GRUPPO CONEGLIANO CITTA' |
Dicembre 1999 |
Correva l’anno 1994 (dicembre), quando il socio Adriano Tonello (ora andato nel
paradiso di Cantore, mi invitò a casa Sua per rinnovare il bollino 1995.
Ciò avvenuto, mi disse che voleva fare una sorpresa-regalo iscrivendo come socio
alpino di Suo caro commilitone-missionario Padre Renzo Meneghini, che aveva
fatto il servizio militare assieme a lui nella Julia, "Battaglione
Aquila" e che dopo il congedo avvenuto nel mese di marzo 1966, nel mese
di ottobre entrò nell’Istituto religioso missioni Consolata di Torino.
Dopo alcuni anni di noviziato e studi a Londra, fu ordinato sacerdote, fece il
missionario in Colombia e altri paesi, dal 1995 si trova in missione in
Etiopia presso l’ospedale e centro lebbrosi di SHASHAMANE, dove tuttora
continua a svolgere la sua opera.
Da quando Adriano Tonello con c’è più, non abbiamo più avuto sue notizie.
Nel mese di gennaio 99 nell’inviare il bollino, gli abbiamo scritto che
desideravamo avere sue notizie.
A luglio ci ha risposto con una lettera molto significativa, sia come alpino,
sia come missionario; ci ha confermato che sta bene di salute, che riceve
regolarmente "Fiamme Verdi" e "L’Alpino", che svolge
la sua missione tra tanta gente, dove tutti hanno bisogno di aiuto, in
particolare i lebbrosi, gli ammalati e tanti poveri che non possono essere
abbandonati e che grazie alla provvidenza, cerca di sollevare un po’ tutti
dalla miseria in cui vivono.
Termina
la lettera così. "Le necessità sono tante, la mia preoccupazione
è di non far mancare il minimo necessario, ringrazio il Signore che non mi
ha abbandonato, anche se gli aiuti materiali stanno sempre più
scarseggiando.
Siamo
nelle Sue mani e con umiltà chiediamo ogni giorno il Suo aiuto, protezione
e benedizione.
Auguro
ogni bene al Gruppo Città, alla Sezione e a tutti gli alpini, in modo
particolare al 1°/65 Julia.
Padre
Renzo Meneghini".
E’
in corso la risposta che gli alpini del Gruppo Città saranno presenti con
il loro aiuto, come avvenuto per il passato con altri casi di solidarietà
umana.
Domenica 11 luglio 99 si è trasformata in una esperienza di amicizia positiva. Circa
15 ragazzi e ragazze componenti un piccolo coro, provenienti dal VOLOSKA, un
paese tra Abbazia e Fiume (Croatia), accompagnati dal parroco don Joseph
Simac, sono stati ospiti del gruppo amici per la Croatia capitanato dai
coniugi Berto e Lucia Casagrande e la collaborazione di Aldo Stringher, che
da ben cinque anni hanno offerto e continuano ad offrire conforto e sostegno
a buona parte di famiglie di Voloska provate per lungo tempo dalle
vicissitudini della guerra.
Dopo aver cantato la S. Messa nella chiesa di S. Martino e Rosa, sono stati
ospiti del gruppo Alpini Città, prima con la visita alla Chiesetta della
Madonna della Neve, successivamente in sede per il pranzo preparato dal
Gruppo Città nella bella sala consiliare, gentilmente concessa dal
Presidente comm. Paolo Gai. Al termine scambio di omaggi e auguri che
l’amicizia e la solidarietà continuino anche per il futuro.
E’ così che con i loro canti a S. Martino, la visita alla Chiesetta della
Madonna della Neve ed al pranzo in sede, hanno avuto modo di vivere una giornata
di solidarietà concreta e di avere la speranza che i veri rapporti di amicizia e
solidarietà possono ancora esistere.
Come negli anni passati, anche quest’anno, il gruppetto dei soliti fedelissimi
del Gruppo Città ha partecipato, anche in rappresentanza della Sezione, al
17° raduno nazionale al rifugio Contrin, nello splendido scenario della
Marmolada, Ombretta e Passo San Nicolò.
Quest’anno,
a tale raduno, era particolarmente doverosa la partecipazione per
testimoniare la nostra solidarietà e deplorazione contro gli atti vandalici
perpetrati nel novembre 98 alla statua di S. Maurizio protettore degli
alpini, alla chiesetta dedicata a tutti gli alpini caduti, ed agli altri
insediamenti del rifugio Contrin.
Ogni
anno il nostro gruppetto, oltre che partecipare a tale raduno, coglie
l’occasione per trascorrere tre giorni in alta montagna, con escursioni
varie nel gruppo del Catinaccio, del Sella e altre zone limitrofe.
Il programma del Gruppo Città comprende anche la gita sociale annuale.
Quest’anno è stata programmata ed effettuata nel comprensorio della valle Agordina con
meta Selva di Cadore.
La partenza con due pullman è avvenuta alle ore 7 puntuali, malgrado il
cattivo tempo che, strada facendo, migliorava sempre più, tant’è vero
che a Cencenighe, dove ci siamo fermati per la prima colazione, cominciava a
schiarire bene.
Poco più in su a Canale d’Agordo, quando siamo arrivati, c’era già anche
abbastanza sole, abbiamo visitato il museo di Papa Luciani, assistito alla
S. Messa accompagnata dalla corale di un paese vicino a Padova.
Partiti per Selva di Cadore, siamo arrivati sul piazzale del rifugio Aquileia, come
cornice lo sfondo del Monte Pelmo e gli alpini del Gruppo di Selva di
Cadore, che avevano anticipato l’installazione del tendone della Pro Loco
e la sistemazione delle tavole e delle panche.
