Gli Alpini della Taurinense addestrano i Fucilieri di Marina del San Marco |
2022![]() |
Gli Alpini della Taurinense addestrano 90 fucilieri della Brigata Marina San
Marco preparando i “Leoni” all’impiego in ambienti montani innevati.
Si sono concluse a febbraio 2022, sulle montagne piemontesi e abruzzesi, due
intense settimane di “winterizzazione” della componente di proiezione della
Marina Militare, nel corso delle quali gli istruttori del 2° e del 9° Reggimento
Alpini hanno addestrato 90 fucilieri della Brigata Marina San Marco al
movimento, alle operazioni continuative e al combattimento in ambiente montano
innevato.
Con lo scopo di fornire, al personale, esperienze su diverse tipologie di
ambiente montano, consentendo inoltre un addestramento più capillare, i Leoni
del Battaglione Assalto “Venezia” sono stati suddivisi in due differenti
aliquote, la prima delle quali si è recata a Cuneo presso il 2° Reggimento
Alpini, mentre la seconda è stata inviata a L’Aquila presso il 9° Reggimento
Alpini.
Fornite le nozioni di base per l’ambientamento in montagna, gli istruttori hanno
posto particolare attenzione nel trasmettere al personale della Marina Militare
la necessità imprescindibile della conoscenza ed efficienza di equipaggiamenti e
attrezzature, così come dell’accurata preparazione degli itinerari e dello
studio delle condizioni meteonivologiche dell’area.
Stabiliti questi punti essenziali, in Valle Argentera nel cuneese e a Campo
Imperatore sul Gran Sasso è iniziato l’addestramento vero e proprio, che ha
visto lo svolgimento di marce diurne e notturne, pattugliamenti appiedati con
racchette da neve e ramponi seguiti da lezioni di tiro e atti tattici
elementari.
Lo sviluppo di attività continuative in quota con la realizzazione di trune e
ricoveri, unito all’insegnamento delle tecniche di autosoccorso e di assistenza
al personale in difficoltà, ferito o travolto da valanga, hanno consentito agli
istruttori di fornire le nozioni principali per le operazioni in montagna e in
climi artici, conoscenze ed esperienze sviluppate nei 150 anni di vita del corpo
degli Alpini.
Le condizioni climatiche avverse, condizionate dalle basse temperature delle
ultime settimane, hanno reso l’attività particolarmente efficace, sottoponendo i
Fucilieri – non abituati all’ambiente alpino – a situazioni di difficoltà e di
stress tali che solamente l’alto livello di addestramento e la forza d’animo
hanno potuto far superare.
Simone Algeo