GRUPPO GAIARINE |
Maggio 2007 |
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Nella mattinata di sabato 24 febbraio 2007, presso la Scuola Media “Serena” di Treviso, di fronte
ad una platea attenta e partecipe di circa 160 alunni delle classi terze, si è esibito in una lezione-concerto il Coro
A.N.A “Bedeschi” di Gaiarine con un classico repertorio di cante alpine.
La lezione è stata organizzata dalla prof.ssa Simonetta Mandis, conosciuta per essere molto vicina
alle iniziative di settore della nostra Sezione, attualmente insegnante di musica alla “Serena” nonché direttrice del
coro di Gaiarine, nell’ambito del programma educativo-didattico della scuola e in allineamento con una lodevole
iniziativa promossa dalla Regione Veneto. L’Ente regionale, infatti, con una recente deliberazione (D.G.R.4290/2005),
sollecita ed incoraggia la diffusione e la valorizzazione della Cultura Alpina nelle scuole e tra i giovani del Veneto,
con lo scopo di mantenere sempre viva la tradizione popolare della nostra straordinaria Terra nella coscienza delle
nuove generazioni.
In uno degli ultimi editoriali de “L’Alpino” il Presidente Nazionale ANA, Corrado Perona, ha lodato
per questo la Regione Veneto auspicando che simili progetti vengano adottati anche da parte di altre regioni italiane.
Con l’intervento di alcune autorevoli Penne Nere delle sezioni di Treviso, rappresentata da Marino
Marian, e di Conegliano con il Presidente Antonio Daminato, è stata spiegata ai ragazzi l’importanza della figura
dell’Alpino nella storia italiana e il ruolo che attualmente svolge all’interno della nostra variegata società. In
particolare il nostro Presidente ha colto l’occasione per illustrare ai ragazzi le ultime iniziative realizzate dal
volontariato della Sezione di Conegliano per commemorarne degnamente gli 80 anni di vita: passerella pensile sul
Monticano, Museo delle truppe alpine, centro disabili della Nostra Famiglia, sentieri naturalistici… Opere donate
all’intera collettività che servono a cementare per sempre l’attaccamento degli Alpini con le proprie radici
storico-sociali.
In aggiunta, il Coro “Bedeschi” ha interpretato alcuni brani, debitamente commentati nel testo e
nella musicalità, facendo rivivere cultura e tradizioni alpine toccando i momenti salienti della vita associativa, in
guerra e in pace.
Sono intervenuti all’appuntamento l’Assessore alla Cultura della Provincia di Treviso, prof. Marzio
Favero, accompagnato dal Consigliere Provinciale Mariano Zava, il Sindaco di Gaiarine Loris Sonego e l’Assessore alla
Coltura, che hanno apprezzato l’iniziativa.
Anche la Regione stessa, con una nota scritta dall’Assessore Regionale alle Politiche
dell’Istruzione, Elena Donazzan, si è complimentata per il progetto.
L’entusiasmo spontaneo dimostrato dai ragazzi ha confermato la bontà del progetto e stimolato
l’orgoglio alpino del Coro a cimentarsi per ulteriori prestigiosi appuntamenti.
Giorgio Visentin
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Al termine della applaudita lezione-concerto tenuta dal Presidente sezionale Antonio Daminato e dal
coro “Giulio Tedeschi” di Gaiarine, diretto con passione e bravura dalla prof. Simonetta Mandis, abbiamo chiesto ai
ragazzi presenti in sala le loro impressioni sull’iniziativa. Per molti è stata una vera novità trovarsi a diretto
contatto con la cultura, l’iconografia leggendaria, gli atti di eroismo e la storia, spesso ignorata e dimenticata,
delle Penne Nere e toccare di persona lo straordinario senso di altruismo e di solidarietà che esse diffondono, in ogni
occasione, nel Paese.
Ecco i loro pensieri:
“L’intervento degli alpini è stato per noi un’esperienza diversa ed interessante…. Gli alpini erano molto simpatici, disinvolti, molto aperti nel rispondere alle nostre domande e ci trasmettevano un vero e proprio calore familiare”.
“Durante il racconto della vita in guerra degli alpini abbiamo provato un sentimento di tristezza per tutti i soldati morti e di preoccupazione per quelli vivi ora in guerra…. La presentazione della storia degli alpini ci ha fatto riflettere molto su quello che è accaduto e che loro hanno vissuto…. La testimonianza che mi è rimasta più impressa è quella riferita alla Russia, che appartiene al periodo storico che stiamo attualmente studiando….”
“Molte informazioni storiche sono state cose nuove da imparare, soprattutto le partecipazioni alle missioni umanitarie in tutte le zone nelle quali ci sono state grandi calamità. È stato molto interessante capire quali siano le qualità che denotano un alpino “doc” ovvero la tenacia, il coraggio, l’abnegazione, l’amore per la Patria e il Tricolore, il rispetto per la montagna, alla quale sono molto legati, il senso di amicizia che li unisce e li contraddistingue in ogni occasione.”
“Oltre alla storia degli Alpini, la parte della lezione che mi ha colpito di più è stata quella in cui si è esibito il Coro: quelle note, a volte tristi e malinconiche, infondevano nell’aria una sensazione di amicizia, di armonia e di pace. I canti, poi, che trattavano la guerra erano molto commoventi. Si sentiva proprio lo spirito del gruppo, tipico delle persone di montagna che si aiutano l’un l’altro anche nei momenti più drammatici.”
“Il coro mi è piaciuto tantissimo, in particolare il modo con cui i vari componenti usano la loro voce, facendola sembrare uno strumento. Mi ha stupito e meravigliato per la coordinazione che avevano tra loro le quattro sezioni di cui è composto, come ci è stato spiegato dalla professoressa: bassi, baritoni, tenori primi e secondi. Le loro bocche si muovevano tutte allo stesso modo e nello stesso momento… Crediamo che dirigere un coro a più voci e senza strumenti, specialmente quando le canzoni sono a canone, come ad esempio “Sul cappello”, dev’essere un’impresa difficile, soprattutto se i cantori, come in questo caso, non sono professionisti….”
“Per quanto riguarda i canti eseguiti dal coro mi è particolarmente piaciuta “Sul cappello”, anche se il brano più entusiasmante è stato sicuramente ”Joska, la rossa” per la vivacità della musica e il ritmo spesso sostenuto che riusciva a rendere partecipe il pubblico che la ascoltava…”
“Ho apprezzato il brano “Il testamento del capitano” e la romantica “ Montanara” poiché nel testo delle canzoni traspare chiaramente l’amore e l’attaccamento degli alpini per la montagna….”
“Speriamo che andando avanti nel tempo gli alpini abbiano sempre più ascoltatori ai quali diffondere la loro cultura che può essere d’esempio per molti giovani come noi….
Un’altra cosa che ricordo molto volentieri è la richiesta di ben due bis al coro. Ancora complimenti e GRAZIE ALPINI!”
Giorgio Visentin