GRUPPO PARE' |
Dicembre 2021 |
Grazie a chi leggerà queste poche righe che servono per onorare la memoria di chi ha raggiunto, troppo presto, il paradiso di Cantore, ma anche chi, ancora oggi e con impegno, tiene alto l’onore ed il valore dell’essere Alpino.
Voglio iniziare questa presentazione rispondendo alla domanda posta da una bambina del Grest di quest’anno: ”Perchè hai la penna sul cappello?” L’ho sicuramente delusa dicendo che non lo sapevo ed ho deluso anche me per aver dato questa risposta. Ci ho pensato ed ho cercato su qualche libro ma sopratutto dentro di me e nel mio appartenere al corpo degli Alpini. Ho scoperto così che la penna di corvo che porto sul mio cappello è servita a dare risalto alla divisa dal 1872 facendo sembrare gli alpini più alti e più alla moda per quei tempi.
La verità invece dice che, questa penna, sia servita, serva e servirà a scrivere storie di eroi che hanno dato la vita in battaglia ma anche in momenti di pace, legati da quell’ideale sacro chiamato Patria.
Oggi, sempre la stessa penna, può scrivere storie di persone semplici ma sempre pronte a dare il meglio di se rendendosi utili in qualsiasi occasione, triste o di festa che sia. Presentare un libro non succede tutti i giorni ma ci provo partendo dalla cosa che mi riesce più facile. Dire grazie. Un grazie che dico, volutamente senza far nomi, a chi ha speso tanto del suo tempo nel cercare foto che potessero parlare agli occhi e raccontare al cuore. A chi ha spremuto il serbatoio dei ricordi per incasellare date, luoghi e nomi cercando di fugare dubbi e perplessità. A chi, a più mani, ha messo su dei fogli di carta un insieme di parole quasi a voler scrivere una fiaba. A chi ha corretto, con pazienza, virgole, punti, verbi e tempi lasciando volutamente qua e là qualche traccia dello scrivere alpino. A chi ha preso per mano le nostre idee, i nostri dubbi, ma soprattutto il nostro non sapere e lo ha trasformato, con la sua arte grsfica, in questo libro che racconta di noi e dei nostri primi cinquant’anni.
All’interno un condensato di momenti storici volutamente mescolati a momenti goliardici. Pagine dedicate a persone che hanno fondato il gruppo, a persone che hanno saputo seguire le loro tracce nel corso del tempo, ma sopratutto fogli profumati che sanno di impegno e disponibilità tipiche del nostro essere Alpini.
Pensiamo sarà bello sfogliare queste facciate cercando, e speriamo trovando, tra foto e righe, qualche frammento che permetta alla memoria di ricordare con piacere.
Walter Piovesan