GRUPPO MARENO |
Febbraio 1969 |
Domenica 1 dicembre il Gruppo di Mareno ha organizzato,
in concomitanza con il decimo anniversario della propria fondazione, le manifestazioni conclusive per il 50°
anniversario della Vittoria.
In precedenza, il 10 novembre, il paese aveva vissuto un’altra giornata intensamente patriottica in occasione
dell’inaugurazione del monumento (opera dello scultore Righetti di Verona) dedicato ai Caduti ed eretto in località
Soffratta. Oltre alla rappresentanza in armi erano presenti numerose autorità tra cui il Gen. di div. comm. Davide Tosi
- già presidente provinciale del Nastro Azzurro e dell’Associazione del Fante - il quale ha tenuto la commemorazione
ufficiale.
Una nuova folla di alpini e di popolazione è intervenuta a questa rinnovata manifestazione dell’1 dicembre alla quale
erano presenti il Sindaco dott. Angelo Peruzza, i membri dei consiglio direttivo sezionale e molti alpini anche di altre
Sezioni.
Erano infatti presenti numerosi gagliardetti della Sezione di Vittorio Veneto (Tovena, Colle Umberto, Cordignano, Cison
di Valmarino), della Sezione di Treviso (Spresiano, Gaiarine, Ormelle, Tempio, S. Polo di Piave), e quali dei nostri
Gruppi di S. Vendemiano, Pieve di Soligo, Falzè di Piave, Ogliano, Godega-Bibano, Collalbrigo, S. Fior, Colfosco di
Susegana, Pianzano, Corbanese, S. Lucia di Piave, Vazzola, e quello dei Gruppo organizzatore di Mareno.
E’ intervenuto il gonfalone del Comune e larghe rappresentanze delle associazioni del Fante, dei Bersaglieri, degli
Artiglieri e dell’Associazione Combattenti e Reduci.
Oltre alle signore Verri e Piasenti, abbiamo notato Franco Nino, Luigi Marcon e il capogruppo di Rauscedo enot. Mario
Pollastri.
Dopo la sfilata per le vie del centro, al seguito della fanfara alpina di S. Pietro di Feletto, e la celebrazione della
Messa da parte dell’ex cappellano degli alpini don Giuseppe Tonon, è seguita la deposizione di una corona di alloro al
monumento ove hanno preso la parola il Vice Presidente sezionale avv. comm. Francesco Travaini e il Sindaco. Gli
intervenuti hanno poi ascoltato ed applaudito il discorso commemorativo tenuto dal ten. col. cav. Alberto Piasenti il
quale ha così esordito:
Signor Sindaco, Signore, Signori,
Amici alpini e combattenti
E’ la prima volta che io vengo nel vostro paese e già mi sento di casa, poiché quando si ha da fare con uomini che hanno
la Stessa penna sul cappello o con commilitoni che hanno fatto la guerra o che comunque hanno portato le stellette,
nessuno si deve sentire estraneo, ma tutti fratelli.
Voi oggi alpini dl Mareno commemorate il decimo anniversario della fondazione de Gruppo e nello stesso tempo celebrate
il cinquantenario della Vittoria. Cerimonie tutte due piene di alto significato, dì passione, di esaltazione e di amore
per la Patria. Le Associazioni d’Arma che riuniscono in un blocco di volontà tutti i combattenti, nelle loro varie
specialità, corpi e servizi, hanno lo scopo di tener desto in tutti quelli che hanno Servito la Patria, sia in pace che
in guerra, il loro spirito di corpo, la passione per le loro fiamme o mostrine, l’esaltazione delle loro glorie, il
ricordo dei loro caduti, dei loro morti.
E voi Alpini di Mareno, dovete in questo giorno ricordare la figura eletta, lo spirito volitivo, l’entusiasmo immenso,
la dedizione completa del vostro Capogruppo e fondatore Dott. Remigio Verri - Tenente Alpino - che ha saputo trasfondere
in voi, parte della sua inesauribile passione per le vicende e la storia delle truppe da montagna e rinnovarvi
continuamente col suo esempio, quanto debba essere profondo, spontaneo, sincero, l’amore per la propria terra.
Egli oggi purtroppo non è con noi, ma è come se il suo spirito fosse presente, poiché in questa cerimonia c’è l’anima
sua e la pratica attuazione dei suoi insegnamenti.
Il manifesto che è affisso per le strade della vostra graziosa ed accogliente cittadina, dice quanto avete fatto e
quanto vi proponete di fare, con la vostra volontà che è temprata come le roccie che avete scalato, la Sezione di
Conegliano è certa della continua, serena, tenace vostra ascesa.
