GRUPPO OGLIANO |
Agosto 2018 |
Sabato 14 ottobre 2017 e domenica 15 sono stati due giorni particolari per la
comunità di Ogliano. Gli alpini hanno festeggiato il 90° della fondazione del
Gruppo. Lo hanno fatto con passione come si addice e malgrado sia un Gruppo
contenuto numericamente lo hanno arricchito di piccoli ma significativi momenti
che hanno richiesto un notevole lavoro preparatorio.
Lo scrivente è stato interpellato ai primi di settembre dal Capogruppo Marcello
Silvestrin per cercare di coinvolgere gli alunni della scuola elementare di
Scomigo, l’unica presente ancora sul territorio, con qualche attività
collaterale nei giorni dell’anniversario. Discutendone si è affacciata l’idea di
presentare ai piccoli la figura di Pietro Maset loro concittadino e al quale è
intitolata la scuola stessa. Per rendere educativo il momento si è pensato di
mettere in relazione i loro eroi, quelli dei cartoni animati, dei giochi, della
fantasia con un Eroe vero.
Le maestre della IV e della V Fiorenza Vanzella e Lanni Michela hanno accettato
e condiviso l’idea.
Sabato30 settembre sono stato alla scuola assieme ad alcuni alpini e attraverso
immagini e ricordi ho presentato la figura di Maso, la sua storia e la sua
immagine di uomo, di alpino e partigiano.
Sono state poi fornite agli alunni copie delle immagini di Maset che è stato
possibile recuperare. La nipote della maestra Caterina Zanette, la donna amata
da Maso, ci ha fornito alcune lettere e con grande gentilezza anche la loro
trascrizione. Sono state commentate dagli alunni assieme alle maestre.
Con la fantasia che li contraddistingue i piccoli studenti hanno preparato dei
cartelloni che sono stati esposti nella sede di Ogliano.
Sabato 14 una decina di Alpini si sono radunati nel cortile della scuola con la
camicia di ordinanza, il gagliardetto e naturalmente il cappello e hanno
distribuito ad ogni bambino una bandierina. Erano presenti il Preside, la
vicaria, l’ex sindaco Floriano Zambon e anche la signora Zanette custode del
ricordo della zia.
La presenza dei numerosi alpini che più che padri sono ormai nonni di questa
generazione di piccoli è stata significativa. La piccola cerimonia è iniziata
con l’alza bandiera. Zambon ha ricordato con poche parole la figura di Maso e
poi scortati dagli alpini i piccoli sono stati portati fino in piazza dove c’è
la sua casa natale e poi in cimitero.
Di fronte alla sua tomba poche parole di ricordo, una bimba ha letto l’ultima
lettera che Maso ha spedito alla fidanzata Caterina prima di darsi alla
clandestinità e poi due bambini di V hanno deposto una semplice corona sul cippo
dell’Eroe.
Penso che di attimi fuggenti dei quali sarà fatta la loro vita visto l’uso di
strumenti che non invitano alla riflessione, il ricordo, magari solo degli
sprazzi, del mattino di sabato con gli alpini qualcosa rimarrà. È un auspicio
del Capogruppo Silvestrin che ha voluto questo momento e di tutti quelli che
hanno collaborato alla loro riuscita a cominciare dalle maestre.