GRUPPO COLLALTO |
Dicembre 2022 |
Durante la festa paesana dedicata a Sant’Anna, il Gruppo alpini di Collalto
si è stretto intorno ai valori della famiglia, con una cerimonia civile, una
religiosa e il tradizionale incontro conviviale.
Nell’ultima domenica di luglio, il tricolore è stato issato sul pennone dove ha
ricevuto l’omaggio degli alpini presenti, poi la santa messa e infine lo spiedo.
Raccontata così potrebbe sembrare una delle normali feste degli alpini che si
celebrano un po’ ovunque sul territorio della Sezione.
Invece, una trentina di anni fa, l’allora capogruppo Valerio Collet (sollecitato
anche dalla moglie Marisa) propose di istituire un incontro durante il quale gli
alpini festeggiassero con le loro mogli, i figli, gli amici e i parenti: tutti
insieme a Sant’Anna, prima che iniziasse la tradizionale sagra paesana, in un
ambiente bellissimo, là dove il Soligo si getta nel Piave.
“Soprattutto allora le nostre cerimonie alpine erano riservate quasi
esclusivamente agli uomini – ricorda Collet – e tra le mogli c’era un po’ di
malcontento. È stata istituita allora la Festa della Fameja Alpina per
rinsaldare i rapporti familiari e testimoniare i valori che la famiglia esprime.
Questa novità è stata accolta molto positivamente ed è servita anche a far
crescere la partecipazione femminile ad altri eventi quali le adunate, i raduni
triveneti, le feste sezionali e di gruppo”.
“L’associazione Festeggiamenti Collalto e il Gruppo Alpini di Collalto sono una
grande forza perché sono uniti – spiega il capogruppo Disma Meler – un risultato
frutto degli sforzi fatti in passato per rinsaldare la comunità di Collalto
intorno alle due associazioni.
La Festa della Fameja è diventata un bel momento di incontro e anche un modo di
trasmettere la nostra cultura alpina legata ai valori della famiglia”.
La foto di gruppo di fronte alla chiesa di Sant’Anna certifica la voglia delle
penne nere di Collalto di mantenere vive ricorrenze e cerimonie ormai entrate
nella tradizione del Gruppo.
Antonio Menegon