GRUPPO ORSAGO |
Aprile 2006 |
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Domenica 6 novembre 2005, l'Amministrazione Comunale di Orsago assieme al Gruppo Alpini e
alle altre associazioni d'arma, ha voluto solennizzare la commemorazione del 4 Novembre,
Giornata delle Forze Armate e dell'Unità Nazionale, con una breve ma significativa cerimonia.
Dopo la doverosa deposizione dei fiori sulle tombe degli eroi Giovanni Bortolotto e Silvio Palli
e la celebrazione della Santa Messa è stata deposta una corona d'alloro al monumento attiguo
alla Chiesa della Pace. In quest'importante occasione il Capogruppo Pietro Casagrande ed
il Consiglio direttivo del gruppo ANA Orsago, chiedendo ospitalità al sindaco Giancarlo Mion,
hanno consegnato, nella sala consiliare del municipio, la pergamena che l'ANA nazionale aveva
inviato agli associati alpini reduci di guerra ancora in vita.
Alla consegna erano presenti oltre al sindaco, i consiglieri sezionali delegati del Gruppo Orsago
Claudio Botteon e Renzo Sossai ed il Vice presidente Battista Bozzoli che scortava il nostro
Vessillo sezionale. Dopo una breve allocuzione proferita dal cons. Claudio Botteon sono stati
chiamati i tre reduci: Angelo Basso, Matteo Cesa e Angelo Dal Mas
che non senza commozione hanno ricevuto la pergamena tra gli applausi doverosi dei convenuti.
Essi sono tre "vecchi ragazzi" del 7° Rgt. Alpini.
Angelo Basso , nato ad Orsago il 18 aprile 1920, fu chiamato alle armi il 10 marzo 1940
presso la caserma di Tai di Cadore assegnato al Btg. Val Piave. Fu inviato con la 267^ compagnia sul
fronte occidentale rimanendo in addestramento ad Alié Torinese per poi essere mandato sul San Bernardo
fino alla fine delle ostilità. Nel marzo del 1941 assegnato al Btg. Pieve di Cadore nella 67^ compagnia,
fu imbarcato a Brindisi per Valona per essere impiegato sul fronte greco/albanese. Dall'estate del 1941
sino a quella del 1942 Angelo partecipò a più riprese all'occupazione italiana in Montenegro.
Il 15 novembre 1942 con il 7° Rgt. Alpini fu nuovamente inviato in Francia, nella Costa Azzurra ove
di sovente venne impiegato di guardia alle aree aeroportuali. All'indomani dell'8 settembre venne
catturato dai tedeschi e mandato in Germania, internato nei campi di lavoro. Principalmente fu impiegato
ad Essen alla Crup, come carpentiere addetto alla ricostruzione dei capannoni distrutti dai bombardamenti
alleati. Liberato alla fine d'aprile 1945 venne rimpatriato nell'agosto successivo con un convoglio
ferroviario fino a Pescantina (Vr) ove un camion lo riportò a casa assieme ad altri sventurati.
Collocato in congedo definitivo il 3 novembre 1945 ha ricevuto 3 croci al merito di guerra per 5
anni sacrificati alla Patria.
Matteo Cesa , nato ad Orsago il 1° ottobre 1919, fu chiamato alle armi l'11 marzo 1940
a Tai di Cadore, assegnato alla 67^ Cp. del Btg. Pieve di Cadore. Dall'11 giugno al 27 luglio 1940
prese parte con il suo reparto al fronte occidentale nella zona del Col di Tenda verso la famosa
Linea Maginot. Per alcuni mesi fu collocato nel 7° Rgt. Salmerie come conducente. Il 30 novembre
fu assegnato alla 68^ Cp. del Btg. Pieve di Cadore, fu imbarcato a Brindisi per Valona per essere
impiegato nel fronte greco/albanese per oltre 5 mesi. Come Angelo Basso, Matteo Cesa dall'estate
del 1941 a quella del 1942 prese parte in più circostanze alle operazioni belliche in Montenegro.
Dal novembre 1942 sino all'8 settembre 1943 fu inviato prima a Tolone e poi a Marsiglia. Dopo una vera
odissea riuscì a sottrarsi ai tedeschi. Dalla Costa Azzurra risalì con buona parte del suo reparto
sino a Genova, ma dal capoluogo ligure brulicante di nazifascisti dovette ritornare indietro,
ripassare per il Col di Nava ed il Col di Tenda e giungere a Cuneo ove il comandante di reparto
il Colonnello Perico diede il rompere le righe. In quei frangenti morirono parecchi muli.
Da Cuneo fino a Segusino, passando sempre per vie secondarie, rischiò ancora di farsi prendere
come quando si trovò vicino Milano. Giunse ad Orsago con un po' di fortuna e di solidarietà dei
civili trovati lungo il cammino. Per gli anni dedicati alla Patria Matteo Cesa ha ricevuto
due croci al merito di guerra.
Angelo Dal Mas , classe 1921
è stato anche lui un alpino del 7° Rgt. Alpini
del Btg. Pieve di Cadore, 67^ compagnia. Fu impiegato come gli altri due nell'occupazione del
Montenegro e in Francia e come Angelo Basso fu internato in Germania. La sua memoria è un po'
flebile anche per gli anni che inesorabilmente sono passati. La sua storia è meno ricca di
particolari ma è altrettanto gloriosa ed altrettanto grande è il suo amore per gli alpini.
Conclusione
Ho incontrato Matteo Cesa e Angelo Basso in una sera d'inverno nella graziosa
sede del loro gruppo ANA.
I ricordi sono piano piano affiorati, le storie si sono sempre più arricchite
di particolari. Sono episodi terribili come i compagni caduti sotto i colpi di mortaio al confine
italo/francese, quelli inghiottiti dal fango nelle asperità fra la Grecia e l'Albania, la paura di
dover partire per la Russia, l'imbarazzo dell'8 settembre, il terrore di essere presi dai tedeschi
e una volta presi il dover sottomettersi a tutti i costi per non subire ulteriori rappresaglie.
Ci sono momenti più gradevoli che parlano di cameratismo e degli scherzi di questi ragazzi che
avevano solo vent'anni. C'è la gioia intatta, provata alla fine della guerra e al momento del
ritorno a casa, c'è ancora il ricordo indelebile di chi non è tornato.
Renzo Sossai
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