GRUPPO CORBANESE |
Giugno 1982 |
La prima delle manifestazioni sezionali, in programma quest’anno, ha avuto luogo domenica 21 marzo a Corbanese.
Il locale gruppo ha voluto, a 16 anni dalla fondazione, donare alle scuole elementari un cippo con l’asta per la
bandiera, e la sensibile e generosa iniziativa degli alpini corbanesi, ha riscosso larghi consensi.
L’incontro è avvenuto all’inizio del paese, dove si è formato il corteo che si è snodato lungo la via principale,
preceduto dalla ormai familiare banda musicale di S. Pietro di Feletto, diretta dal m° Zorgno, tra due ali di folla che
non ha smesso di applaudire.
Sono intervenuti il presidente prof. Giacomo Vallomy, il vice presidente Renato Brunello (mentre Lino Chies era
impegnato a Milano presso la sede nazionale), alcuni nostri dirigenti, il sindaco di Tarzo geom. Ennio Casagrande, il
comandante la Tenenza di Finanza di Conegliano ten. Augusto Battaglini, il comandante la stazione dei Carabinieri di
Tarzo brigadiere Gianni Poloniato, la direttrice scolastica signora Pina Trevisiol Moschetta e numerosi alpini e
simpatizzanti.
Presenti il vessillo della Sezione, il gonfalone del Comune di Tarzo, la bandiera degli artiglieri di Tarzo, e i
gagliardetti dei gruppi di Cison di Valmarino, Bigolino, Tarzo, Farra d’Alpago, Colbertaldo e 5. Giovanni di
Valdobbiadene appartenenti a sezioni ospiti, e i gagliardetti nella nostra sezione: Barbisano, Bibano-Godega,
Conegliano-città, Collalbrigo, Collalto, Falzè, Fontigo, Gaiarine, Mareno di Piave, Ogliano, Orsago, Parè, Pieve di
Soligo, Pianzano, Refrontolo, S. Lucia, S. Fior, S. Maria e S. Michele di Feletto, S. Vendemiano, Sernaglia, Soligo,
Solighetto, Susegana, Vazzola e naturalmente Corbanese.
La prima tappa è avvenuta nel piazzale delle scuole elementari dove, alla presenza di un gruppo di simpatici scolari,
che ci hanno accolti cantando l’inno «Il Piave», è avvenuto lo scoprimento e la benedizione del cippo. Nell’occasione la
direttrice scolastica signora Pina Trevisiol, moglie di un ufficiale alpino, ha rivolto ai presenti commosse parole di
ringraziamento e di simpatia.
Il corteo ha poi proseguito raggiungendo la chiesa parrocchiale. per assistere alla Messa celebrata dal parroco don
Giocondo Savaris, il quale durante l’omelia ha voluto mettere in risalto i valori cui si ispirano gli alpini, esaltando
l’amore di Patria e cercando di dare un significato al tricolore nazionale. Bravo è stato il coro parrocchiale specie
nell’esecuzione del canto "Signore delle Cime".
Dopo la deposizione della corona di alloro al monumento ai Caduti, (altre due sono state recate al monumento di Tarzo
Comune cui appartiene Corbanese — e a quello di Arfanta) ha preso la parola il sindaco di Tarzo geom. Ennio Casagrande.
Egli con poche ma appropriate parole ha messo in luce l’operosità, l’abnegazione, il valore e la sensibilità degli
alpini, nonché la indiscussa loro disponibilità alla vita sociale. Concludendo ha detto che come in pace così in guerra
l’alpino si è contraddistinto per la sua generosa personalità. Infine è intervenuto il nostro presidente prof. Vallomy,
che non ha voluto aggiungere molto a quanto già detto dal parroco e dal sindaco; ha voluto solo sottolineare, con
piacere, la risaputa testimonianza dei ben pensanti della reale ed effettiva volontà degli alpini di operare per il bene
della comunità. Ha apprezzato quanto è stato fatto dagli alpini di Corbanese in quella occasione, e in particolare dal
capogruppo e consigliere sezionale cav. Mario Maset.
Prima della conclusione della manifestazione, il gruppo ha voluto consegnare degli attestati di benemerenza alla madrina
Maset Matilde, ai reduci della campagna di Russia, Campardo Giovanni e Dalle Crode Antonio ed ai più anziani dei gruppo:
Dei Svoldi Enrico, Mattiuz cav. Antonio, Antoniazzi Luigi e Agnoli Giuseppe.
L’incontro si è concluso con il pranzo, con la partecipazione di numerosi alpini e familiari.
Un ripetuto plauso per l’efficienza e l’organizzazione dimostrata dagli alpini e in particolar modo dal cav. Mario Maset
e da Giovanni Carlet.
GRUPPO CORBANESE |
Dicembre 1982 |
L’esemplare affiatamento dei soci del Gruppo di Corbanese è stato dimostrato anche nell’ultimo incontro avvenuto il
20 novembre in occasione della Messa celebrata dal parroco in suffragio degli alpini morti in pace e in guerra e della
cena consumata in un ristorante locale.
La numerosa partecipazione di soci, la presenza del vice sindaco Vittorio Tomasi, dell’ex sindaco dott. Franco
Mattarollo, del maresciallo Gianni Poloniato comandante la stazione Carabinieri di Tarzo, del parroco don Giocondo
Savaris e della Banda Musicale di San Pietro di Feletto hanno confermato ancora una volta la sensibilità e l’impegno
degli alpini di Corbanese. Durante il simposio è intervenuto il capogruppo cav. Mario Maset, il quale nella sua
relazione sulle attività svolte nel 1982 ha toccato problemi sociali e di iniziative comunitarie coinvolgendo la
Pubblica Amministrazione con il proposito di ottenere una decorosa sede. Ha ringraziato tutti coloro che si sono resi
disponibili a lavorare nel “Bosco delle Penne Mozze” e ha invitato coloro che ancora non l’hanno fatto a visitarlo,
poiché è un’opera grandiosa in cui si ricorda tutti gli alpini della provincia di Treviso morti in tutte le guerre; è un
Monumento emblematico voluto dagli alpini e quale ideatore il prof. Mario Altarui.
Ha portato il saluto della sezione e del suo presidente prof. Vallomy il vice presidente Renato Brunello.