BASOVIZZA: PER NON DIMENTICARE |
Settembre 2007 |
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Uno dei primi atti ufficiali della nostra Associazione nel programma dell’Adunata Nazionale a Trieste tre anni fa, fu
l’omaggio alle vittime delle foibe di Basovizza e del campo di raccolta e sterminio di S. Sabba.
Era il doveroso ricordo dell’eccidio, anzi della pulizia etnica, ai nostri connazionali, uomini e donne di ogni età
colpevoli solo di essere italiani.
Per oltre sessant’anni su quella oscura e tragica pagina della nostra storia è stato steso un velo di silenzio e omertà.
Il primo a parlare di quei massacri è stato il Presidente della Repubblica Ciampi nel 2004 in occasione del 50°
anniversario del ritorno di Trieste all’Italia.
L’anno successivo fu istituita la “giornata del ricordo” da celebrarsi il 10 febbraio, giorno in cui nel 1947 a
Parigi venne firmato il trattato di pace che privava l’Italia dei territori di Fiume e della Dalmazia.
L’attuale Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano nel rievocare la tragedia delle foibe e l’odissea dei profughi
non ha usato eufemismi ma parole chiare!
Ha parlato di congiura del silenzio, di responsabilità dell’aver negato o cercato di ignorare la verità, per pregiudizi
ideologici e cecità politiche e di averla rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali.
Ha indicato come necessità il ritrovare la memoria intera, che è fatta di verità storiche, solo così potremo affrontare
il futuro dell’Europa unita.
Anche noi Alpini di Codognè, Associazione D’arma,nel novembre scorso abbiamo inteso ricordare tutte le vittime delle
foibe (stimate in oltre 5000)e grazie agli amici alpini di Trieste, durante una gita, abbiamo avuto la possibilità di
conoscere questa triste e tragica pagina di storia per troppo tempo ignorata.
Questa è stata un’altra tappa di un “percorso di memoria” che come Gruppo Alpino abbiamo iniziato oltre 10 anni
fa con la visita alla Risiera di San Sabba a Trieste e 3 anni fa con l’omaggio alle vittime Slovene e Croate nel
cimitero-ossario di Gonars(UD).
Pochi sanno ad esempio, che a Gonars nel 1942/3 il regime fascista e l’Esercito Italiano internarono in un campo di
concentramento migliaia di Sloveni e Croati (uomini donne e bambini) con l’intento malcelato di effettuare una vera
pulizia etnica (quasi 500 sono state le vittime,tuttora custodite in un ala del locale cimitero).
Il nostro scopo in questo percorso di storia della memoria è proprio quello di ricordare per non dimenticare.
Inoltre sempre come Associazione D’arma, ci siamo impegnati da quest’anno a ricordare una ricorrenza importante, la
“Giornata del Tricolore”, che ha scadenza il 7 gennaio e questo anniversario la nostra bella Bandiera
verde-bianca-rossa se lo merita proprio visto che ha ben 210 anni di storia e di onore, continuando l’impegno anche il
27 gennaio per la Giornata Internazionale in memoria delle Vittime dell’Olocausto.(Giornata della Memoria)
Abbiamo iniziato in maniera semplice ma altrettanto significativa, issando sui pennoni dei 2 Monumenti ai Caduti del
Comune di Codognè, la Bandiera Italiana (forse in quei giorni, qualcuno si sarà chiesto… come mai?) speriamo che questo
semplice gesto formale, abbia stimolato la memoria di tanti …magari anche di coloro che si erano proprio dimenticati e
soprattutto speriamo che i giovani (cioè il nostro domani)si siano posti la domanda storica e abbiano cercato la
risposta.
In realtà, solo con la conoscenza veritiera dei fatti, sarà possibile avere una corretta memoria del nostro passato,
consegnandolo al giudizio della storia, senza giudicarlo mai, incolpevoli figli di quei martiri e di quegli aguzzini, di
quei colpevoli e di quegli innocenti, di quei vincitori e di quei vinti.
Allora il passato sarà davvero passato e potremo guardare al futuro insieme in armonia.
Proprio per continuare questo percorso di memoria, abbiamo programmato per domenica 18 novembre 2007 la gita
pellegrinaggio a Marzabotto (BO).
Angelo Tonon