GRUPPO COLLALBRIGO |
Dicembre 2001 |
Il Trofeo
Alpini che si disputa agli impianti del Bar da Renato, organizzato dal Gruppo
Collalbrigo, attira sempre più pubblico anche per il fattore che non si sono
altre competizioni sociali-associative e la 15a edizione ha vissuto un ottimo
momento sotto il profilo tecnico visi i valori in campo.
24 i partecipanti suddivisi in 6 quadrette:questi i numeri del Trofeo Alpini di
Collalbrigo, che si sono dati battaglia nell’impianto che è entrato nella
tradizione collalbrighese e, che ogni anno ricorda ai profani che il
“bajneto” è uno sport con tutti gli onori del caso.
Nel Veneto, infatti, è molto praticato anche se non raggiunge livelli di
iscritti al gioco delle bocce, ed ogni anno a Collalbrigo sforna campioni che si
destreggiano abilmente per poter conquistare l’agognato Trofeo.
Una sei giorni boccistica, questa, nel segno della tradizione dove però il
brutto tempo l’ha fatta da padrone.
Nelle serate a fare da polo d’attrazione gli eclettici Bozzetto - Revinot -Da
Lozzo che non hanno smentito quanti li vedevano favoriti, conducendo quasi a
loro piacimento le partite e conquistando il diritto di aspirare alla conquista
dei trofei.
Ancora una volta, ed è il secondo anno consecutivo, il duo Bozzetto-Revinot ha
espugnato la roccaforte con fare signorile, senza far gridare allo scandalo,
professando la fede delle bocce di bronzo che da queste parti è un credo, un
credo che dice di non essere mai domi fino all’ultima serie di gittate,
inventando così la graduatoria dell’ultima edizione. Infatti nella gittata
decisiva il Revinot non riusciva a colmare lo svantaggio di 4 punti che lo
separano dal Bozzetto, recuperandone però 6 su Silvano Da Lozzo, portandosi al
secondo posto con quest’ultimo, aggiudicandosi però il Trofeino per il
maggior punteggio conseguito in una sola gittata: 40 punti.
Dopo Bozzetto (140 punti), Revinot e da Lozzo (136 punti) si sono classificati
nell’ordine: Calderolla, Camillo Marcon, Da Ruos, Foltran, Perenzin, Toè,
Gelindo Marcon, Nicola Pradal, Zanco, Cesare Marcon, Giovanni Pradal,
Ceschin, Giacomin, Armellin, Casagrande e Cuch.
Alla cena di chiusura il consigliere sezionale Luciano Giordan, graditissimo
ospite della serata, unitamente al capogruppo Da Ruos, ha proceduto alle
premiazioni dei partecipanti.
L’amaro, non il digestivo, è venuto dal giudice-arbitro che, dopo 15 edizioni
del torneo, ha rassegnato il Suo mandato.
Steno