GRUPPO PARE'


Dicembre 2006

35 ANNI COL CAPPELLO IN TESTA
E BEN PORTATI

Il gruppo Parè ha festeggiato il 7 e 8 ottobre il 35° di fondazione

Sono ormai trascorsi 35 anni dal giorno in cui l’oggi Commendator Giovanni Zanella e Giovanni Dalla Putta ebbero l’ardire di fondare il gruppo Parè.
Idea illuminante e piena di buone prospettive come si addice al buon Alpino, e così fu.

Fin dagli inizi di attività del gruppo quella dozzina di impavidi sostenitori si diedero da fare a dritta e a manca per rendersi utili a quelle attività sociali e non (ogni tanto ci scappa il pranzo oppure il pic-nic) che, diciamoci la verità, tante volte senza gli Alpini non andrebbero svolte, oppure i tempi sarebbero biblici.
Orbene; da quel lontano 1971 tanta acqua è passata sotto i ponti, amici nuovi che si sono uniti al gruppo (oggi contiamo 160 iscritti) qualcuno che purtroppo è andato avanti, ma nonostante questo è sempre presente nei nostri cuori per quello che hanno fatto e per quello che stanno facendo da lassù (parlo della guida spirituale di cui abbiamo bisogno noi umili terreni).
E così dopo varie peripezie ecco che in una serata di primavera durante la settimanale riunione del consiglio direttivo, all’inesauribile e instancabile Silvano Miraval ex capogruppo, viene in mente che aldilà di tutti gli impegni già assunti in precedenza ci potrebbe scappare anche l’organizzazione dei festeggiamenti del 35°.
Parole sante per l’attuale capogruppo Celestino Boem che senza colpo ferire inizia a distribuire incarichi a destra e a manca ai poveri (?) componenti del consiglio, che impavidi rispondono con devozione Alpina signorsì.

La sera di venerdì 6 ottobre la solita squadra di impavidi inizia l’addobbo del quartiere con le bandiere tricolore sotto gli occhi increduli dei cittadini di Conegliano, che solo dopo aver visto i manifesti affissi riuscivano a capire il perché di tanto trambusto.
Nei giorni precedenti erano stati distribuiti nelle attività commerciali dei depliant con al loro interno il programma della manifestazione e quello della rassegna corale che nella serata di sabato ha trovato giusta allocazione presso la chiesa S. Maria di Fatima di Parè.
Un successo di pubblico e di critica (sempre presente) ha accompagnato l’esibizione dei cori Montecimon e del  Corocastel  per l’occasione invitati.
Grande festa e ore piccole quella sera, ma il mattino successivo all’alba tutti (o quasi) pronti per la grande kermesse.
Ore 10,00 inizia la sfilata per le vie del quartiere preceduta dalla Fanfara Alpina Sezionale, con tappa alla scuola elementare G. Rodari per l’alzabandiera.
Si riparte verso la chiesa per la celebrazione della ss. Messa e il quartiere subisce il blocco del traffico a causa della moltitudine di alpini e non partecipanti la sfilata.
Il Sig. Sindaco Floriano Zambon con il suo bravo Capello Alpino apre il corteo, accompagnato da molteplici autorità  intervenute ai festeggiamenti, in particolare ci hanno onorato della loro presenza i gruppi di Castelnuovo n’é Monti, Feline, della sezione di Reggio Emilia ed il gruppo Parè, nostro omonimo della sezione di Como.
Al termine della cerimonia liturgica viene depositato un ricordo floreale ai piedi della lapide ai nostri Caduti presso la chiesa di Collalbrigo, mentre riordinate le file il corteo si rimpossessa del quartiere e sfila di ritorno verso la scuola, dove sono stati  presentati i lavori di prossimo svolgimento da parte del gruppo Parè (un campo da pallacanestro polifunzionale).
Commoventi i discorsi delle autorità convenute e lusinghieri per il nostro gruppo, che viene riconosciuto di infaticabile operosità nei confronti della comunità.
Classico e succulento l’epilogo dei festeggiamenti con i partecipanti alla manifestazione tutti riuniti con le gambe sotto la tavola (pardon sotto le panche), ancora una volta, come sempre, senza distinzione d’età ne di grado o ceto sociale, ma uniti da una consapevole amicizia e fraternità che contraddistingue l’Alpino, sia esso socio, amico o simpatizzante.
Grazie ai cittadini di Conegliano, grazie ai Consiglieri e grazie a voi Alpini amici di sempre.

Claudio Peccolo