GRUPPO CITTA' |
Dicembre 2004 |
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Le penne nere di Conegliano Città, guidate dal capogruppo Piero
Masutti, hanno tenuto fede all’annuale appuntamento con gli anziani ospiti della Casa di Riposo “Fenzì”, non solo per
offrir loro i “crostoli” e le “primole”, ma anche per portare tanta letizia, con quello spirito amichevole e gioioso che li contraddistingue, come
ha ribadito il direttore dell’istituto Enzo Perin nel suo intervento di saluto.
Mentre mons. Nilo Faldon, assistente spirituale degli anziani, durante la celebrazione della S. Messa, nell’omelia, ha
rafforzato ciò che in una recente circostanza, ha affermato il
vescovo mons. Zenti.
“Ho accolto in profondità l’identità dell’Alpino - egli ha detto - L’Alpino é un uomo che sa affrontare le
fatiche senza paura. E’ un uomo affidabile, generosità
e gli si può chiedere ogni cosa. E’ sempre disponibile ad offrire il suo contributo alla società ed anche
alla chiesa; solidale soprattutto con coloro che più hanno bisogno. Suggerisco agli Alpini di aiutare le giovani
generazioni, che oggi sono in difficoltà! Fate scattare in loro la gioia della fatica, contribuendo a sottrarli ai
pericoli che li possono travolgere”.
Dopo la S. Messa, animata da tutti i presenti, le penne nere si sono esibite nei tradizionali canti popolari-alpini,
coinvolgendo gli ospiti della Casa di Riposo, anche quelli di salute precaria, accompagnandoli con simpatia ed
entusiasmo. Alla fine un “vecio alpin” ha suonato, con perizia, le note del “trentatrè” e del “silenzio” con l’armonica
a bocca.
Non è mancato il gradito brindisi con un buon prosecco.
Renato Brunello