Cambio al vertice del Comando Operativo di Vertice Interforze |
2022![]() |
GENNAIO
Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini alla cerimonia di insediamento del
Generale C.A. Figliuolo al Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI)
"Un riconoscimento per il suo percorso professionale di assoluto valore e
confermato dai risultati conseguiti nell’incarico di Commissario Straordinario
all’emergenza Covid-19".
Così il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini in occasione della cerimonia di
insediamento del Generale C.A. Francesco Paolo Figliuolo alla guida del COVI.
Cerimonia svoltasi a inizio gennaio presso l'aeroporto militare di Centocelle,
alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Giuseppe Cavo
Dragone, autorità civili e militari. Il Gen. C.A. Figliuolo continuerà anche a
ricoprire l’incarico per l’attuazione e il coordinamento della campagna
vaccinale.
Al Generale S.A. Silvano Frigerio, Comandante del Comando Operativo di Vertice
Interforze uscente, il Ministro ha rivolto il suo ringraziamento per
l’eccellente lavoro svolto in questi ultimi mesi e per aver assicurato la
perfetta continuità delle operazioni in corso.
"La sua guida" ha detto "ha consentito alle donne e agli uomini del COVI di
garantire la piena funzionalità del Comando dopo il termine del mandato del
Generale Portolano e la sua nomina a Segretario Generale della Difesa e
Direttore Nazionale Armamenti".
"Oggi il COVI è uno strumento moderno, pienamente interforze, capace di
supportare il Capo di SMD nella pianificazione, coordinamento e direzione delle
operazioni militari in Italia e all’estero in scenari complessi, contribuendo
anche all’elaborazione della dottrina NATO e delle altre organizzazioni
internazionali di riferimento" ha spiegato il Ministro Guerini sottolineando
come il Comando rappresenti inoltre il punto di ingresso delle richieste di
concorso rivolte alle nostre Forze Armate incluse quelle relative al contrasto
alla Pandemia.
Guardando agli impegni operativi, il Ministro ha spiegato che "ci attendono
nuove sfide nelle aree più critiche del mondo ma anche a ridosso dei confini
nazionali". Un impegno che oggi vede più di 5.000 uomini e donne operare in 33
missioni internazionali in 20 Paesi. Ciò sullo sfondo di un panorama geopolitico
che si prospetta "sempre più conflittuale e foriero di una sempre più accesa
competizione strategica tra potenze globali e regionali nelle aree di interesse
nazionale del Mediterraneo Allargato". Area che vede la Difesa impegnata con una
presenza attiva dal Medio Oriente al Golfo Persico, in Nord Africa e nel Sahel,
abbracciando le regioni comprese tra il Golfo di Guinea e il Corno D’Africa.
"L’attenzione all’Africa e al Medio Oriente non deve però farci dimenticare le
responsabilità che abbiamo nell’ambito della Difesa degli spazi Euro-Atlantici"
ha spiegato il Ministro ricordando che l'Italia partecipa attivamente allo
sviluppo di strategie di dissuasione e deterrenza dell'Alleanza sul fianco est,
con un approccio bilanciato tra fermezza e dialogo.
In questo quadro il Comando Operativo di Vertice Interforze è chiamato a
completare la trasformazione in atto verso un Comando multi-dominio in grado di
assolvere pienamente le missioni assegnate allo strumento militare. La nuova e
recente riorganizzazione del COVI quale punto di raccordo di tutte le componenti
operative delle Forze Armate in una logica va oltre il concetto interforze, per
abbracciare un approccio multi-dominio comprendente anche la Difesa dello spazio
extra-atmosferico e cibernetico.
Il Comando Operativo di Vertice Interforze, inoltre, si inserisce pienamente nel
quadro delle attività destinate al contenimento della pandemia su cui la
Struttura Commissariale si poggia, in quanto coordina tutte le capacità
essenziali messe a disposizione dalle Forze Armate a supporto delle operazioni
Athena ed EOS contraddistinte da attività di tracciamento e di vaccinazione a
favore della popolazione.
Simone Algeo