GRUPPO PARE' |
Agosto 2018 |
Conoscere gente di altri paesi, con altre culture e con modi diversi di vivere dal nostro è dentro l'anima di ogni persona che abbia un minimo di curiosità, ma se oltre a questo si appartiene anche alla grande famiglia alpina, ecco che il legame nasce spontaneo. Sono passati ormai dodici anni dall'Adunata Nazionale di Asiago del 2006 e dall'incontro fortuito di alcuni componenti del Gruppo Alpini Parè della Sezione di Como (sì, proprio così, anche a Como c'è un Parè) con i soci del Gruppo Alpini Parè della Sezione di Conegliano e dieci anni dal gemellaggio tra i due Gruppi che si era tenuto a Parè in provincia di Como il 2 giugno 2008.
In questi anni i contatti tra i Gruppi sono stati frequenti, non sono mancate le occasioni per ritrovarci, siano esse state giornate di festa come le Adunate Nazionali o i raduni dei rispettivi raggruppamenti di appartenenza o le feste di Gruppo, o di grande dolore come per i funerali dei nostri amici andati avanti. Ogni nostro incontro ci ha arricchito un po', ci ha sempre lasciato un dono speciale che è l'amicizia, un valore raro di questi tempi, e la voglia di rivederci. L'ultima occasione per ritrovarci è stata la bella festa organizzata dagli alpini per la celebrazione del decennale del gemellaggio che si è tenuta a Parè di Conegliano il 2 e 3 giugno 2018.
I nostri amici di Como ci hanno raggiunto sabato mattina e come primo doveroso impegno ci siamo recati al Bosco delle Penne Mozze di Cison di Valmarino, per una piccola ma significativa cerimonia con deposizione di una corona d'alloro al monumento che ricorda tutti gli alpini che hanno dato la loro vita per costruire un'Italia migliore. Dopo aver pranzato a Castelbrando e aver goduto dello spettacolare panorama delle nostre Prealpi e vallate e fatto tappa in albergo, la serata è proseguita con il concerto del coro Vittorio Veneto diretto dal maestro Giuseppe Borin e tenutosi nella Chiesa parrocchiale di Parè, a cui è seguito un rinfresco per tutti sotto il tendone della sagra.
La burocrazia e le nuove disposizioni in materia di sicurezza da applicare alle manifestazioni non hanno fermato la macchina organizzativa e così domenica mattina, puntuali come solo gli alpini sanno esse- re, è iniziata la cerimonia con lo sfilamento dei Gruppi omonimi per le vie del popoloso quartiere coneglianese, accompagnato dalle note delle marce suonate dal Corpo musicale di Mareno.
Ad aprire il lungo corteo, appena dietro la fanfara, uno striscione che raccontava con pochissime parole il legame nato dodici anni fa: "DUE GRUPPI UN SOLO CUORE", subito dietro facevano bella mostra i due Vessilli Sezionali di Como e Conegliano scortati rispettivamente dal vicepresidente Silvano Miglioretto e dal presidente Gino Dorigo, seguiti a loro volta da quasi tutti i gagliardetti dei Gruppi della Sezione di casa. Non hanno voluto mancare alla manifestazione il sindaco di Conegliano Fabio Chies, l'ex sindaco Floriano Zambon ed il prosindaco di Parè di Como, Colverde. Dietro le autorità una lunga fila ordinata di penne nere, le vere protagoniste.
Il primo importante atto della giornata è stato l'alzabandiera, presso il cippo eretto dalle penne nere "parigine" nel cortile della scuola elementare Gianni Rodari, dopodiché la sfilata è proseguita passando per il centro del quartiere, fino ad arrivare alla Chiesa parrocchiale, dove ci aspettavano Don Fausto e Don Michele per la celebrazione della Santa Messa.
In occasione del decimo anniversario del gemellaggio tra i due Gruppi alpini, il Gruppo Alpini di Parè ha voluto, con il benestare della Parrocchia di Parè, grazie alla sensibilità ed all'appoggio del Parroco Don Michele, erigere un piccolo ma significativo monumento a ricordo non solo dei Caduti di tutte le guerre, ma anche degli alpini, soci dei nostri Gruppi, che ci hanno preceduto nel Paradiso di Cantore. Dopo lo scoprimento del monumento e la seguente benedizione da parte di Don Michele, la commozione ha stretto la gola di tutti e le lacrime non sono mancate per la deposizione da parte della moglie Tiziana di un cuscino di fiori a ricordo di Pasquale Gorla, l'infaticabile segretario che tanto ha fatto per il Gruppo di Parè di Como e per rendere possibile questo gemellaggio, che per gli alpini coneglianesi è stato un mezzo per entrare in contatto con persone, realtà sociali e culturali diverse e per partecipare concretamente alla vita di un Gruppo di cui si sono conosciuti dialetto, interessi, abitudini, tradizioni, musiche, cibi, necessità ed aspirazioni.
Naturalmente alla fine della mattinata non poteva mancare il classico pranzo alpino mirabilmente preparato e servito dagli amici che curano la "Festa Paesana di Parè" al termine del quale dopo lo scambio dei doni i capogruppo hanno tenuto i loro discorsi di saluto e da cui traggo un pensiero particolarmente toccante: "Ora spetta a noi renderci custodi di quel sentimento profondo che ci ha resi protagonisti della nostra storia. E' imperativo non abbassare la guardia. Impegniamoci tutti ad andare avanti per difendere il sentimento di amicizia e di collaborazione che ci lega nello spirito dell'alpinità".
G. C.