GRUPPO COLLALBRIGO |
Dicembre 2020 |
Aspettando l’evento.
La serata del sabato 9 novembre ha aperto in modo originale i festeggiamenti
alla presenza del sindaco Fabio Chies e del presidente della sezione Gino
Dorigo. Sono stati con noi gli alunni della Scuola Marconi di Conegliano che,
con l’esecuzione dell’Inno d’Italia guidati dalla Maestra Maria Grazia Longhino
con l’aiuto di Antonella Belfi, hanno cementato ulteriormente il legame
particolare che gli Alpini di Collalbrigo hanno con questa scuola, che li vede
impegnati nella festa delle castagne, nella camminata tra le colline con il
pic-nic finale insieme a maestre e genitori. Questi alunni hanno regalato al
gruppo la loro presenza ed il canto sapientemente introdotti da Nicola Stefani
che ha poi guidato la serata.
Dopo la straordinaria apertura è stato il momento di altri interventi di grande
impatto emotivo: il prof. Ballotta con la sua particolare interpretazione ha
tracciato la storia di guerra di Collalbrigo, tratta dai documenti dell’archivio
Parrocchiale da Enzo Perin e Mario Franceschi che hanno raccolto il diario del
parroco che ha vissuto quei tragici momenti.
Da tutto questo per evidente legame storico e di ricordi è nato il programma del
gruppo musicale “AL TEI” di Pieve di Cadore: con i canti degli alpini, uniti
alle immagini della prima guerra mondiale, hanno fatto memoria di alcuni momenti
di vita durante la guerra. La delicatezza delle interpretazioni con strumenti e
soprattutto con le voci, gli arrangiamenti musicali e i commenti hanno reso la
serata ricca di emozioni e sicuramente di ottimo livello culturale.
L’inaugurazione
della nuova sede
Domenica 10 novembre, in una giornata inaspettatamente splendida, con un
panorama da cartolina in perfetta linea con i riconoscimenti che sono stati
assegnati a questo territorio, sulle nostre colline, ecco l’evento: viene
inaugurata la nuova Sede/Casa di uno dei più vecchi gruppi della Sezione.
La prima parte della giornata è dedicata all’alzabandiera, all’onore ai Caduti
ed alla celebrazione della S. Messa solenne presieduta dal parroco don Michele
Maiolo, accompagnato dai coinvolgenti canti della corale parrocchiale, dono agli
Alpini e alla Comunità di Collalbrigo.
Con orgoglio e gratitudine i soci del Gruppo accolgono la presenza del Sindaco
Fabio Chies e di alcuni Rappresentanti dell’Amm. Comunale a fianco del Gonfalone
cittadino, del vessillo della Sezione di Conegliano con i gagliardetti dei
gruppi guidati dal vicepresidente vicario Simone Algeo, della signora Beatrice
Mason in rappresentanza della mamma, madrina del Gruppo, degli ex Sindaci
Floriano Zambon e Alberto Maniero, dei vigili del fuoco e della Comunità di
Collalbrigo. Graditissima la presenza degli amici alpini di Meda (MI), Laghetti
(BZ) e Rorai (PN) che hanno voluto così cementare il loro legame con il nostro
gruppo.
Guidati dal cerimoniere Omar Gatti, dalla sempre apprezzata voce di Nicola
Stefani e accompagnati dalla Fanfara sezionale sulle note dell’Inno degli
Alpini, gli Alpini Collalbrigo sono andati a... CASA tra gli applausi e
l’entusiasmo degli abitanti di che hanno visto rivivere il loro territorio.
L’emozione e la gioia sono evidenti ed emergono dalle parole del capogruppo
Maurizio Marcon, e nei volti dei Soci e di tutti quelli che hanno dato il loro
contributo nei più diversi modi.
Un particolare pensiero di affetto e gratitudine viene rivolto a coloro che a
causa delle vicende della vita non hanno potuto vedere realizzato il sogno della
nuova Sede: in particolare a Gianfranco Armellin, capogruppo per diversi anni e
a Carlo Casagrande, il socio più anziano che è andato avanti il giorno prima.
Dopo i saluti del capogruppo Maurizio, gli interventi del Sindaco e del
vicepresidente vicario Simone Algeo vengono evidenziate alcune note di storia e
delle “opere di cantiere” come solitamente si fa al completamento di qualche
importante intervento che da oggi resterà nella Storia e che sembra bello in
sintesi riproporre:
“... Molti i ricordi legati all'ex scuola di
Collalbrigo: secondo alcune testimonianze venne eretta nel 1906, dopo che i
primi alunni studiarono in un edificio tuttora esistente, anche se un po'
diroccato, vicino al campanile della parrocchia. All'inizio, la scuola di via
Guizza aveva due grandi aule al piano terra e gli alloggi per gli insegnanti a
quello superiore. Bastavano infatti solo due aule perché le classi erano due:
prima e seconda.
