GRUPPO OGLIANO |
Dicembre 2014 |
10-11-12-OTTOBRE 2014
Tra le più belle cartoline che illustrano virtualmente il territorio della Città di Conegliano, le armoniose e
soleggiate colline di Ogliano hanno un posto primario, garantito dalla conformazione naturale e dalla cura profusa da
sempre dai propri abitanti. In queste rive rigogliose, la vite offre il meglio di sé dando modo all’esperto vinificatore
di produrre un “nettare” buono e sincero. Buoni e sinceri sono anche gli alpini di Ogliano, abituati a parlare poco e a
rimboccarsi le maniche della camicia per fare sempre la propria parte. La fanno dal 1927 quando il Gruppo ANA nacque
solamente due anni dopo la fioritura della Sezione di Conegliano. Il suo sorgere fu facilitato altroché dal fermento
dello spirito alpino che in loco si stava formando dalla leggendaria figura di Luigi Chies Sergente degli alpini classe
1895, pluridecorato della 1° Guerra Mondiale e tra i fondatori della Sezione ANA di Conegliano. Luigi Chies rimarrà
indelebile per le sue gesta, quando appena ventenne venne inviato al fronte prima al Passo della Sentinella e poi
sull’Ortigara con il 7° Rgt Alpini e per essere poi impiegato da Sergente con il 5° Rgt Alpini sulla Bainsizza. Non
verrà dimenticato per aver condotto questa entità alpina sua creatura, fino al 1969. Il ceppo famigliare dei Chies come
altri e più di altri, era destinato a fare da guida al percorso vitale degli alpini oglianesi.
Come la stessa figlia di Luigi Augusta, nata nello stesso anno di fondazione il 1927, ancora adesso amata madrina del
Gruppo. Ma chi impersona da decenni le varie sfumature dell’alpinità è Lino figlio di Mansueto cugino di Luigi. E’ da
quando ha terminato la naja da artigliere alpino nel 6° Rgt che Lino, di professione geometra, ha mostrato attenzione a
favore delle comunità colpite dalle varie calamità naturali. Il suo alto spessore morale lo ha portato a sostenere
personalmente le attività a salvaguardia della montagna e delle sue tradizioni e a diventare portavoce di ricerche e di
realtà storiche meno conosciute ai più, come ad esempio le migliaia di vittime italiane del Campo di Concentramento di
Milovice (REP. CECA) . fondamentalmente è stato il suo operato nella costruzione dell’Asilo di Rossosch. Consigliere
Sezionale e Vice Presidente per moltissimi anni, nel 1998 il Consiglio Direttivo Coneglianese lo ha insignito del titolo
di Consigliere Onorario. A livello Nazionale egli è stato Consigliere per 12 anni e nel 1995 Vice Presidente Vicario.
Nel suo gruppo ne è stato il Capo nell’anno 1993. Questi personaggi importanti che hanno segnato positivamente le
attività del Gruppo ANA di Ogliano, non avrebbero potuto coronare i loro progetti se alla base non ci fossero persone
generose e disponibili, abili nella manualità tali da essere in grado di diventare una colonna portante della Protezione
Civile dell’ANA di Conegliano con quattordici operativi.
LA NUOVA SEDE
Il Gruppo ANA Ogliano nel 1988 ricevette dal proprio associato Giuseppe Grosso, il piano terra di un suo fabbricato in
donazione da adibire a sede. Le penne nere contraccambiarono questa splendida offerta, ristrutturando il primo piano
dell’abitazione ove quest’uomo generoso visse sino ai primi mesi del 1990. Perennemente grati, gli alpini lo
assistettero con affetto durante la degenza in ospedale. La sede era molto bella, calda e accogliente, ma con fatica
riusciva a soddisfare le esigenze del Gruppo per la metratura relativa dello stabile e la quasi totale mancanza di
parcheggio. A malincuore il Gruppo ANA Ogliano decise di cercare un altro ambito ove poter continuare la propria
attività. Giunse in loro aiuto il sindaco alpino di Conegliano Floriano Zambon, che propose alle penne nere di Ogliano
di edificare gli spogliatoi ed altri locali annessi, presso il campo sportivo situato appena sotto il centro del paese.
