GRUPPO M.O. PIETRO MASET


Dicembre 2009

Album fotografico

25 ° DI COSTITUZIONE: NOZZE D'ARGENTO

Si sono svolte nei giorni 9-10-11 ottobre le celebrazioni  per il 25° anniversario di costituzione del Gruppo “M.O. Pietro Maset”, che ha tagliato il traguardo del quarto di secolo proprio mentre la nostra associazione festeggia i primi 90 anni di vita.
E’ stato un avvenimento molto sentito da parte di tutto il Consiglio, pianificato ed organizzato con l’intento di rendere omaggio non solo al presente e al futuro del gruppo ma anche ai suoi trascorsi, passando dai soci fondatori fino ad arrivare alla figura eroica di Pietro Maset.
Le manifestazioni si sono aperte il venerdì con una serata conviviale aperta a tutta la comunità e all’insegna della più rinomata arte culinaria locale: polenta e baccalà. A confermare che gli sforzi di tutto il personale impegnato in cucina è stato più che apprezzato sono state le numerose richieste di una seconda tornata del piatto. Il sigillo a una piacevole serata in allegria è stato poi l’intrattenimento offerto dalla Montegan River Band, sempre pronta ad animare gli appuntamenti alpini.
La giornata di sabato è stata ricca di avvenimenti dal sapore prettamente Alpino.

Si è iniziato al mattino con l’incontro presso la sede del Gruppo con gli alunni delle scuole elementari Dante e di Bagnolo. Il pur ampio salone ha retto a fatica alle presenze dei bambini e dei genitori accorsi numerosi, e lo sventolio delle bandiere italiane impugnate con fierezza dagli alunni ha colorato gli animi degli Alpini presenti che  da sempre credono nell’importanza dell’educazione alla cultura alpina fin dall’infanzia. Dopo i saluti iniziali, i reciproci ringraziamenti e le parole di incoraggiamento del consigliere nazionale Nino Geronazzo nonché socio fondatore del Gruppo, gli alunni hanno potuto dare sfogo alle loro abilità canore allietando i presenti con canti e poesie alpine. Non sono mancati i momenti di emozione quando gli alpini hanno ringraziato i ragazzi per l’impegno profuso nella realizzazione dei lavoretti dedicati all’evento, tanto che nell’imbarazzo della scelta del migliore tra tanta buona volontà dimostrata, il giudizio unanime è stato di assegnare il premio a tutti. Al “rompete le righe” dato dalle insegnanti, una piccola folla si è riversata all’esterno dove era stato preparato un rinfresco per concludere in festa la mattinata.

Il pomeriggio è stato dedicato a chi è andato avanti. Primo fra tutti il Capitano Pietro Maset, al quale un nutrito schieramento ha reso gli onori davanti la sua tomba. Una breve ma significativa cerimonia, nella quiete del cimitero di Scomigo, alla presenza del vessillo sezionale, del gagliardetto del gruppo e di altri gruppi amici. E’ bastato un attenti, la deposizione di un mazzo di fiori, la lettura della motivazione della medaglia d’oro, ed il silenzio suonato dalla tromba. Un sorriso nel volto di tutti ha confermato che l’eroica figura del “Maso” è più viva che mai.

Ha fatto seguito, in sede, la celebrazione della S. Messa presieduta da Mons. Massimo Magagnin, parroco di Madonna delle Grazie, in suffragio dei soci del Gruppo andati avanti. A loro ricordo il Consiglio ha  apposto e scoperto una targa nella roccia di fronte all’ingresso della sede, la cui sommità è stata impreziosita dalla scultura in bronzo di un cappello alpino, donata da Gianfranco Buosi. A rendere ancor più toccante la cerimonia ci ha pensato il magistrale accompagnamento del Corocastel. Su più di qualche occhio si sono viste lacrime di commozione. Il pomeriggio è terminato tra i saluti e gli abbracci ai familiari dei soci defunti ed un brindisi in compagnia.
Luci spente e rispettoso silenzio nella serata di sabato, quando ha preso il via dal palco allestito nella tensostruttura una rappresentazione di pensieri, parole e musica in concerto con le voci recitanti di Francesco Santin e Mariateresa Dalla Vadova e le emozionanti interpretazioni del Coro Alpino Col di Lana. Un susseguirsi di brani recitati e armonizzazioni che hanno ripercorso la storia degli Alpini dalla grande guerra, attraverso il secondo conflitto mondiale, rimarcando il ruolo degli Alpini in tempo di pace e concludendo con un ricordo di Pietro Maset. Il lungo ed intenso applauso finale ed i visi emozionati dei presenti sono stati un limpido segno della buona scelta organizzativa.

