GRUPPO FALZE' DI PIAVE


Febbraio 1965

Riunione del Gruppo di Falzè
Con la partecipazione del Sindaco Geom. Attilio De Vecchi (che è poi nostro socio essendo alpino), del Parroco Don Piero Velo e del Presidente sezionale Comm. Curto accompagnato dal vice presidente Cav. Daccò, si è svolta il 2 gennaio la riunione dei soci del Gruppo di Falzè presso il Ristorante al Cavallino Bianco.
La riunione è stata preceduta da una S. Messa celebrata dal rev. parroco alle ore 18 nella chiesa del paese.
Il Capogruppo Pietro Breda ha svolto la relazione morale e finanziaria e il Presidente Comm. Curto — dopo aver risposto al saluto rivoltogli dal Capogruppo — ha consegnato il Tricolore ai due alpini nuovi capi-famiglia: Zanco Luigi che ha sposato la signorina Prisca Tonon, e Frare Elia che ha sposato la signorina Assunta Lorenzon.
Anche il Parroco e il Sindaco hanno aggiunto la propria parola d’incoraggiamento e d’augurio a tutti i settanta soci presenti e alle loro famiglie.

GRUPPO FALZE' DI PIAVE


Giugno 1965

Tra le varie deliberazioni prese dal consiglio del Gruppo di Falzè di Piave nella sua recente riunione, è stata decisa un’offerta per l’edificazione del Monumento ai caduti paracadutisti che sorgerà a Viterbo e che ricorderà quindi anche i molti alpini che fecero parte dei reparti paracadutisti nell’ultima guerra.
Dopo aver ringraziato tutti i Soci che sono intervenuti a rappresentare il Gruppo nelle molte manifestazioni indette dalle varie associazioni e da altri Gruppi alpini, il consiglio ha segnalato con soddisfazione che il numero dei soci è quest’anno aumentato di quindici unità.
All’adunata di Trieste il Gruppo di Falzè — guidato dal sempre solerte Capogruppo Pietro Breda — ha partecipato con oltre ottanta soci i quali, raggiunta di buon’ora Udine, hanno proseguito per Gorizia, Sistiana e Opicina fino al luogo del grande appuntamento nazionale.
Organizzatissimi, i soci di Falzè si sono portati a Trieste la collaudata cucina da campo con la quale il socio cuoco — il bravissimo Liberale — ha predisposto per tutti un’ottima pastasciutta e braciole alla griglia che con il formaggio e il pane «de casada» e l’ottimo vino dei colli di Collalto (da buoni intenditori hanno voluto proprio quello detto di Via Marcatelli) hanno incontrato la piena soddisfazione (e l’appetito) di tutti i partecipanti.
Il ritorno è avvenuto attraverso Monfalcone, Redipuglia, Latisana, Oderzo, sosta a Conegliano e quindi arrivo a casa.