Floriano Zambon di Scomigo come molti associati, ben conosceva l’abilità degli alpini di Ogliano, che nel corso della
loro esistenza si erano già resi protagonisti di diverse opere e restauri. Con la donazione per l’opera svolta e
l’autorizzazione concessa per erigere un piano superiore per la futura sede, si gettò le basi per questo progetto ora
portato a termine felicemente. Da quel momento non venni lesinato alcun sforzo per recuperare il denaro per andare
avanti con i lavori. Oltre alle offerte, furono molti i lavori eseguiti dai soci la cui remunerazione finì nelle casse
del gruppo. A distanza di qualche anno dell’autorizzazione, è diventata una meravigliosa baita alpina ove si vede la
mano di esperti operatori e la sua posizione conferisce ulteriore tono al piccolo centro della località. Gli alpini di
Ogliano hanno ovviamente ancora qualche debito che piano piano assolveranno, ma grande deve essere la loro soddisfazione
per essere riusciti in quest’opera e calorosi sono i complimenti delle penne nere della Sezione di Conegliano. In questi
anni di crisi economica e morale, da Ogliano giunge un messaggio carico di speranza e coraggio, segno inequivocabile che
“Gigio” Chies nel 1927 aveva avuto ragione nel voler perpetuare quello spirito alpino che era aleggiato nei più dolorosi
scenari della Grande Guerra. Pensiamo che nel Paradiso del Cantore, ove dimorano nella Splendida Eternità tutti i caduti
come il Capitano Pietro Maset, i reduci e i benemeriti del Gruppo Ogliano, ci sarà stata una grande festa. Tra i più
felici ci sarà sicuramente Vicellio Da Rodda che fino all’ultimo dei suoi giorni terreni da quasi centenario ha ammirato
i propri “bocia” e da Lassù li ha guidati verso questo obiettivo.
LA CRONACA
Intenso e degno di nota è stato il programma dei festeggiamenti per l’inaugurazione della nuova sede.
Venerdi 10 ottobre alle ore 21, presso il salone parrocchiale di Ogliano, è stato proiettato il DVD sulla costruzione
dell’Asilo di Rossosch che ha visto il locale Gruppo ANA partecipare in forma rilevante con uomini mezzi e sponsor. Il
filmato veramente bello e significativo, è stato montato con sapienza dall’alpino Alberto Cais che ha estrapolato dalla
valanga di materiale portatogli da Lino Chies, le foto e le parti in VHS più importanti. Il “collage” è risultato
eccellente.
Le immagini sono state commentate in modo circostanziato con molti aneddoti divertenti e anche commoventi, da Lino Chies
e Cesare Pancato allora Consiglieri Nazionali nella Commissione Rossosch. Nel salone gremito in ogni ordine di posto
c’erano diversi volontari alcuni anche della Sezione ANA di Pordenone. La serata è stata bella, intrisa di una carica
emotiva che ha coinvolto i presenti che hanno sentito propria l’”Operazione Sorriso” nata dalla lungimirante idea di
Ferruccio Panazza reduce di Russia. Dopo il filmato sono state rivolte alcune domande ai protagonisti di vent’anni fa.
Alla serata erano presenti tra gli altri, ospiti del Capo Gruppo Marcello Silvestrin e del Parroco Don Luigi Cescon il
Presidente della Sezione ANA Giuseppe Benedetti, l’assessore Leopoldo Miorin e il Sindaco Floriano Zambon.
Sabato 11 ottobre con l’Alzabandiera alle 9.30 è stata aperta presso la nuova sede la mostra fotografica sugli alpini.