Dopo una settimana di nebbia e tempo instabile la domenica mattina ha riservato a tutti un regalo davvero speciale: cielo limpido, sole e giornata meravigliosa. Nulla di più si sarebbe potuto chiedere.
Appuntamento alle 9 per l’alzabandiera in Piazza IV Novembre davanti al Monumento ai Caduti alla presenza di autorità civili e militari con la deposizione della corona e resa degli onori.
E’ partita invece alle 10 dalla palestra Lourdes la sfilata che ha interessato buona parte del centro abitato della via omonima. Un lungo corteo si è snodato per le vie cittadine guidato dalla cadenza della Fanfara Alpina, seguita dal labaro comunale, dal vessillo della Sezione di Conegliano, dai vessilli di 4 sezioni ospiti e dai gagliardetti di oltre 60 gruppi. Al seguito delle autorità una folta rappresentanza di penne nere. Il colpo d’occhio lungo la bretella che collega via Calpena con via Lourdes era quanto di meglio si potesse aspettare. L’impeccabile apporto fornito dai cerimonieri sezionali ha fatto sì che tutto si svolgesse con ordine e precisione. Al termine della sfilata e dopo la sistemazione dei presenti di fronte alla sede ha fatto immediatamente seguito l'intervento del Capogruppo Roberto Marcon il quale, effettuati i saluti di rito, non ha mancato di ringraziare l'operato dei soci che in questi anni hanno contribuito allo sviluppo della vita associativa culminata nell'ampliamento della sede, ad ulteriore dimostrazione della volontà di lasciare ai giovani in particolare un segnale di forza e vitalità del Gruppo. E' seguito poi l'intervento del sindaco della città Alberto Maniero, del vice-presidente sezionale Giuseppe Benedetti, del consigliere nazionale Nino Geronazzo e del comandante del Gruppo Conegliano Col. Antonino Inturri.
Dopo la S. Messa presieduta dal cappellano militare Mons. Agostino Balliana c'è stata la consegna di un riconoscimento a Giovanni Carlet, capogruppo fondatore, di una pergamena a ringraziare coloro che allora tanto si prodigarono per far nascere una nuova importante realtà alpina. La parte ufficiale si è conclusa con la tanto attesa inaugurazione della nuova ala della sede con benedizione e taglio del nastro. Concepita come semplice ricovero per le attrezzature della sede, l'idea è stata poi sviluppata con l'intento di creare un punto di ritrovo dove i soci ma anche i giovani che intendono partecipare alla vita associativa possano incontrarsi e portare avanti gli ideali che da sempre ci contraddistinguono. Si sono resi necessari diversi anni di risparmio e duro lavoro, di prezioso aiuto e sostegno da parte di soci, amici e realtà vicine, prima di poter finalmente aprire le porte di questo nuovo spazio.

Terminata le cerimonie di rito e slacciato qualche colletto di camicia rimasto teso per tutta la mattinata, con il bicchiere alla mano si è adeguatamente brindato: alla nuova ala della sede, al Gruppo, agli Alpini. Non sono mancati incontri tra amici di vecchia data, tra i quali vogliamo ricordare gli alpini arrivati fin dall'Abruzzo verso i quali ci lega un profondo legame più vecchio del Gruppo stesso, un'amicizia ancor più solida dopo i ben noti eventi della scorsa primavera.
Le tavolate imbandite a festa sono state completamente riempite per il più classico dei ranci alpini a base di pasta e spiedo e libagioni varie, e da più di qualche angolo si sono levati canti forse grazie anche alle lunghe fila di bottiglie vuote che si è potuto scorgere in diversi tavoli.

La giornata è terminata con l'ammainabandiera al calar del sole. Pochi i presenti, ma di quelli che non mollano, guidati da Capogruppo. Forse l'intonazione dell'Inno d'Italia non è stata delle migliori, ma la fila ritta davanti al monumento non ha dato spazio a commenti.
Tre giorni molto intensi, tre mesi di organizzazione fitti di impegni, più di tre anni per passare dalle idee ai fatti per l'ampliamento della sede. Tre le intonazioni finali: viva l'Italia, viva gli Alpini, viva il Gruppo Maset.

Omar Gatti