GRUPPO CONEGLIANO CITTA' |
Dicembre 1997 |
Primavera, tempo di
escursioni dopo la stagione invernale. Tempo di uscire da casa, di incontrate
la gente, gente vera, carica di umanità, di voglia di vivere, di amicizia da
donare agli altri.
Questa stagione è stata
scelta da diversi anni, dai centri de “La Nostra Famiglia” sparsi in sei
regioni italiane, per realizzare una iniziativa suggestiva: una marcia o
meglio una camminata insieme con i disabili, accompagnandoli con gioia in un
percorso tra la città e la campagna, fatto di affetto nei loro confronti, di
partecipazione alla loro voglia di vivere.
A Conegliano avviene il 1° maggio.
Obiettivo dell'iniziativa
è il coinvolgimento di scuole, gruppi, associazioni, famiglie, per un gesto
di solidarietà, condivisione, amicizia, con bambini, ragazzi, giovani ed
adulti disabili, camminando con loro, stando insieme a loro per una festa di
colori, di sentimenti, di umanità vera.
Dal 1995 la 20a marcia è diventata “MARCIA DEL SORRISO”.
Ne sono spina dorsale gli Alpini di Conegliano, gente che sa costruire legami profondi con iniziative in
cui credono, che vi impegna uomini, idee, una rete di relazioni forti nel
territorio.
“Gli Alpini - afferma Gigliola Casati, direttrice de “La Nostra Famiglia” - hanno preso a cuore
questa iniziativa e l’hanno fatta diventare un loro preciso impegno, il loro
stile è quello di fare cose grandi in modo semplice e con una volontà tenace
e carica di umanità. La loro organizzazione è una ricchezza autentica per la
comunità coneglianese”.
Giornata splendida con
cielo terso e venticello primaverile quella che giovedì 1° maggio ha accolto
centinaia di persone attorno alla chiesa di Costa.
Mentre Monsignor Romano
Nardin celebrava la Messa per più mattinieri, le auto continuavano a
scaricare famiglie, giovani, gruppi con ragazzi ed adulti disabili. Tutta
gente allegra per la festa che si prepara.
Ai tavoli delle iscrizioni
c'era la fila per i ritardatari. mentre i più “scaldavano i muscoli” o
facevano gruppo attorno ai vari personaggi conosciuti: Giacinto Feletto,
vicesindaco e Mario Camerin, assessore allo sport; Floriano Zambon e Silvano
Armellin degli Alpini; lo speaker Steno Bellotto, prodigo di informazione per
i più curiosi; il cav. Modolo dell'Avis ed i giovanissimi pionieri della
Croce Rossa di Conegliano e tanti altri.
Paolo Gai presidente della
sezione Alpina coneglianese alle 9 ha chiamato tutti sulla linea della
partenza lungo via Costa Alta ed in quel momento si avuta chiara la dimensione
della marcia di primavera di quest'anno: quasi il doppio delle persone del
1996!
Al via, i più allenati
hanno preso a scendere verso Conegliano di buona lena ma la quasi totalità ha
preferito il tono disteso della camminata in amicizia e solidarietà con i
disabili, molti dei quali in carrozzina e con intere famiglie al seguito.
Così un fiume di gente,
oltre mille persone, si é riversato giù per via dei Pascoli verso il centro
di Conegliano.
Alla gradinata degli
Alpini, in pieno centro, una gradita sorpresa: gli animatori del progetto
giovani della città attendevano i partecipanti per offrire a tutti un
palloncino colorato con un messaggio di sorriso ed amicizia.
I primi lo hanno ricevuto
con meraviglia, ma poi il grosso della coda che si é formata ha costretto
tutti a riprendere la camminata, mentre gli ultimi scendevano dal Ponte della
Madonna.
Alle 11 i primi arrivi a
Costa, dopo un giro per via dei Colli, Collalbrigo. la Guizza.
Ad accogliere i
partecipanti stanchi e felici, il gruppo dei tamburi e degli sbandieratori
della Dama Castellana di Conegliano guidati da Alan Dario.
Il ritmo possente dei
tamburi da concerto della Dama ha raccolto l'applauso della folla che si è
subito formata, mentre il loro rullare é stato udito distintamente fino a
Conegliano.
E’ seguito uno
spettacolo di ritmi e colori seguito da tutti con grande partecipazione. Alla
fine la premiazione dei gruppi da parte delle autorità presenti e
dell’organizzazione, il grande pranzo sociale sotto gli ospitali capannoni
della festa paesana di Costa ed un arrivederci... al 1998... con più grinta
ancora.