GRUPPO M.O. PIETRO MASET |
Giugno 2001 |
29 Aprile 2001: Raduno sezionale e festa grande per
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Le celebrazioni sono cominciate sabato 28
aprile con la riconsegna all'Amministrazione Comunale di Calle Scoto de Scoti,
recentemente ripulita dai soci del "Maset"
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Se Alpinità significa amicizia, solidarietà,
gratuità, condivisione, amore per la propria terra e le proprie tradizioni,
allora vuol dire che le Penne Nere hanno un ruolo importante nelle comunità in
cui operano. Importante e straordinariamente attuale al punto che, forse, la
storia dell'Associazione Alpini è, per buona parte, ancora tutta da scrivere. "La nuova sede per noi non è un punto di arrivo ma un punto di partenza" tiene a sottolineare Mario Luca, da anni alla guida del Gruppo. La realizzazione della sede consentirà infatti agli Alpini del "Maset", non solo di dedicare maggior attenzione alle attività in cui da sempre sono impegnati, ma di essere fulcro di nuove iniziative. Gli Alpini tengono in gran conto il ricordo rispettoso del passato e delle sofferenze, del sacrificio di chi ha dato la vita per il dovere ed il bene prezioso della pace: quella pace di cui le generazioni di oggi possono godere. Solo così si spiega il grande impegno che mettono nelle cerimonie rievocative degli eventi che costituiscono la memoria delle Penne Nere. E non si può spiegare altrimenti la venerazione di cui circondano i reduci ed il grande affetto per i loro veci. Ma gli Alpini vivono con grande impegno anche il presente e vogliono essere parte attiva e vitale nelle loro comunità. La pulizia di Calle Scoto de Scoti, nel cuore della vecchia Conegliano, che ha visto impegnati gli Alpini del Gruppo Maset, è solo l'ultimo di tanti interventi di salvaguardia del patrimonio storico della nostra città messi in atto dalla Sezione. Tali interventi hanno anche valenza culturale, perché non si è trattato solamente di una risposta al degrado e all'abbandono ma anche di un'opera tesa a iscrivere lo stesso processo di sistemazione nel più ampio fronte della tutela e della valorizzazione dei caratteri originali.
Anche Calle Scoto de Scoti è stata riconsegnata pulita e rinnovata al
patrimonio storico ed artistico della città affinché il cittadino di domani
possa godere intatto uno squarcio di storia e di cultura di Conegliano e possa,
se lo vuole, trarre quegli elementi che lo aiutino ad un sempre migliore
rapporto tra sé e l'ambiente in cui vive. In questo contesto gli Alpini vogliono avere un grande ruolo, vogliono essere
una voce controcorrente, contagiando il mondo del loro buonumore e delle loro
festosità, bonarietà, allegria ed ottimismo. |
Gli Alpini risalgono la storica via della vecchia Conegliano |
Calle Scoto de Scoti è detta anche Calle degli Asini.La ricorda con tale nome un documento del 1549. |
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Il Gruppo M.O. Maset viene fondato il 13
ottobre del 1984. E' promosso da un comitato con a capo Giovanni Carlet e
nasce dalla scoperta che nel popoloso quartiere di via Lourdes tanti alpini non
sono iscritti all'Associazione. E' il quinto Gruppo della città di Conegliano
(alla guida si succederanno Giovanni Carlet, Emilio Maschietto e Mario Luca) e,
su consiglio della Sezione, viene intitolato ad una delle nostre quattro
medaglie d'oro: Pietro Maset, il mitico "Maso", fondatore e
comandante della Brigata Osoppo, che operava in Consiglio ed in Piancavallo.
Oltre che dalla zona di via Lourdes, i soci provengono da Costa e Bagnolo. E,
proprio per rispetto delle varie provenienze, la festa del Gruppo, che coincide
con l'assemblea e la cena sociale, si è sempre svolta in sedi diverse, a
rotazione.
Numerose le manifestazioni annuali di rito. Tra queste, la partecipazione,
sempre numerosa, all'Adunata nazionale ed a quelle sezionali, la gita sociale,
la castagnata di San Simon (l'ultima domenica di ottobre) la visita di fine
anno agli anziani della Casa di Riposo "Immacolata di Lourdes", con
Babbo Natale, musica e balli, e dono agli ospiti. Un importante appuntamento è
rappresentato dal Panevin, organizzato in collaborazione con il Circolo ENARS
di via Lourdes. Le varie adozioni a distanza sono solo uno dei modi con cui il
Gruppo dimostra la sua sensibilità e solidarietà nei confronti di chi ha
meno. Spicca per il grande impegno, che coinvolge in maniera massiccia i soci,
l'intervento di pulizia del Monticano, operazione che si svolge periodicamente
tra le due passerelle. Tale intervento è stato istituzionalizzato dalla
convenzione con l'Amministrazione Comunale in occasione dell'assegnazione del
terreno per la sede.
Tra le opere realizzate dal Gruppo vanno senz'altro ricordate il "Percorso
Vita" presso la Nostra Famiglia, la realizzazione di un capitello nella
sede dei Dehoniani a Costa e la costruzione della struttura del tempietto
"Del Buon Pastore" nella Comunità di Gigi Vian e Antonio Zuliani. Se
tali interventi scaturiscono dall'attenzione per il disagio e la sofferenza,
con la pulizia di Calle degli Asini le Penne Nere del "Maset" hanno
voluto dimostrare l'amore per la loro città. Si è trattato di un lavoro
impegnativo che, secondo una ormai consolidata prassi alpina, i soci hanno
voluto abbinare alle manifestazioni per l'inaugurazione della nuova sede.
La posa della prima pietra in Colnù, tre anni fa, è stata l'inizio di un
sogno, perché, per gli Alpini di un Gruppo, la sede sta in cima ad ogni altro
pensiero. I soci hanno lavorato con tenacia tipicamente alpina e, in ossequio
alla moda scarpona, hanno fatto tutto da sé, con il loro lavoro volontario, con
impreste imprestade e l'aiuto ed il contributo di amici e sostenitori. Vi hanno
partecipato tutti, veci e boce, ed al cantiere della "sua" sede nonno
Ernesto Morbin (classe 1912, il più anziano del Gruppo) era attaccato con la
stessa passione con cui, da una vita, lo è al cappello e a tutti ciò che è
alpino.
Il sogno si è concretizzato ed il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Come ha tenuto più volte a ribadire Mario Luca, la sede dovrà imprimere una
nuova accelerazione alla attività del Gruppo (250 i soci) che vuole avere un
ruolo sempre più importante nel quartiere.
Avvicinandoci al "Maset" in occasione dell'inaugurazione della sede,
abbiamo scoperto un Gruppo affiatatissimo, una organizzazione mossa da
meccanismi collaudati e da un grande spirito alpino. Chi non era di casa in via
Lourdes ha confessato di essersi accorto solo ora che il "Maset" è
un grande Gruppo.
Ma è sempre così con gli Alpini. Ed il motivo è semplice: le Penne Nere
lavorano sempre in silenzio. Quando fanno festa si fanno sentire, eccome, se è
vero che poche manifestazioni al mondo sono così chiassose come una adunata
nazionale. Ma quando lavorano lo fanno al di fuori di ogni clamore. Gli Alpini
sanno che questa è una loro contraddizione, …e ne vanno fieri.
GIANFRANCO DAL MAS
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