C’erano i ragazzi della 3° 4° e 5° Classe della Scuola Primaria “Capitano Maso” di Scomigo con i loro docenti, ad
apprendere un po’ d’alpinità. Dopo il benvenuto del Capogruppo Marcello Silvestrin, il Sindaco Floriano Zambon ha preso
la parola spiegando il senso dell’Alzabandiera e ricordando l’origine del tricolore. Al caro amico degli alpini Federico
Furlan, profondo conoscitore della storia, è toccato illustrare agli alunni i motivi per cui nacquero le Truppe Alpine e
ciò che esse hanno rappresentato in oltre centoquarant’anni di vita. Proprio in onore del 142° Anniversario della
nascita delle Truppe Alpine alle ore 18 è stata celebrata una Santa Messa presso la Parrocchiale di Ogliano. La Funzione
Religiosa divenuta a livello sezionale una vera e propria tradizione, ha registrato un partecipazione purtroppo
inadeguata. I Capigruppo e i Gagliardetti assenti non hanno fatto una bella figura. Mezz’ora prima della Santa Messa,
davanti alla lapide tombale del capitano Pietro Maset nel cimitero di Scomigo era stato deposto un mazzo di fiori. Un
altro omaggio floreale è stato posizionato al Monumento di Scomigo alla presenza del Vessillo Sezionale e di diverse
fiamme di gruppo. Alle 20.45 nella Ciesa Parrocchiale di Ogliano messa a disposizione dal presule Don Luigi Cescon, si è
tenuta l’esibizione corale con la partecipazione del Coro “PRADEVAI” di San Fior ed il Coro “VOS DE PLANE” di Beano di
Codroipo. Entrambi hanno eseguito le classiche cante alpine per poi terminare con quelle della tradizione popolare. Gli
applausi scroscianti hanno decretato il successo delle esecuzioni. La chiesa era affollata come nelle occasioni
importanti con le auto dei presenti con le auto parcheggiate anche sulla strada sottostante. Domenica 12 ottobre il sole
ha fatto la sua parte, garantendo una splendida giornata quasi estiva. L’alzabandiera alle 8.30 presso la nuova sede,
sulle note della fanfara alpina di Conegliano ha aperto la manifestazione come di consueto. Gli sfilanti,
dall’ammassamento presso la vecchia canonica, hanno percorso Via Marcora per poi giungere in Chiesa per la Santa Messa.
Dopo il Rito Religioso è stato dato l’onore ai Caduti con deposizione d’un mazzo di fiori al Monumento, da parte delle
molte autorità convenute. In contemporanea, presso l’ultima dimora terrena dei seguenti benemeriti: Luigi Chies
Fondatore e Capogruppo, Stefano Masut e Mansueto Serafin capigruppo, Francesco Serena il leggendario “Capitano Bianco” e
Giuseppe Grosso donatore della vecchia sede, venivano deposti degli altri omaggi floreali.
Dal monumento il corteo composto da un miglio di penne nere si è incamminato sino alla nuova sede, ove c’è stato il
taglio del nastro e la benedizione da parte di Don Luigi Cescon. Presenziavano oltre al Presidente Nazionale Sebastiano
Favero, Presidente Sezionale Giuseppe Benedetti, il Capo Gruppo Marcello Silvestrin, il Sindaco di Conegliano Floriano
Zambon, Lino Chies anche il Comandante del 3° Rgt Art. da Montagna Colonnello Enzo Ceruzzi e il Comandante del Gruppo
Conegliano Ten. Colonnello Luca Tesa. Oltre a loro moltissime altre autorità erano giunte a solennizzare l’evento: il
già Presidente Nazionale Giuseppe Parazzini, l’attuale consigliere Nazionale Giorgio Sonzogni già Vice Presidente
Nazionale, il Generale Renato Genovese Consigliere Nazionale di zona, il Maggiore Nino Geronazzo fino a giugno 2014 Vice
Presidente Nazionale, i Presidenti Sezionali Emeriti Luigino Basso e Paolo Gai, il Presidente del Consiglio Comunale di
Conegliano Fabio Chies, il già Sindaco di Conegliano Alberto Maniero ed il Sindaco di Canale D’Agordo Rinaldo De Rocco,
il Presidente della Sezione di Belluno Angelo Dal Borgo, il Capitano Vincenzo Pari del 7° Rgt Alpini, il Capitano Marco
Nardi del 3° Rgt Art. da Montagna. Un elenco impressionante che testimonia l’attenzione ricevuta dagli alpini del Gruppo
Ogliano per questa loro importante circostanza. Notevole la presenza delle bandiere alpine con i vessilli sezionali di
Treviso, Vittorio Veneto, Belluno, Pordenone e Montegrappa ad aggiungersi a quello di Conegliano. Ai trenta gagliardetti
sezionali si sono assommati quelli di Cozzuolo, Cordignano, Colle Umberto e Tovena (sez. ANA Vittorio Veneto), Limana,
Sospirolo e Spert Cansiglio (Sez. ANA Belluno), San Giorgio della Richinvelda e Tiezzo – Corva (Sez. ANA Pordenone), di
Cusignana (Sez. ANA Treviso) e Terme Euganee (Sez. ANA Padova).
