GRUPPO CONEGLIANO CITTA' |
Giugno 1973 |
Il cuore degli alpini è come sempre generoso e sensibile.
Il loro amore non si limita ai radicati sentimenti di italianità ed allo spirito di corpo, ma si estende con affetto ai
bisognosi di soccorso e di conforto perchè la montagna ha insegnato loro a comprendere ed amare il prossimo.
La dimostrazione più viva l’hanno data sabato 6 gennaio i soci del Gruppo di Conegliano-città. Sempre fedeli al trinomio
Dio, Patria, famiglia, non hanno voluto che la festa dell’Epifania passasse, per i ricoverati della Casa di Riposo,
senza portare a questi il caldo affetto, la simpatia e il pensiero di tutti gli alpini della Sezione.
Alle ore 15 una colonna di macchine, partendo dalla sede, si dirigeva in viale Spellanzon ove ha sede la Casa di Riposo
«Fenzi» condotta dalle Suore della Misericordia di Verona.
A ricevere gli ospiti c’era la Madre Superiora che ha fatto gli onori di casa, accompagnandoli nel refettorio dove poco
dopo affluivano gli anziani ricoverati. Sono in tutto 69 di cui 18 uomini e 51 donne.
Gli alpini hanno offerto loro panettoni e bottiglie di vino ed hanno brindato con gli stessi pensionati, formulando a
tutti i migliori auguri per il nuovo anno e con l’auspicio di rivederci anche l’anno prossimo.
Commovente è stato questo avvicinamento; alcuni anziani avevano le lacrime agli occhi per questa dimostrazione di
simpatia e l’atmosfera patetica ha colpito profondamente anche un nostro alpino che non ha potuto nascondete la sua
commozione. fin episodio che ha toccato poi maggiormente il nostro animo, è stato quando un pensionato si è allontanato
per ricomparire poco dopo col suo berretto di artigliere in congedo, al collo il fazzoletto arancione e con le sue
decorazioni, e ciò per rendere onore agli ospiti.
E’ seguita la visita all’Istituto e alle camerate, mentre un gruppo di alpini intonava alcune nostre meravigliose
canzoni di montagna che sono state molto gradite ed applaudite.
E’ stata una giornata che rimarrà un caro ricordo per tutti, mentre sentiamo il dovere di ringraziare le Suore per
l’accoglienza, ma soprattutto esprimere il nostro plauso al Capo gruppo De Vido che con i suoi consiglieri ed i suoi
alpini ha organizzato e portato a compimento una azione di così alto valore civico ed umano.
AL. PI.