Alpini di Mareno, in questa giornata in cui per la prima volta mi trovo in mezzo a voi, vorrei con la mia passione
parlarvi delle nostre glorie, dei nostri ricordi, delle nostre fatiche, delle nostre sofferenze, dai nostri compagni
d’armi che non sono più tornati, delle nostre penne mozze.
Vi dico solo: guardate i nostri monti, le nostre vette; quella è terra nostra. Ed anche se ore la neve comincia a
coprirla e le stelle alpine le fioriranno, quelle terra e quelle crode, hanno visto lo stillicidio del nostro sudore,
hanno collaudato la nostra resistenza, hanno assorbito il sangue dei nostri eroi e le valli hanno rimandato l’eco dei
nostri scarponi e delle nostre nostalgiche canzoni. Vorrei gettarmi in questo vortice di ricordi con tutto il cuore, ma
devo frenare questo impulso per non trascinare questa commemorazione in una sola ed unica esaltazione delle truppe
alpine.
E’ superfluo che in questa circostanza, io riepiloghi fatti, avvenimenti e vicende storiche del conflitto 1915-18. Il
ripetere nomi di reparti, nomi di comandanti e di località non ha significato se non sono inquadrati in tutto il
complesso della difesa e resistenza sul Piave, sulla successiva offensiva e conseguente vittoria finale. I commenti
sarebbero una ripetizione inutile dopo quanto la radiotelevisione italiana ha programmato e messo in onda da alcuni mesi
a questa parte.
Il col. Piasenti ha poi ricordato quanto appaia tardivo il riconoscimento ai vecchi combattenti della guerra 1915-18, e
come sia biasimevole che la riconoscenza nazionale continui sotto molti aspetti a mancare per quanti hanno combattuto e
sofferto nell’ultimo conflitto che ha visto ripetuti, anche se con avversa fortuna, gli eroismi dei sempre generosi
soldati d’Italia.
L’oratore si è poi soffermato sulla vergognosa ed anticostituzionale opera dei cosiddetti obiettori di coscienza, che la
legge italiana continua fortunatamente a perseguire e che - in contrasto anche con
veri doveri previsti da ogni sana religione - rifiutano (e tentano di far rifiutare) il sacro dovere di difendere la
Patria.
Il col. Piasenti ha concluso con un appello alla fraternità tra tutti coloro che portarono le stellette
- a qualsiasi arma, corpo, servizio o specialità si abbia appartenuto - poiché tutti, nell’ambito dei propri compiti ed
attitudini, hanno servito degnamente la Patria.
La giornata si è conclusa con un incontro tra i rappresentanti dei numerosi gruppi intervenuti, e con il riuscito rancio
sociale; un chiosco, ben fornito di vino oltre che di brisiole e luganeghe, ha funzionato fino a tarda sera.
L’organizzazione curata da Francesco Salvador e dai suoi bravi collaboratori, è riuscita veramente lodevole.
Un plauso meritato infine al sempre ottimo M° Ceschin che ha dila fanfara, italo Breda, e Mario Maset che si sono
prodigati per la buona riuscita della sfilata e delle varie manifestazioni nel corso delle quali sono stati pure
festeggiati sette soci combattenti della guerra 1915-18 ed appartenenti al Gruppo di Mareno.
GRUPPO MARENO |
Ottobre 1968 |
Il Gruppo di Mareno di Piave ha effettuato, nell’agosto scorso, la consueta gita sociale che quest’anno ha avuto quale
meta il Monte Grappa.
E’ stata una gita diversa dal solito poiché ha assunto - ricorrendo il cinquantenario della conclusiva battaglia del
Grappa - il carattere di un reverente pellegrinaggio.
L’ottima giornata ha favorito anche la preparazione del rancio (pastasciutta, costate ai ferri con contorno, frutta, e
buon vino per «parar xò») affidato alle cure dei bravi soci Luigi Pase, Italo Breda, Vittorino Trama e Carmelo Padoan;
da ricordare infine che il succulento ragù era stato portato da casa dove venne preparato dalla brava signora in fatto
di cucina) del capo-cuciniere Luigi Pase.
Sulla via del ritorno è stata fatta una sosta al camposanto di Valdobbiadene a rendere omaggio alla tomba
dell’indimenticabile capo-gruppo dott. Remigio Verri; i soci si sono raccolti in commosso raccoglimento ed hanno pregato
come per un rinnovato lutto familiare. Sulla tomba sono stati deposti i fiori raccolti sul Grappa e legati con una
coccarda tricolore.
Sappiamo che i soci di Mareno sono grati al capogruppo Francesco Salvador che ha organizzato assai bene la gita
coadiuvato dal nuovo socio dott. Ferdinando Antoniazzi e dai collaboratori del consiglio;
sappiamo anche che questi sono stati pienamente soddisfatti dell’esemplare comportamento - festoso ma sempre
correttissimo - di tutti i 60 partecipanti. E noi diciamo bravi a tutti.