GRUPPO PIANZANO |
Dicembre 1979 |
Domenica 27 maggio, all’uscita da casa, gli abitanti di Pianzano hanno trovato un sole splendente e il magnifico viale
imbandierato e tappezzato di manifesti inneggianti agli Alpini veci e bocia.
Verso le 8,30 cominciarono ad arrivare i primi Gruppi con i rispettivi gagliardetti, e infine il vessillo sezionale e la
fanfara che con le sue belle esecuzioni ha prontamente dato animazione all’ammassamento che si andava formando.
La sfilata si è svolta dal prato-Fiera al piazzale dell’asilo dove è avvenuto lo scoprimento del cippo ed eseguito l’alzabandiera.
Più che un cippo si tratta di un vero monumento realizzato per decisione del Consiglio e con l’apporto di tutti i soci
del Gruppo, sormontato da una bella aquila in bronzo e recante una lapide dedicatoria ai Caduti di tutte le guerre e che
è stata offerta dalla vedova dell’indimenticato socio Giuseppe Zago.
La corona d’alloro è stata recata al monumento dal vecchio socio artigliere alpino Giovanni Zago, unitamente all’alpino
in armi Aldo Pradella.
Nel corso della Messa il parroco don Benvenuto Piccinin ha ricordato i Caduti pianzanesi e anche il sacrificio di coloro
che sono tornati col corpo segnato da ferite e malattie che le battaglie e le privazioni hanno comportato unitamente ai
tanti tragici ricordi impressi nella mente di tutti i superstiti.
Il presidente prof. Vallomy ha
efficacemente ricordato i nobili ideali che ancor oggi dovrebbero trovare posto nell’animo degli italiani; ideali
dettati da sentimenti ed opere di solidarietà e di costruttiva fratellanza e che sono purtroppo misconosciuti da coloro
che esercitano la violenza.
All’applaudito discorso del prof. Vallomy è seguito quello altrettanto positivo del sindaco Romano Piccoli il quale ha
espresso la sua ammirazione per gli Alpini, e sottolineato che mai più di adesso e soprattutto per le dolorose vicende
trascorse
è sentita l’esigenza di giusta pace e di fraterna concordia tra i popoli.
A conclusione della cerimonia ufficiale, il mar. della Forestale Guido Dal Cm ha consegnato un attestato di benemerenza
agli alpini di Godega Catullo e Da Lozzo, per l’opera da loro svolta a vantaggio delle popolazioni del Friuli colpite
dal terremoto.
Si è poi ricomposto il corteo per il ritorno al prato-Fiera dove, all’ombra dei cedri, è stato offerto un rinfresco alle
autorità e rappresentanze.
Meritevole di segnalazione è l’iniziativa della Pro-Loco che in tale occasione ha allestito una ammirata mostra di
pittura con lavori eseguiti dagli alunni delle locali scuole elementari e medie.
Un ottimo pranzo, seguito al ristorante «dalla Rosy», ha coronato la bella manifestazione realizzata con appassionata
dedizione dagli alpini guidati dal capogruppo Virgilio Pradella.
Toni Pagotto