GRUPPO FONTIGO |
Aprile 1969 |
Tra le numerose rappresentanze giunte a Fontigo sono
stati notati - oltre al vessillo della Sezione di Valdobbiadene e quello della nostra - la bandiera dei combattenti e
reduci di Fontigo e quella della locale sezione dei mutilati ed invalidi di guerra, e i gagliardetti dei gruppi alpini
di Vidor, Moriago, Maser, Guia, Bigolino Tarzo, Mosnigo, Corbanese, Godega-Bibano, Pianzano, Sernaglia della Battaglia,
S. Vendemiano, Barbisano, Pieve di Soligo, Collalbrigo, S. Fior, Colfosco di Susegana, Mareno di Piave, Falzè di Piave,
Solighetto, S. Maria di Feletto, S. Lucia di Piave, Refrontolo, e quello del Gruppo-città di Conegliano.
Sono intervenuti il sindaco di Sernaglia Rasera, il comandante della Sezione staccata di artiglieria di Conegliano magg.
Beltramba, il nostro presidente sezionale comm. Curto con il vice presidente avv. Travaini e alcuni consiglieri
sezionali tra i quali il prof. Vallomy, Mason, il cav. Baccinello, il comandante la stazione CC. di Pieve mar. Troisi,
presidenti e rappresentanti di associazioni.
La cerimonia religiosa si è svolta nella locale chiesa, dove il parroco don Sergio Bortolomiol ha celebrato la Messa e
benedetto il gagliardetto del quale è stata madrina la signora Peruccon che ebbe il marito disperso in Russia; ha fatto
da alfiere il più anziano del Gruppo, Pietro Lava, combattente della guerra 1915-1918 e più volte ferito.
Preceduto dalla banda musicale di Moriago - la cui origine risale a vari secoli or sono - il corteo si è poi recato al
sacello-monumento dedicato ai Caduti e dove è stata deposta una corona d’alloro.
Il capogruppo Ernesto Sartori ha rivolto il ringraziamento alle autorità e rappresentanze intervenute, dopo di che ha
preso la parola il presidente sezionale comm. Guido Curto il quale ha pronunciato il seguente discorso:
Cari Alpini, cari amici di Fontigo. Sono
qui oggi per accogliere nella Sezione di Conegliano il 24° gagliardetto «Fontigo». Le vostre case sono vicine al Piave
«Il fiume Sacro», sono passati 50 anni da quando qui si immolarono tanti italiani che compirono tanti sacrifici che
furono coronati dalla Vittoria.
Il sangue che bagnò la vostra terra ha dato a tutti voi la forza, la volontà dei migliori italiani e voi oggi sentite
che qui attorno a noi vi sono i loro spiriti e voi vi siete riuniti perchè il sacrificio di allora ci affratella.
Sentite che solo con l’affetto, l’amicizia, la volontà degli Alpini può ancora aver fiducia nella Libertà, nel
progresso, in una vita migliore, più sicura per tutti.
Mi sento perciò orgoglioso di accogliervi fra le file dei vecchi e dei giovani Alpini della Sezione di Conegliano, tutti
con me vi salutano e vi abbracciano con affetto fraterno.
Il perchè di questo nostro entusiasmo dobbiamo cercarlo nella nostra fede, nella nostra volontà, qui con il nostro
cappello sulle ventitrè con la penna nera sappiamo che occorre esser pronti ad aiutare chi ha bisogno, a trovarci
qualche volta per guardarci negli occhi per fare qualche bella cantata rinforzata da qualche buon bicchiere del nostro
buon vino.
Qui siamo per ricordare insieme chi ha sacrificato la vita per poter oggi liberamente godere di una bella giornata che
può ritemprare i nostri animi e farci godere di un giorno di fraternità e di amicizia ricordando sia i vecchi che i
giovani i tempi duri passati insieme ben orgogliosi di aver fatto il nostro dovere verso la Patri e verso la nostra
famiglia.
La prossima domenica abbiamo l’Assemblea della Sezione quindi vi raccomando di inviare i vostri delegati e che questi
nominino degli Alpini di buona volontà e con voglia di lavorare e sacrificarsi, spero troverete anche un Presidente più
giovane e più abile, io con i miei collaboratori ho portato la Sezione da 500 soci a più di 2500.
Domenica 16 marzo vi è l’inaugurazione del 25° Gruppo «Collalto», sono certo che anche questo gruppo nel ricordo del suo
glorioso passato antico e recente darà un bell’esempio ed avremo un risultato lusinghiero.
E’ vicina poi l’Adunata Nazionale a Bologna, occorre prepararsi per tempo - tutti gli iscritti debbono ben leggere il
nostro giornale per attenersi fedelmente a quanto vuole il Presidente Nazionale.
Andiamo in una bella città dove vi sono tante belle ragazze e del frizzante Lambrusco, per la prima volta sfilerete con
il vostro gagliardetto, occorre essere ancora più disciplinati e consapevoli che tutti sono a vederci per valutarci in
bene o in male, dobbiamo essere di esempio a tutti specialmente ai giovani.
Ed ora è mio dovere ringraziare tutti quelli che hanno lavorato e preparato questa bella giornata a tutti i gruppi
intervenuti, alle Autorità, ai gagliardetti delle altre armi ed ai reduci tutti.
Ringrazio vivamente il Parroco che ha benedetto il nuovo gagliardetto ed ha rivolto a noi tante belle parole e pregato
il Signore per noi e le nostre famiglie.
Ricordate che fate parte del Quartier del Piave, che siete della terra più gloriosa d’Italia, che dovete essere sempre
tra i primi anche per mantenere la pace e la libertà.
W gli Alpini! W l’Italia!
La bella festa alpina si è protratta con il rancio presso la trattoria «al Sole» e, fino a tarda sera, con canti e
frequenti visite al chiosco e al gigantesco spiedo organizzato dagli alpini.
Favorita dal bel tempo, la manifestazione è assai bene riuscita per merito del valente capogruppo Ernesto Sartori e dei
suoi bravi collaboratori tra i quali i consiglieri del Gruppo Virginio Marsura, Paolo Pupetti, Emilio Marsura e Gildo
Mariotto.