GRUPPO FALZE' DI PIAVE |
Dicembre 2003 |
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Una splendida giornata di sole ha fatto da cornice alle cerimonie e al rancio della giornata.
Una giornata che ha coronato con successo il lavoro e la dedizione di un lungo percorso del gruppo alpini di Falzè di Piave. Le varie dirigenze del gruppo,
costituito nel lontano 1956, avevano desiderato avere una sede propria dove poter far capo alla propria attività: questa avvenne in vari locali e per un
periodo presso una casa messa a disposizione da un scio. Ma negli ultimi anni questa esigenza diventava sempre più impellente. Da una decina d’anni era in
corso una trattativa con l’Amministrazione Comunale, conclusa con una convenzione, con la quale era stata individuata l’area a ridosso della Piazza
in un contesto dove sorgevano altre attività di tipo ricreativo.
In questa prospettiva gli alpini si dettero subito da fare predisponendo il sito in modo adeguato: prima costruendo una scalinata di accesso che parte dalla
Piazza Arditi, denominata scalinata degli Alpini e poi, approfittando della giornata della protezione civile del 2001, con la costruzione di un’apposita
staccionata e un percorso che facesse da corona al posto ed ad altri servizi.
La determinazione del capogruppo Fulvio Villanova e dei suoi collaboratori, il contributo dell’Amm. comunale, delle Associazioni e di molti amici, l’opera
dell’Impresa Mariotto e poi di decine di volontari che hanno offerto più di 4000 ore di lavoro hanno portato a conclusione il manufatto in meno di 18 mesi
di lavoro. Il manufatto, sito a ridosso delle grave del Piave, contempla di un’architettura adatta a questo sito, piuttosto di quella da montagna ma i
valori degli alpini e della montagna sono stati scolpiti dal nostro artista Merotto in quattro formelle di legno quali: l’onore ed il servizio alla
Patria, l’alpino in montagna, il servizio di protezione civile, il rispetto della natura e dell' ambiente.
Il 21 settembre quindi, sotto la impeccabile regia del cerimoniere sezionale Nino Geronazzo, una moltitudine di alpini e di folla commossa ha partecipato:
- alla sfilata per le vie del paese, accompagnati dalle note della Fanfara Alpina di Conegliano;
- all’alza bandiera presso il monumento alle vittime civili della prima Guerra mondiale. Ha fatto cornice l’Inno di Mameli cantato da un coro di Alpini
locali.
- alla Santa messa officiata dal neo parroco Don Amedeo;
- alla deposizione della corona d’alloro presso il monumento ai Caduti;
- all’inaugurazione ufficiale della sede.
Qui ci sono state le orazioni ufficiali del Capogruppo, che ha presentato i lavori ed il perché dell’intitolazione
della Baita a San Maurizio, patrono degli alpini; del Sindaco Giovanni Balliana, che ha sottolineato il valore, anche sociale dell’opera; del Presidente
sezionale Antonio Daminato che, - appena rientrato dal viaggio in Russia in occasione del sessantesimo anniversario della Battaglia di Nikolajewka e del
decimo anniversario dell’inaugurazione dell’asilo di Rossosch, dove gli alpini hanno lasciato un segno di umanità sia in periodi guerra, sia in periodi
di pace - ha ribadito ancora una volta che la memoria storica non deve essere dimenticata e che la determinazione e la solidarietà dimostrate con la
costruzione dell’asilo ne sono una prova. Il Presidente Daminato, con un gesto di affetto, ha voluto al suo fianco il past-president comm. Paolo Gai, sotto il
quale fu posta la prima pietra della baita.
Al brindisi di inaugurazione hanno partecipato più di 700 persone, al rancio oltre 430 sotto un servizio impeccabile del Gruppo del Pedrè.
Alla cerimonia erano presenti il Gonfalone del Comune di Sernaglia della Battaglia, i Vessilli delle di Conegliano, Valdobbiadene, Vittorio Veneto e
Marostica; le Sezioni combattentistiche e d’arma, le Sezioni Avis e Aido del Comune di Sernaglia della Battaglia, 33 gagliardetti di vari gruppi alpini, di
cui 27 della Sezione di Conegliano e 6 di altre sezioni fra cui Crosara della Sezione di Marostica, con il quale il Gruppo di Falzè di Piave è gemellato da
10 anni, il cui anniversario è stato ricordato proprio in quest’occasione; i Zhateri e i Menadas del Piave di Codissago cui Falzè di Piave è legato per
vicende antiche e recenti.
La sera precedente, presso la palestra Comunale si sono esibiti i cori CASTEL di Conegliano e ANA CESEN di Valdobbiadene. Erano presenti circa 300 persone che
hanno partecipato con attenzione alle varie esibizioni presentate con maestria da Lamberto Pillonetto. La preghiera finale “Signore delle Cime” cantata
insieme dai due cori ha commosso gli astanti.
Le giornate hanno portato un buon segno nell’animo della popolazione del paese, ravvivandolo, anche attraverso le impeccabili cerimonie ed i valori di
cui gli alpini sono portatori.
Claudio Breda