E’ stato servito il pranzo preparato ottimamente dal bravo Tarcisio, al termine
abbiamo fatto l’estrazione della lotteria (mountanbike e altri due premi,
tra cui la soppressa offerta da Toni Zanchetta).
Prima di far ritorno, abbiamo ringraziato e consegnato un omaggio al capogruppo di
Selva di Cadore.
Attraverso il passo Staulanza e la Val Zoldana siamo arrivati al lago di S. Croce,
località Fratta, dove, nel piazzale antistante il lago, abbiamo effettuato
lo spuntino serale.
Alla fine siamo rientrati a Conegliano, tutti contenti e soddisfatti per
l’ottima riuscita della gita sociale.
Proseguendo
nell’annuale tradizione inserita anche nelle manifestazioni dell’Autunno
Coneglianese, domenica 17 ottobre è stata effettuata la consumazione della
porchetta in calle.
La
partecipazione, malgrado il tempo incerto, è stata buona, sia degli alpini
che della cittadinanza. Tra gli ospiti, il sindaco Floriano Zambon ed il
presidente sezionale comm. Paolo Gai.
Purtroppo
dobbiamo fare una considerazione un po’ amara. Il gruppo Città devolve
sempre l’incasso in solidarietà o per altre opere utili. Ci sono tante
persone che partecipano generosamente, ma ci sono anche persone che ne
approfittano senza corrispondere concretamente.
Quest’anno
per evitare l’inconveniente di rimanere senza porchetta, ne abbiamo
ordinato di più degli anni scorsi, per cui ce n’è rimasta una invenduta
che il giorno successivo abbiamo donato ai frati Cappuccini per la loro
mensa dei poveri.
Comunque
noi del gruppo Città continueremo nelle nostre attività per avere sempre
più maggiori possibilità di soddisfare le richieste di solidarietà.
Un’altra delle manifestazione di festa, la castagnata del gruppo Città,, anche
quest’anno si è svolta domenica 14 novembre, presso la sede.
Malgrado il freddo e la giornata molto nuvolosa, la festa è riuscita abbastanza
bene.
Oltre alla nostra, quest’anno abbiamo effettuato altre due castagnata, una
l’11 novembre nel brolo di San Francesco, per gli scolari della scuola
elementare San Francesco, che si ripete già da diversi anni, la seconda il
16 novembre per gli scolari della elementare G. Marconi.
Tutte e due sono riuscite benissimo con piena gioia e contentezza, sia per gli
scolari, le maestre ed i genitori, tant’è vero che abbiamo dovuto
impegnarci per l’anno prossimo
Giuliano Casagrande
Dal 1995 la 20a Marcia di Primavera è diventata Ia Marcia del Sorriso.
Dalla Soc. Ricreativa "La Fuisca", allora disciolta, il testimone è
passato al gruppo Alpini Città di Conegliano, che ne ha curato la
riorganizzazione unitamente alla Parrocchia di Costa, stabilendone la
scadenza sempre al I° Maggio.
I servizi logistici sono stati coordinati da Radio e Moto Club, mentre la
sicurezza dei partecipanti è stata vigilata dai mezzi della Croce Rossa,
gruppo pionieri.
Obiettivo dell’iniziativa è il coinvolgimento di scuole, associazioni, familiari,
per un gesto di solidarietà con i piccoli disabili e devolvere il ricavato
onde favorirne il viaggio della speranza a Lourdes.
"Gli Alpini – afferma Gigliola Casati, direttrice de "La Nostra
Famiglia" –hanno preso a cuore questa iniziativa e l’hanno fatta
diventare un loro preciso impegno, tant’è che è arrivata alla quinta
edizione, e il loro stile è quello di fare cose grandi in modo semplice con
carica umana".
La splendida giornata ha accolto migliaia di persone attorno alla Chiesa di
Costa, luogo di partenza, e data la brevità del percorso, il tutto si è
esaurito nella mattinata. Peccato che i gruppi alpini, nonostante l’invito
loro rivolto, abbiano ancora una volta snobbato la manifestazione.
Il percorso, tutto asfaltato, dalla chiesa di Costa scendeva lungo via Pascoli
e, dopo aver attraversato il centro cittadino, s’inerpicava lungo via dei
Colli per raggiungere la Guizza e riportarsi al luogo di partenza.
In carattere con la finalità dell’iniziativa non sono stati predisposti
premi finali; a tutti i partecipanti è stato consegnato un ricordo
originale realizzato dai piccoli ospiti, ed ai gruppi più numerosi è stato
consegnato un artistico lavoro, prodotto dal laboratorio artigianale
dell’Istituto stesso.
Silvano Armellin, responsabile alpino dell’iniziativa e membro del consiglio
pastorale di Costa, all’atto delle premiazioni così si esprimeva: "E’
stata una grande festa per chi ha partecipato, per i ragazzi e per
l’organizzazione. In molti hanno potuto vedere quale dono può essere, per
se stessi, lo stare insieme con i ragazzi disabili, con la loro voglia di
vivere".
Ilritmo possente dei tamburi da concerto de "La Dama Castellana" e
gli sbandieratori hanno accolto l’applauso della folla in attesa delle
premiazioni.
Nella speranza di ritrovarci nel 2000 più numerosi (soprattutto i Gruppi alpini
della Sezione) un arrivederci, e con più grinta, il prossimo I° maggio.
Steno