Tanti i maestri e le maestre che hanno insegnato a Collalbrigo lasciando un
ricordo indelebile: tra questi si ricordino almeno Francesco Gugel, Ezio Mario,
Eponina Martinelli, Diana Steccati e Vilma Casagrande.
La Maestra più ricordata a Collalbrigo è però Eponina Martinelli, chiamata la
“maestra vecia” morta nel 1954 e che ha insegnato a generazioni dalla fine
dell’800 fino alla morte. Nel 1950 viene utilizzato il primo piano con terza,
quarta e quinta insieme.
Negli anni 80 la Scuola viene intitolata a don Piero Marcon da Collalbrigo,
insegnante e poeta molto apprezzato, che in paese morì a causa delle ferite di
guerra.
Con il trascorrere degli anni e delle mutate esigenze, la scuola sarà chiusa e
l’edificio rimarrà in disuso.
Sostenuti dall’ex sindaco Alberto Maniero e successivamente con tenacia e
costanza dall’altro ex sindaco Alpino Floriano Zambo, con l’approvazione
dell’Amm.ne comunale, sono arrivati gli Alpini, qualcuno anche ex alunno, che
con dedizione ed entusiasmo hanno trasformato la scuola nella Sede sociale del
Gruppo.
Soci del gruppo e amici in diversi incarichi sono stati impegnati. Per alcuni
l’impegno è stato notevole e di sacrificio, ma con costanza hanno trascinato il
gruppo che in questi anni aveva fatto “musina” con risparmi e contributi in
attesa e nella speranza di trovare una sede.
E per fare questo sono stati importanti gli aiuti economici, anche in natura, da
parte dei molti amici operai e tecnici, il sostegno delle varie amministrazioni
comunali e l’attenzione e i consigli che l’Assessore Toppan ha sempre rivolto ai
suoi vicini di casa
Importate il ricavato di vari contributi derivanti da attività istituzionali
quali la pulizia del cimitero, la collaborazione con le scuole, il panevin, la
raccolta ferro e perché no qualche gita e cena rivolta a soci ed amici e
soprattutto i sacrifici dei soci (ore di lavoro 2720 circa fatte dai volontari:
Alpini ed Amici) che hanno collaborato gratuitamente , con grande volontà e con
un “tasi e tira “ (motto in… prestito dal gruppo di Asiago) che sembrava di
altri tempi.
Tutto questo ci ha permesso e ci permette di pagare le varie ditte e di far
fronte ad un impegno con la banca che paghiamo regolarmente ogni mese.
I lavori di pulizia sono iniziati alla fine del 2015 con i vari mezzi che ognuno
ha messo a disposizione (decespugliatori, trattori, motoseghe ecc.) e poi dal
febbraio 2016 le opere di ristrutturazione con interventi dei tecnici e di varie
imprese.
E’ stato fatto un accordo con il Comune, che resterà proprietario della
struttura, ponendo a carico del gruppo le spese per la ristrutturazione in
cambio quota affitto e la disponibilità a lasciare una parte del fabbricato
(gestirlo sarebbe stato per gli alpini impegnativo) ad altra Associazione
individuata nel Coro Conegliano che occupa il piano superiore.
Questi sono i dettagli più importanti. Per i futuro vedremo dove riusciremo ad
arrivare, confidando negli aiuti dei soci, di enti e privati,
dell’amministrazione, per lasciare ai posteri l’edificio che la storia ci ha
consegnato e noi alpini avremo conservato con attenzione, con sacrificio ma
anche con entusiasmo…”
A questo punto arriva il momento della riconoscenza con il segno tangibile della
consegna, da parte del gruppo, del portachiavi personalizzato, per appendere le
chiavi di ingresso, al loro “condottiero” Maurizio capogruppo, agli Alpini ed
agli Amici che si sono particolarmente spesi per la loro sede (Piero, Renzo,
Camillo Franco, Gino, Gianni, Luciano, Mario).
Maurizio ha voluto offrire poi alle autorità, agli amici presenti e ai gruppi il
frutto delle sue mani costruito e preparato nei momenti liberi da impegni a
ricordo di questa giornata che si è conclusa con il taglio del nastro ed il
pranzo alpino, preparato dal socio Alvise e famiglia, servito da figli e dai
giovani amici degli alpini e che si è concluso con un particolare ringraziamento
ad alcune mogli (Sandra, Wanda, Gabriella, Sabrina, Armida) che, come sempre
accade, hanno supportato ed anche sopportato le varie assenze dei mariti,
impegnati perché tutto ciò si realizzasse e potesse dare ai “veci” e ai “boce”
un luogo dove possano ritrovarsi nello spirito alpino e di servizio che è il
seme perché questa bella storia possa continuare.
E ci piace immaginare che da lassù, dove chi è andato avanti ora riposa, possa
gioire per queste giornate a Collalbrigo e le parole che la ultranovantenne
Madrina Albertina Casagrande Mason, nel suo saluto, resteranno quale indelebile
ricordo da non dimenticare: “…vi auguro di essere sempre
presenti, preparati e attivi in un sano impegno civile e morale”
Mario Franceschi