GRUPPO M.O. PIETRO MASET |
Dicembre 2005 |
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CERNOBYL è il nome di una città dell’Ucraina che forse ai nostri giovani non dice nulla.Molti invece tra gli anziani
ricorderanno che nella primavera del 1986 la stupidità dell’uomo ha prodotto il più grande disastro nucleare della
storia. Molti scienziati dicono che supera, per i suoi effetti a lungo termine, persino i bombardamenti di Hiroscima e
Nagasaki.
La regione della Bielorussia confinante con l’Ucraina e distante pochi chilometri da Cernobyl ha subito i danni più
considerevoli in fatto di radiazioni assorbite, anche a causa della pioggia caduta durate il passaggio della nube
radioattiva. sospinta dalle correnti d’aria verso Nord-Ovest. A livello internazionale. tra le varie iniziative di
solidarietà, si è attivata una forma di aiuto per tutti quei bambini nati negli anni successivi che, se pure non colpiti
direttamente con forme palesi di infermità, soffrono di carenza di difese immunitarie e per i quali un soggiorno di uno
o due mesi in ambienti sani e con sana alimentazione è di notevole aiuto per rigenerare gli anticorpi mancanti.
L’Italia è uno dei Paesi che è in prima linea in questa opera umanitaria per l’opera di numerose associazioni che
attuano questo programma di ospitalità per migliaia di bambini all’anno.
E’ dal 1998 che il “COMITATO PRO CERNOBYL” di Conegliano organizza il soggiorno in Italia di alcuni bambini Bielorussi
provenienti dalla Regione di GOMEL e che per un mese sono accolti presso Famiglie del Coneglianese, in collegamento con
l’associazione Help For Children di Brescia che tramite numerosi Comitati sparsi nel Nord d’Italia permette che vengano
ospitati ogni anno più di 2000 bambini.
La Città Bielorussa di GOMEL con una popolazione di circa 500.000 abitanti dista circa 120 Km. in linea d’aria da
Cernobyl ed ha un significato particolare anche per gli Alpini perché tanti dei nostri Veci da li sono passati per
affrontare la tragedia della Guerra e purtroppo da li pochi sono passati per Tornare a Baita. Tra i referenti del
Comitato ci sono due Soci del Gruppo M.O. P. MASET e anche quest’anno, come è ormai tradizione, il Gruppo ha voluto
offrire la cena di fine periodo ai bambini, alla loro accompagnatrice, ed alle Famiglie ospitanti e sostenitrici.
La sera del 25 Luglio presso la Sede del Gruppo si sono così riunite più di 80 persone, compreso un nutrito gruppo di
mogli degli Alpini. E’ stata l’occasione per salutare i nostri amici Bielorussi e per tanti di conoscere questa
iniziativa di solidarietà, gustando nel contempo in un clima festoso e di amicizia l’ottimo Rancio Alpino preparato dai
maestri cucinieri del Gruppo.
Questo momento di ritrovo conviviale il Gruppo Maset lo sente come una dimostrazione di amicizia verso questi bambini
Bielorussi e verso le Famiglie Italiane che li ospitano, ma vuole anche essere un punto fermo el suo impegno nel sociale
e motivo di divulgazione di questa iniziativa di Solidarietà.
Il Gruppo Maset anche quest’anno, tenendo fede al Motto “ONORARE I CADUTI AIUTANDO I VIVI”, attraverso il nostro
giornale rilancia di nuovo il messaggio di solidarietà del Comitato pro Cernobyl dal titolo “Un sorriso per la
Bielorussia” che si concretizza in tre punti.
DI COSA SI TRATTA? E’ un’ esperienza di solidarietà e amore, che permette a famiglie italiane di ospitare per un mese
ragazzi dagli otto ai diciassette anni provenienti dalla Zona di Gomel. E’ molto facile affezionarsi a loro più
difficile dirgli addio.
Meglio un arrivederci.
A COSA SERVE? Ospitare questi ragazzi permette loro di stare un mese lontano dalla loro terra contaminata, il clima e
l’alimentazione mediterranea che trovano qui li aiuta a disintossicarsi e ad aumentare i loro anticorpi per un anno. E’
una “vacanza” di cui hanno bisogno per la salute!
COSA BISOGNA FARE? Basta dare la propria disponibilità ad ospitare uno di loro. E’ un atto di generosità che verrà
abbondantemente ripagato!
SE VUOI AVERE MAGGIORI INFORMAZIONI rivolgiti al “COMITATO PRO CERNOBYL” di Conegliano Tel. 0438/21868 - 0438/980453 -
0438/23370. Il Gruppo MASET si augura che il messaggio venga raccolto da molti generosi Alpini ed amici.