GRUPPO COLLALTO |
Giugno 2003 |
12-13 APRILE 2003 A Collalto, una vecchia
strada abbandonata diventa "VICOLO DEGLI ALPINI" Il capogruppo IL PROGRAMMA |
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Onore agli alpini di Collalto. I sindaci di
Susegana e Pieve di Soligo, rappresentanti dei gruppi Ana del
Coneglianese e del Vittoriese, rappresentanti della sezione di
Conegliano, di numerose associazioni e soprattutto tanta gente, hanno
reso omaggio al gruppo di Collalto che il 13 aprile ha inaugurato il
Vicolo degli Alpini.
L’inaugurazione ha riguardato un percorso
pedonale recuperato e ristrutturato che si inerpica sul crinale della
collina dove è situato il cimitero.
L’alzabandiera alle 9 del mattino presso il
monumento ai caduti, poi la sfilata nel borgo medievale accompagnata
dalla fanfara alpina, dal gonfalone del Comune, dai gagliardetti dei
gruppi e dei labari delle associazioni. La cerimonia solenne si è
tenuta nella chiesa di San Giorgio. Infine il taglio del nastro con il
sindaco di Susegana Gianni Montesel, il sindaco di Pieve di Soligo
Giustino Moro, il capogruppo Giuseppe Padoin e la madrina Marisa Zanco.
Per la sezione Ana di Conegliano, presente il
past president Paolo Gai, è toccato a Carlo Sala portare i saluti del
presidente Antonio Daminato.
La piccola frazione suseganese è stata oggetto
di una vera e propria “invasione” di alpini e cittadini che nel
giorno delle Palme l'ha trasformata in una grande comunità unita e
solidale. Valga il dato che a Collalto vivono poco più di 400 abitanti
e che il 13 aprile è stato servito il rancio per quasi 450 persone.
Nel suo intervento il capogruppo Giuseppe Padoin
ha sottolineato il valore sociale e di testimonianza dell'opera.
Il sindaco Montesel ha parlato di opera sostenuta
da tutte le amministrazioni comunali e di tassello per un rilancio del
borgo medievale. Era presente l’ex assessore Stelvio Trentin che nel
‘94 iscrisse a bilancio la somma per acquistare i primi materiali e
cominciare l’opera.
Accompagnati dalla fanfara alpina le autorità e
i cittadini hanno percorso i 350 metri di strada che si inerpica sul
crinale per scoprire una stele di roccia, con impressi alcuni versi
poetici sui valori della famiglia, realizzata dallo scultore Pietro
Stefan.
Una cerimonia impeccabile e nello stesso tempo
semplice che è stata curata dallo speaker ufficiale di tante adunate
nazionali Nicola Stefani.
La soddisfazione per come si è svolta la
manifestazione, per la partecipazione massiccia ed anche per la bella
giornata di sole si poteva percepire chiaramente sui volti degli alpini
di Collalto durante il brindisi che ha preceduto il rancio, ma anche in
quelli delle tante persone che hanno percorso il Vicolo degli Alpini per
la prima volta e che hanno apprezzato la cura e la meticolosità con cui
è stato realizzato l’intervento. Aiuole di fiori, piccoli ulivi,
piante officinali coronano un lavoro di sapiente e certosino artigianato
edile che ha trasformato un viottolo abbandonato in un percorso pedonale
di esemplare arredo urbano.
Nel pomeriggio c’è stato un lancio di
paracadutisti illustrato da terra dall’ex sindaco pilota e parà
Emilio Boscheratto che in mattinata con la fotografa Anna Zambon aveva
volteggiato sopra il centro storico del paese per immortalare
dall’alto la manifestazione.
L’inaugurazione del Vicolo degli Alpini è
stata preceduta nella serata di sabato 12 aprile da un concerto corale
sotto la tensostruttura allestita nell’area del campo sportivo. È
stato presentato il libro di Nerio De Carlo e Diotisalvi Perin “Il
fronte dimenticato” e si sono esibiti il Corocastel diretto dal M°
Diego Tomasi e il Coro Alpino Medunese diretto dal M° Egidio Zoia.
Tanti gli applausi del pubblico.
Antonio Menegon
Ben 4000 ore di lavoro volontario e il Vicolo
degli Alpini è diventato una bella realtà a Collalto. L’idea di
ripristinare una vecchia stradina del centro del paese da anni
abbandonata era nata 9 anni fa con la gestione del capogruppo delle
penne nere collaltine Dianello Basso ed ora è toccato a Giuseppe Padoin
portarla a termine ed inaugurarla con la cerimonia solenne del 13 aprile scorso.
Un lavoro lungo eseguito con le poche forze che
ha un gruppo piccolo come quello di Collalto, ma portato avanti sempre
con impegno ed intensità soprattutto da alcuni anziani.
