efficace, stimolando negli alpini e nei comandanti di ogni
livello le capacità di analisi della situazione, di individuazione delle
vulnerabilità ed esercitandoli al corretto impiego delle procedure
tecnico-tattiche. Grazie alle loro “risposte” è stato possibile verificare il
livello di addestramento raggiunto, definendo così gli aspetti procedurali da
mantenere, migliorare o acquisire.
Gli uomini e le donne della Taurinense hanno saputo impiegare con efficacia il
concetto di “combined arms”, una necessità oggettiva per raggiungere gli
obiettivi assegnati implementando i complessi di arma base con assetti delle
diverse specialità in grado di essere determinanti nello specifico ambiente
operativo.
Simone Algeo