GRUPPO CONEGLIANO CITTA' |
Giugno 1984 |
Nei programmi annuali, che ogni gruppo stende, è ormai affermata consuetudine evidenziare la cena, alla quale
partecipano, nella maggior parte, non solo i soci, ma anche i loro familiari e simpatizzanti. E questo avviene perché si
desidera, almeno una volta all’anno, compenetrare spiritualmente con la famiglia e gli amici e renderli partecipi
dell’attività associativa. Si vuol far conoscere, a coloro che accettano le nostre assenze dal focolare domestico il
nostro operato durante il tempo libero. Siamo convinti dell’utilità di tale iniziativa, poiché l’alpino è figlio, è
padre, è nonno, e come tale deve agire con i principi, che siano i principi della società. Far capire, cioè, che la vita
associativa non è tempo sprecato, ma prezioso per proprio arricchimento di cittadino.
Quasi la totalità dei gruppi ha recepito l’utilità ditale iniziativa, non escluso naturalmente il gruppo Città.
La numerosissima partecipazione mette ormai in difficoltà gli organizzatori, perché è sempre più difficile reperire in
loco un ristorante capace di ospitare tutti i conviviali. Il costante aumento delle presenze è anche dovuto alla
semplicità, all’affiatamento cordiale dell’incontro, senza lunghi discorsi, in un clima assai gioviale, dove vengono
offerti alle gentili signore particolari doni e un po’ di musica.
Al simposio di chiusura dell’anno associativo testé trascorso, avvenuto presso il ristorante «Cima» sabato 29 novembre,
hanno presenziato il presidente della sezione prof. Vallomy, il presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci della
sezione di Conegliano ing. Stival, il consigliere-tesoriere cav. Bozzoli, il capogruppo di Vazzola cav. Visentin e il
segretario Bellotto.
Il 29 gennaio nella sala Consiliare del Comune, messa gentilmente a disposizione dalla Civica Amministrazione, si è
svolta l’annuale Assemblea dei soci, presieduta dall’enot. Pietro De Zan; sono stati chiamati a fungere da segretario
Giuliano Casagrande e da scrutatori Alessandro Moretti e Onorino Bellotto.
Dopo la lettura della relazione morale del capogruppo cav. Tullio De Vido e quella economica di Giuliano Zanin si è
votato per il rinnovo parziale del Consiglio Direttivo del gruppo. Gli incarichi sono stati così distribuiti: capogruppo
cav. Tullio De Vido; segretario-tesoriere Giuliano Zanin; consiglieri: Gianni Altoè, Mario Basso, Onorino Bellotto,
Valerio Bortolotto, Giuseppe Bottega, Giuliano Casagrande, Vittorio Dal Bò, Pietro De Zan, Guido Gherardi, Alessandro
Moretti, Raimondo Piaia, Italo Zambenedetti e Mario Zanchetta.
Nel pomeriggio, come è oramai divenuta buona consuetudine gli alpini si sono recati, in compagnia di familiari ed amici,
alla Casa di Riposo «Fenzi» per far visita agli anziani, ai quali oltre che portare i soliti doni, è stato esibito — su
interessamento del comm. Giovanni Daccò — un concerto della Filarmonica Coneglianese, diretto dal Maestro Giampaolo
Doro, il quale ha ottenuto larghi consensi e prolungati applausi specialmente quando è stato eseguito il «trentatre».
Alla fine i convenuti sono stati allietati dal «trio musicale» diretto dall’esuberante Mario Da Ros, figura nota e
simpatica.
RB