GRUPPO COLFOSCO |
Dicembre 2010 |
Valerio Montesel, alpino del Battaglione Cividale, 115 compagnia Mortai 81
(Julia), il giorno 12 febbraio 1963 era apripista, assieme ad altri nove
compagni, in una marcia del campo invernale che prevedeva il trasferimento di
settanta uomini da Malga Losa ad Ovaro (UD).
Sugli alpini di testa, guidati dal tenente Guaintini e dal sergente Enzo
Bettinotti, si abbatté improvvisa la valanga che li scaraventò a valle, giù nel
baratro per cinquanta metri.
La valanga travolse i primi sette uomini della squadra, tra i quali il nostro
Valerio. Sei si salvarono, riuscendo ad emergere dal mare di neve uno alla
volta, mancava all'appello l'alpino Graziano Morgavi di Brignano Frascata (AL),
radiofonista. Le squadre di soccorso lo cercarono nella neve con le sonde dal
mattino fino all'imbrunire, e poi i giorni seguenti. Lo trovarono tre giorni
dopo, sotto cinque metri di neve, cento metri a valle rispetto al sentiero.
Si sa che i ricordi a volte pesano come macigni e Valerio Montesel, socio del
nostro gruppo, confessa che quell'episodio ha segnato la sua memoria. Anni fa,
attraverso la rubrica "Alpino chiama alpino" del giornale nazionale dell'ANA, ha
inoltrato un appello agli amici coinvolti in quella tragica vicenda. Hanno
risposto tutti, e così è stato concordato un incontro cui ha partecipato anche
il comandante che guidava la Compagnia, l'allora cap. Donda, ed altri alpini
della stessa.
Da allora Valerio e gli ex della 115 si recano ogni anno a Malga Losa a
ricordare con un fiore ed una preghiera Graziano Morgavi.
Le Penne Nere dei Gruppi di Ovaro e Delegnano hanno voluto ricordare con un
cippo la figura di questo alpino venuto dalla lontana provincia di Alessandria a
finire i suoi giorni sui loro monti. Così per gli amici di Graziano quest'anno
il giorno del pellegrinaggio a Malga Losa è coinciso con la cerimonia di
inaugurazione della stele dedicata a Graziano Morgavi, a 47 anni dalla sua
tragica scomparsa. Alla manifestazione, tenutasi il 22 agosto scorso, ha preso
parte anche una rappresentanza del Gruppo Colfosco. Sappiamo, infatti, quanto
questa vicenda abbia segnato Valerio, un amico di poche parole ma sempre in
prima fila quando gli si chiede di mettere a frutto la sua professionalità, sia
in ambito locale che sezionale, un alpino che ha sempre detto "presente" perché
nel suo vocabolario non esiste la parola "no".
Sui monti sopra Ovaro un cielo prima limpidissimo e poi dipinto di strane nuvole
segnava la commozione che ha accompagnato tutta la cerimonia, una cerimonia in
perfetto stile alpino. Commozione degli alpini che vissero quella tragedia e dei
familiari di Graziano Morgavi, arrivati dal Piemonte. Alla sfilata nel verde
della montagna è seguita la messa di un cappellano alpino. Durante la cerimonia
sono stato colpito dal silenzio dei presenti, quel silenzio che può darti solo
la montagna.
Non è stato facile per gli amici della 115 ricordare quel giorno maledetto. La
notte precedente Malga Losa era stata coperta da una fitta nevicata e rumori
strani, provenienti da direzioni imprecisate, funestavano l'aria. Un malgaro del
luogo aveva raccomandato agli alpini di stare attenti perché la neve "cantava"
e, se non bastasse, un bastardino che accompagnava sempre quelli della 155, ed
era diventato la mascotte della Compagnia, quella mattina si rifiutava di
partire ...
A distanza di tanti anni nella memoria di Valerio Montesel e dei suoi amici il
ricordo di quella marcia si è mescolato con le marce del dopo naia, percorse da
ciascuno per suo conto, rincorrendo qualcosa di più imprevedibile di una meta
segnata su una carta militare, con la tristezza che, per Graziano Morgavi, di
marce non ve ne furono altre.
A Malga Losa per onorare la memoria di uno sfortunato amico di naia portato via
dalla valanga tanti anni fa. Perché un amico è amico per sempre.
Alessandro Soldan
Valerio Montesel e l'allora sergente Enzo Bettinotti in testa alla sfilata
La commozione del fratello di Graziano Morgavi, a sinistra di Valerio Montesel.
Oltre a quella di Conegliano erano rappresentate le Sezioni di
Alessandria, La Spezia, Pordenone, Gemona e Udine
La rappresentanza del gruppo Colfosco con il capogruppo Renzo Trentin
ed i consiglieri sezionali Oliviero Chiesurin e Narciso De Rosso, alfiere.