GRUPPO CODOGNE' |
Giugno 2016 |
La cerimonia di anniversario, nella nostra cultura, è il momento in cui ci si ferma dal normale ritmo di vita a considerare ciò che è stato. Ci si ferma in quel momento perché è degno di essere ricordato. Ci si ferma perché a quel momento è legata una storia che riveste una particolare importanza. Ci si ferma perché a quella storia sono legati fatti, persone, ideali e sentimenti. Inoltre ci si ferma per valorizzare quella storia nel presente e per rilanciare i suoi insegnamenti anche nel futuro. Per il gruppo alpini di Codognè il momento da ricordare è accaduto il 25 Ottobre del 1990 quando alcuni alpini, che erano iscritti in altri gruppi, hanno orgogliosamente deciso di costituirsi come gruppo autonomo del Comune. Da quella fatidica data sono passati 25 anni e si sono succeduti 5 Capigruppo che, assieme ai soci, hanno costruito la storia del gruppo. Le penne nere di Codognè, guidate dal capogruppo Aldo Moras, hanno scelto di fermarsi per festeggiare l'anniversario di fondazione nei giorni di Venerdì 23, Sabato 24 e Domenica 25 Ottobre 2015. Tre giornate e tre manifestazioni diverse con gli scopi di festeggiare gli alpini di Codognè e rinnovare la condivisione di ideali tra gli alpini e tutta la comunità.
Venerdì 23 Ottobre serata dedicata alla storia locale durante la prima guerra mondiale e alla storia del gruppo.
Venerdì sera, nella sala della biblioteca comunale, il gruppo alpini di Codognè ha organizzato una serata storico culturale in occasione del centenario della prima guerra mondiale dal titolo “Codognè durante la Grande Guerra”. La manifestazione, introdotta dall'alpino Romolo Romano, è iniziata con i saluti del capogruppo Aldo Moras, del consigliere delegato sezionale Simone Algeo e del sindaco Roberto Bet. Il protagonista della serata è stato lo storico alpino Claudio Botteon che ha esposto al folto pubblico la sua ricerca su cosa è successo a Codognè durante la “Grande Guerra”. Claudio ha incentrato la sua conferenza sulla persona umana che ha subito l'occupazione dell'esercito austro ungarico, ha patito la fame e, al fronte, ha scarificato la propria giovane vita per la patria. Il racconto, inframezzato dalla proiezione di foto inedite provenienti anche dall'archivio di Vienna e da letture di documenti storici, ha riportato gli ascoltatori indietro di cento anni, quando Codognè era territorio austriaco tra la prima linea del Piave e la seconda del Livenza, quando la popolazione locale doveva convivere con l'oppressione dell'esercito occupante, quando novantanove Codognesi sono morti in guerra e quando a mezzogiorno del 29 ottobre le truppe alleate inglesi sono entrate a Cimetta liberando il territorio dall'invasore. Claudio ha concluso la sua relazione con le parole: “Per non dimenticare”, una esortazione in auge tra gli alpini che richiama all'importanza di ricordare gli eventi storici, anche tragici, e tutti coloro che ne sono stati protagonisti. L'apprezzamento per la ricerca di Claudio, aiutato anche dalla moglie, è stato unanime.
Nel seconda parte della serata è stato proiettato un video con una carrellata di foto di venticinque anni di vita associativa del gruppo alpini. Alla serata sono stati invitati anche gli ex sindaci del comune di Codognè: Antonio Altinier, Gianfranco Lorenzon e Lorena Andreetta. Gli ex sindaci e anche il sindaco in carica Roberto Bet hanno raccontato la loro esperienza di collaborazione con il gruppo alpini e hanno lodato le attività svolte a favore della comunità locale in venticinque anni. La serata si è conclusa con un rinfresco davanti al quale tante persone hanno condiviso i ricordi sulla storia di Codognè e sulla storia del gruppo alpini.
Claudio Botteon espone la sua ricerca nella sala della biblioteca comunale
Sabato 24 Ottobre serata corale
In un Palablù gremito in ogni ordine di posti si sono esibiti il coro sezionale “Giulio Bedeschi” e il coro Mesulano. E' stata una serata emozionante in cui le più classiche cante alpine hanno raccontato storie di dolore, di vita militare, di guerra, d'amore e di vita comune. I brani eseguiti dal coro “Giulio Bedeschi” sono stati introdotti da una breve presentazione di Giorgio Visentin che ha ampliato l'interesse e la partecipazione del pubblico. Nella seconda parte si è esibito il coro Mesulano che, con altrettanta bravura, ha continuato lo spettacolo con altri brani della tradizione alpina. Nel finale i due cori hanno cantato all'unisono il commovente Signore delle Cime, l'Inno degli Alpini e insieme a tutto il pubblico, per condividere lo spirito alpino, hanno intonato Sul Cappello. Durante la serata non sono mancati gli interventi delle autorità alpine e civili (il capogruppo Aldo Moras, il presidente sezionale Giuseppe Benedetti, il consigliere nazionale Renato Genovese, il capogruppo degli alpini gemellati di Caselle Torinese e il sindaco Roberto Bet). Tutti hanno nobilitato la manifestazione, lodato l'esibizione dei cori e esaltato il clima di festa. Al termine il lungo applauso per i cori e l'omaggio floreale alle maestre Simonetta Mandis e Sabrina Zanette hanno sancito il successo della manifestazione.
