GRUPPO ORSAGO |
Dicembre 1996 |
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Nell'Aprile del ‘96
infatti, è stato ultimato il restauro della chiesetta di S. Antonio da
Padova, costruita alla fine del ‘600 come cappella privata della adiacente
villa Priuli e ora di proprietà della Parrocchia di Orsago; i lavori hanno
visto gli alpini impegnati per quasi cinque anni, coadiuvati anche da altri
volontari e dalla disponibilità di aziende, Amm. Comunale e della Banca di
Credito Cooperativo, che si sono accollati l'onere finanziario. A questi si
sono aggiunte le numerose offerte raccolte tra tutti gli orsaghesi, che hanno
partecipato così in modo tangibile.
Tutto ha avuto inizio nel
1991, quando si è cominciato a prendere in considerazione l’opera di
restauro della chiesetta che ha sempre rappresentato un punto di riferimento
per tutta la collettività orsaghese, non fosse altro per la sua posizione
centrale e per quella di “chiesetta mortuaria” fino a circa venti anni fa.
Da allora infatti era
completamente abbandonata e le sue condizioni erano tali da pregiudicarne la
stabilità.
Si è allora rispolverato
un vecchio progetto di restauro da parte della Parrocchia, e si sono
cominciati i lavori nella tarda primavera del 1992.
Per prima cosa è stato
rifatto completamente il tetto e sono stati tolti gli intonaci sia interni che
esterni; è stata poi quasi completamente costruita una piccola
“sacrestia” a lato della chiesetta, mentre tutto intorno è stato fatto un
marciapiede con i sassi del Piave, regalatici da una impresa di estrazione di
ghiaia di Susegana.
Grazie alla collaborazione
di un artigiano-alpino, sono state completamente ripulite sia le statue
esterne che le parti in pietra della facciata e per ultimo il campanile,
mentre all'interno la stessa operazione di pulizia ha riguardato l'altare.
Proprio l'altare risulta
essere la parte di più alto pregio, con un mosaico raffigurante tra gli altri
la Basilica di S. Antonio da Padova; il tutto con pezzi di marmo colorati,
madreperla e altri pezzi di valore.
La Basilica e tutto il mosaico in genere,
erano piuttosto danneggiati, ma grazie ad un amico alpino di Udine, Luigi Mirolo, (già insegnante alla scuola di mosaico di Spilimbergo), hanno
riconquistato tutto il loro antico splendore. L'amico “Gigi” ha poi
completato la sua opera con una targa che ricorda l'inaugurazione
all’esterno della chiesetta.
Anche in questa occasione
ci preme ringraziare questo nostro amico per l'attaccamento dimostrato sia
agli alpini di Orsago, ma soprattutto alla comunità tutta, tanto da divenirne
quasi, parte integrante.
L'opera è stata poi
completata con i serramenti, l'impianto di riscaldamento, i banchi, la
tinteggiatura interna ed esterna, il tutto grazie all'aiuto economico e
materiale di tanti che ci hanno voluto dare una grossa mano e che non
elenchiamo per ovvi motivi di spazio.
Finalmente dopo cinque
anni il 27 aprile 1996, abbiamo festeggiato la riapertura. In
quell'occasione S.E. Mons. Ravignani, Vescovo di Vittorio Veneto ha celebrato
la S. Messa alla presenza di diverse autorità militari e civili tra i quali
ci piace ricordare il Gen. Gadia, allora comandate della Cadore e i Gen.
Siccardi, Cucchini e Furlano, tutti in pensione ma da sempre vicini al nostro
gruppo.
In occasione della festa sono state esposte tutte le
fotografie fatte durante i lavori di restauro, a testimonianza del lavoro
svolto.
A suggello della
manifestazione è stata organizzata una serata canora con il coro della
Brigata Cadore e il coro Code di Bosco di Orsago.
Ricordiamo con affetto don
Giuseppe Zago ex-parroco di Orsago, altro artefice del restauro, scomparso
proprio pochi giorni prima della nostra festa.
Tra tutte le iniziative
che da anni vedono impegnato il nostro gruppo, questa è senz'altro la più
importante, non solo per l'impegno profuso da tutti, ma anche per il risultato
ottenuto se è vero, come è vero, che ora la chiesetta è aperta almeno per
due sere la settimana e vi si celebra la S. Messa.