GRUPPO MARENO |
Aprile 2009 |
I festeggiamenti sono iniziati ancora il 18 aprile, con la presentazione agli alunni delle scuole elementari e medie
dei racconti di storia alpina, curati dai relatori Visentin e Azzalini, che giusto una settimana dopo, il 24 aprile,
hanno presentato "La grande Guerra del Piave" presso il centro sociale. Sabato 25 aprile l'esibizione dei corsi Voci
Marenesi, Col di Lana e Voci della Julia. Domenica 26 aprile il raduno sezionale.
All'ammassamento presso il Municipio, ci accoglie festosa la fanfara alpina di Conegliano. Sono presenti i Vessilli
sezionali Cadore, di Vittorio Veneto e di Udine, le Bandiere e i vessilli delle Ass. D'Arma, Ass. Combattenti e Reduci,Paracadutisti, Bersaglieri, Fanti di Mareno di Piave
. La cerimonia inizia subito con gli onori al Gonfalone del Comune di Mareno, che dopo aver sfilato davanti allo
schieramento, si posiziona insieme al Vessillo sezionale ed al Gagliardetto del Gruppo, per l'alzabandiera. La fanfara
continua a scandire ogni movimento, rendendo solenne ogni passaggio della cerimonia.
Una volta formato il corteo ci si
avvia verso il Cippo degli alpini dove deponiamo un omaggio floreale, quindi di nuovo in corteo alla volta della Chiesa,
dove in religioso silenzio si assiste alla S. Messa.
Eccoci ora al Monumento ai Caduti, ad onorare TUTTI i Caduti di
tutte le guerre.
E' seguita la consegna
dei riconoscimenti ai soci fondatori del gruppo e ai già capigruppo, non senza qualche segno di visibile commozione.
Hanno preso la parola il capogruppo Natalino Schincariol, il Vice Presidente della Provincia Floriano
Zambon, il presidente sezionale G.Battista Bozzoli, il consigliere nazionale Nino Geronazzo.
C.L.
Domenica 26 aprile sotto un cielo minaccioso, si è svolto il raduno sezionale per i 50 anni del
Gruppo di Mareno. Anche questa volta l’abbiamo fatta franca, neanche una goccia ha bagnato il cappello degli alpini
intervenuti, giusta ricompensa all’impegno profuso dal Gruppo per l’organizzazione della festa.
La cerimonia ha avuto inizio davanti al Municipio, dove, alla presenza delle autorità cittadine,
del presidente sezionale G.Battista Bozzoli, del consigliere nazionale Nino Geronazzo, con i vessilli delle sezioni
ospiti, i gagliardetti dei gruppi, i labari e le bandiere delle associazioni d’arma, abbiamo reso gli onori al
Tricolore. A causa di altri impegni concomitanti, la scaletta della manifestazione è stata un po’ rivoluzionata. Ecco
infatti proferire subito il suo discorso il consigliere nazionale Nino Geronazzo, atteso a Feltre dai suoi commilitoni,
che oltre ai saluti, a nome del Presidente Perona, ci aggiorna sulla situazione terremoto in Abruzzo. Anche il vice
Presidente della Provincia è atteso in altro luogo. Il Cap. Floriano Zambon ha elogiato il ruolo degli alpini
all’interno delle nostre comunità, facendo anche cenno al terremoto e alla generosità dei volontari che operano in
Abruzzo.
Si forma il corteo, che accompagnato dalle note della fanfara alpina di Conegliano, sfila per le
vie cittadine. Al cippo degli Alpini, un breve sosta per la deposizione di un omaggio floreale in ricordo di tutti gli
alpini del gruppo andati avanti, e poi si riprende la marcia. Il parroco insieme al sacerdote alpino, socio del gruppo,
ci attendono in Chiesa per la S. Messa.
Al termine, il corteo si avvia al Monumento ai Caduti, per la resa degli onori.
Sono seguiti i discorsi di rito, introdotti dal capogruppo di Mareno, Natalino Schincariol, che
ha ringraziato i presenti e tutti i collaboratori per la bellissima cerimonia. Hanno preso poi la parola il sindaco di
Mareno di Piave Eugenio Tocchet e il presidente della Sezione G.Battista Bozzoli. Entrambi hanno esaltato la figura
dell’alpino e del suo costante impegno all’interno della comunità e non solo. Una qualche amarezza è stata espressa dal
Presidente per la poca sensibilità che i cittadini dimostrano verso le manifestazioni degli alpini. Con tutto quello che
facciamo, senza mai chiedere niente in cambio, ad una manifestazione per i 50 anni del gruppo, i cittadini avrebbero
dovuto sentire il dovere di essere presenti, di far sentire il loro calore, il loro appoggio, il loro sorriso agli
alpini, che celebrano un così importante compleanno.
La festa non è completa se non ci si siede a tavola. Ed allora tutti a Sofratta. Non si poteva certo fare un torto a
cuochi e camerieri che già di buon mattino erano in servizio per prepararci il pranzo.
Un ringraziamento, da queste pagine, alle Sezioni di Udine, Cadore e Vittorio Veneto che non hanno fatto mancare il loro
Vessillo sezionale.
Alberto Galli