“Ci ha illuminato l’esempio dei nostri primi
dirigenti e fondatori del gruppo – spiegano al gruppo Ana di Collalto
– anche nei momenti di difficoltà abbiamo pensato a loro, al loro
comportamento esemplare, a quello che erano risusciti a costruire e
allora siamo sempre andati avanti con orgoglio”.
Lungo circa 350 metri, il Vicolo degli Alpini
parte dal piazzale adiacente la scuola elementare e si inerpica fino al
cimitero con strada sterrata tra muretti di contenimento in pietra e
aiuole fiorite.
Il vicolo rappresenta la prima parte di un
percorso pedonale che gli alpini di Collalto intendono realizzare
intorno alla rocca medievale, un percorso che potrà diventare
un’opportunità turistica per il contesto ambientale in cui è
inserito.
L’idea di procedere al recupero della strada,
ridotta ad un sentiero abbandonato dopo esser stata parte integrante
della “vecchia” via Morgante, è nata nel 1994. Poi la decisione di
andare avanti, il progetto, la collaborazione con l’amministrazione
comunale ed il lavoro durante il tempo libero da parte di un gruppo di
alpini di Collalto.
E’ stata ripristinata la gradinata, a ridosso
del cimitero, rinforzate le mura portanti di via Morgante, realizzata la
cordolatura, gli scarichi per le acque meteoriche, l’impianto di
illuminazione e posizionata una stele piramidale con impressa una poesia
sulla famiglia dello scultore collaltino Pietro Stefan.
(a.m.)
Il capogruppo Giuseppe Padoin, nel suo discorso
ufficiale, ha ricordato gli alpini defunti e i “veci” che hanno messo
le basi perché la cultura alpina attecchisse anche a Collalto.
“Il Vicolo degli Alpini – ha detto Padoin nel
suo intervento - porta anche al cimitero, dove riposano tanti nostri
concittadini e tanti alpini che oggi ricordiamo e onoriamo. Un pensiero
particolare mi sento di rivolgerlo a quegli di alpini che nel 1969 hanno
fondato il nostro gruppo e hanno posto le basi, soprattutto con il loro
esempio, al radicamento anche qui a Collalto di uno spirito di altruismo e
solidarietà di cui possiamo sempre andar fieri”.
“Il Vicolo degli Alpini – ha continuato il
capogruppo Padoin - è un’opera che ha un duplice valore. E’ un
intervento di arredo urbano di qualità che pone il primo tassello di una
passeggiata suggestiva intorno al centro storico del paese, ma è anche
una testimonianza dell’impegno alpino che si esprime oggi a Collalto, ma
che da sempre viene preso d’esempio in tutta Italia e non solo. Una
testimonianza che rimarrà per sempre”.
Padoin ha ringraziato l’amministrazione comunale
di Susegana che ha fornito i materiali per realizzare la strada e tutte le
persone, alpini e amici degli alpini che si sono impegnati per portare a
termine il lavoro.
Il discorso di Giuseppe Padoin è stato accolto con
un caloroso applauso.
(a.m.)
Il grande cuore degli alpini di Collalto. C'erano i sindaci di Susegana e Pieve di Soligo, rappresentanti dei gruppi Ana del Coneglianese e del Vittoriese, rappresentanti della sezione di Conegliano, di numerose associazioni e soprattutto tanta gente, a rendere omaggio al gruppo delle penne nere di Collalto che ha inaugurato il Vicolo degli Alpini nella piccola frazione medievale di Susegana. L'inaugurazione ha riguardato un percorso pedonale recuperato e ristrutturato che si inerpica sul crinale della collina dove è situato il cimitero. Per il recupero del viottolo, ma quindicina di alpini ha lavorato per ben 4000 ore e l'amministrazione comunale di Susegana ha messo a disposizione i materiali. Nel suo intervento ufficiale il capogruppo di Collalto Giuseppe Padoin ha sottolineato il valore sociale e di testimonianza dell'opera, ricordando soprattutto l'esempio che è venuto dai "veci" che hanno fondato il gruppo nel 1969. Il sindaco Montesel ha parlato di opera sostenuta da tutte le amministrazioni comunali e di tassello per un rilancio del borgo medievale. Accompagnati dalla fanfara alpina le autorità e i cittadini hanno percorso i 350 metri di strada che si inerpica sul crinale per scoprire una stele di roccia, con impressi alcuni versi poetici sui valori della famiglia, realizzata dallo scultore Pietro Stefan. Aiuole di fiori, piccoli ulivi, piante officinali coronano un lavoro di sapiente e certosino artigianato edile che ha trasformato un viottolo abbandonato in un percorso pedonale di esemplare arredo urbano. L'inaugurazione del Vicolo degli Alpini è stata preceduta nella serata di sabato 12 aprile da un concerto corale sotto la tensostruttura allestita nell'area del campo sportivo. E' stato presentato il libro di Nerio De Carlo e Diotisalvi Perin "Il fronte dimentica" e si sono esibiti il Corocastel diretto dal M° Diego Tomasi e il Coro Alpino Medunese diretto dal Maestro Egidio Zoia.