Palablù: Sabrina Zanette e Simonetta Mandis ricevono l'omaggio floreale
Domenica 25 Ottobre cerimonie civili e militari
Domenica una splendida giornata di sole ha fatto da cornice alle cerimonie ufficiali del venticinquesimo. Le vie di Codognè erano imbandierate e la comunità locale ha condiviso i valori alpini esponendo il Tricolore anche fuori dalle proprie abitazioni. Nove vessilli sezionali, quarantasette gagliardetti, undici tra bandiere e labari di associazioni d'arma e gli amici alpini del gruppo di Caselle Torinese (gemellati da 18 anni) hanno onorato la sfilata con la loro presenza. Il corteo, dietro le note cadenzate della fanfara alpina di Conegliano, è passato di fronte a Villa Toderini (rappresentata nel logo del 25°) e si è fermato davanti al Monumento ai Caduti per l'alzabandiera e la deposizione della corona d'alloro.
Poi, sotto la regia del cerimoniere sezionale Massimo Battistuzzi, il corteo
si è recato in chiesa per la Santa Messa ufficiata da Don Michele Maiolo.
Il parroco locale ha ringraziato gli alpini per tutto quello che hanno fatto per
la comunità in venticinque anni e ha impartito la benedizione con l'augurio di
continuare nelle attività anche in futuro. Alla fine della Santa Messa è stata
letta dal capogruppo Aldo Moras la preghiera dell'alpino e la cerimonia
religiosa si è conclusa con l'emozionante omaggio dei cori parrocchiali di
Codognè e Cimetta che hanno cantato Il Signore delle Cime e Madonna Nera. Il
corteo, dopo la messa, ha proseguito la sfilata verso la sede alpina.
Di fronte alla sede, rimessa a nuovo per l'occasione, il primo discorso
ufficiale è del capogruppo Aldo Moras che, dopo i saluti alle autorità e al
gruppo alpini gemellato di Caselle Torinese, ha voluto ringraziare i precedenti
capigruppo, le madrine e ricordare tutti i soci “andati avanti”. Aldo ha
ringraziato inoltre l'amministrazione comunale e i cittadini di Codognè che sono
sempre stati vicini alle attività degli alpini. Il Capogruppo, al termine
dell'intervento, ha auspicato di continuare uniti nelle attività guardando al
futuro senza paura. Dopo il Capogruppo, ha preso la parola il sindaco Roberto
Bet che ha ringraziato gli alpini per il volontariato, per l'esempio che danno a
tutta la comunità, per la trasmissione della cultura alpina ai ragazzi anche con
le preziose testimonianze dei due reduci Evaristo Barazza e Egidio Pin. Il
sindaco inoltre ha voluto ricordare coloro che hanno dato l'avvio al gruppo
negli anni 90 tra i quali ci sono Gianni Cisera (primo capogruppo), Adelfio
Grando e il compianto sindaco Mario Gardenal. Il Sindaco ha terminato il suo
intervento auspicando che il gruppo continui a lavorare unito e esortando che
gli alpini non perdano mai la sincerità, la genuinità e i loro valori, perché la
società civile li vede come un esempio.
Il presidente sezionale Giuseppe Benedetti ha concluso i discorsi ufficiali
ringraziando i numerosi ospiti, la cui presenza è motivata dal legame di
amicizia nato nel corso di tanti anni di incontri. Il Presidente ha rivolto un
saluto e un grazie particolare agli alpini di Caselle Torinese con i quali
esiste un legame di sincera amicizia. Il Presidente ha ringraziato il suo gruppo
di Codognè che lo ha messo in evidenza fino al raggiungimento dell'attuale
carica.
Beppo ha concluso il suo intervento con un momento di commozione nato dal vedere
tanta gente partecipe e soprattutto dal vedere il gruppo di Codognè unito per il
venticinquesimo. Dopo l'intervento del Presidente, il Capogruppo ha presentato
ufficialmente la nuova madrina Valeria Vanzella che ha ringraziato per la
nomina, accettata in ricordo del marito Valter Ortolan (ex capogruppo). Valeria
ha, inoltre, auspicato che la sua presenza sia motivo di unione e continuità del
Gruppo.
A conclusione della cerimonia ufficiale, il dottor Gombos, per trentacinque
anni medico a Codognè, ha voluto omaggiare gli Alpini con una esibizione di volo
romantico sul suo motoaliante. Il “dottore volante” ha solcato il cielo con
grazia, accomunando idealmente aviatori e alpini, entrambi abituati alle “alte
quote”. Al rompete le righe, tutti i presenti hanno partecipato al rancio
alpino, gustando l'ottimo e abbondante pasto che, come nei migliori anniversari,
comprendeva la torta decorata e i confetti d'argento. Il pomeriggio si è
concluso con il classico scambio di doni e con i ringraziamenti a tutti coloro
che, condividendo lo spirito alpino, hanno collaborato per la riuscita delle
manifestazioni.
(Angelo Tonon) (Alessandro Moz)
Il corteo sfila davanti a Villa Toderini
Al Monumento ai Caduti
I discorsi ufficiali
Omaggio floreale alla nuova madrina Valeria Vanzella
Omaggio allo storico alpino Claudio Botteon e all'ex consigliere nazionale Ornello Capannolo