Le Allocuzioni morali sono state aperte dal saluto del Capo Gruppo Marcello Silvestrin che ha voluto passare la parola
al precedente Moreno Battistuzzi che ha spiegato il senso della costruzione della sede ringraziando chi nel proseguo dei
lavori, ha dato in varie forme.
Marcello Silvestrin ringraziando anch’egli per la generosità ha ribadito che nonostante l’onere della costruzione il
gruppo non ha mancato di dare il proprio contributo alle varie iniziative a carattere sezionale e nazionale di questi
ultimi anni. Il Presidente Sezionale Giuseppe Benedetti ha ricordato le volte in cui ha fatto visita agli alpini
oglianesi per vedere i progressi nella costruzione, ricavando sempre l’idea di un gruppo unito, coeso e solidale.
Il Sindaco Floriano Zambon si è complimentato con il gruppo per l’opera e ha voluto risaltare cosa voglia dire fare
volontariato e quali grandi potenzialità esso abbia.
Il comandate del 3° Rgt Art. da Montagna Enzo Ceruzzi onorato di partecipare a questo evento, ha ricordato con orgoglio
e soddisfazione che il prossimo anno nel corso delle manifestazioni del 90° di Fondazione, il suo reparto riceverà la
cittadinanza onoraria. Infine è intervenuto il Presidente Nazionale Sebastiano Favero che ha insistito su un argomento a
lui e a tutti noi molto caro “ il volontariato deve essere gratuito, se fosse pagato perderebbe alla lunga il suo
significato ed i suoi valori. Qualche altra soluzione potrebbe essere trovata magari collegandolo ad un servizio
nell’esercito”.
Sono state premiate 33 persone volontarie in Russia con una spilla raffigurante l’aquila dell’Operazione Sorriso con più
sotto il logo del Comune di Rossosch.
Terminata l’ufficialità un lauto rinfresco nella nuova sede, ha ristorato i partecipanti.
Poco più tardi presso l’area ricreativa di Sant’Elena a Scomigo, è stato consumato un saporito rancio alpino, allietato
dalle suonate della Fanfara Alpina di Conegliano. Durante il pranzo è stata consegnata una targa in riconoscenza a
quattro benemeriti associati: UGO FRASSINELLI, LINO DELLA COLETTA, GIUSEPPE TOMASI e GIUSEPPE DEI NEGRI. Alle 18.30 è
stato ammainato il tricolore, e in sottofondo una suonata suggestiva di fisarmonica che fra tutti è lo strumento più
allegro, ha chiuso una giornata felice per gli alpini del Gruppo Ogliano che non la dimenticheranno facilmente.
Renzo Sossai
La cerimonia al cimitero di Scomigo, omaggio a Pietro Maset.
Lino Chies “scorta” il Presidente Favero in visita alla mostra
Le Sezioni ospiti onorano Conegliano e il Gruppo Ogliano
Schieramento di autorità e alpini davanti alla sede ANA
Ragazzi e bambini, la nostra speranza…
Il Presidente nazionale Sebastiano Favero a Ogliano
Foto di gruppo con i Presidenti nazionale e sezionale
L’inossidabile Nino Geronazzo brinda nella nuova sede alpina