GRUPPO PIEVE DI SOLIGO |
Settembre 1971 |
Imponente manifestazione patriottica quella svoltasi a Pieve di Soligo il 4 luglio su iniziativa delle autorità comunali
e con la collaborazione delle associazioni combattentistiche e d’arma.
Il vasto programma comprendeva la consegna delle insegne di cavaliere dell’ordine di Vittorio Veneto a oltre 140 ex
combattenti e le onoranze al Gen. Busolli al nome del quale è stata dedicata una via cittadina e murata una lapide nella
sua casa natale.
L’imbandierato centro di Pieve di Soligo si è animato fin dalle prime ore del mattino.
Elencare le bandiere e i numerosissimi gagliardetti alpini intervenuti alla tanto attesa manifestazione è veramente
impossibile; certo è che la popolazione, le scolaresche ed ogni associazione patriottica erano presenti a questa sentita
festa alla quale hanno partecipato anche un picchetto armato e la fanfara dei bersaglieri.
Con il sindaco m. Pietro Furlan c’erano l’on. Francesco Fabbri, il prefetto dott. Parente, il gen. Alessi in
rappresentanza del gen. Borsi Parma comandante il 5° Corpo di armata, il gen. Ridolfi comandante della Zona militare, il
col. Danesi comandante della «Folgore», i generali in aus. Concini, Moccia e Cerruti, numerosi sindaci dei vicini
comuni, il comandante la tenenza dei carabinieri di Vittorio Veneto.
Dopo la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti - eseguita mentre il picchetto presentava le armi e un
alpino provvedeva all’alzabandiera - i partecipanti si sono ricomposti in corteo sfilando per le vie cittadine fino al
Teatro Careni. Nella piazza antistante è stata celebrata la Messa da parte dell’arcivescovo de L’Aquila mons. Costantino
Stella, nativo di Pieve di Soligo, che al vangelo ha ricordato i meriti acquisiti dai nostri soldati combattenti.
Nella sala del teatro, dopo il saluto dei sindaco e il discorso ufficiale col quale l’on. Francesco Fabbri si è
richiamato agli ideali di pace e di costruttiva operosità, è avvenuta la consegna delle insegne ai nuovi cavalieri di
Vittorio Veneto molti dei quali hanno pure ricevuto il relativo libretto della pensione assegnata ai meno abbienti.
L’onorificenza è stata consegnata anche ai seguenti veci, soci del Gruppo di Pieve di Soligo, ai quali desideriamo far
giungere le nostre felicitazioni: Bortolini Vincenzo (caporalmaggiore, classe 1893), Villanova Luigi (caporale) e alpino
D’Altoè Antonio (entrambi della classe 1896), e all’alpino ardito Bellè Giovanni della classe 1898.
Assai festeggiati - con un indirizzo di saluto del sindaco e gli affettuosi applausi di tutti i presenti - sono stati i
fedelissimi ufficiali del battaglione «Monte Levanna» guidato da Busolli nell’ultima dura fase della guerra 1915-18, e
una folta rappresentanza degli alpini di Rivoli la bella cittadina del Veronese dove il Generale Busolli è sepolto. Il
magg. comm. Attilio Arrigoni - anche a nome degli altri ufficiali del «Levanna» tra cui il col. dott. Vittorio A.
Cortese, il Magg. dott. Segre, il magg. prof. Nai, il cap. dott. Favero tutti di Milano, il col. Cavani di Modena, il
col. Arrigoni di Padova, il magg. prof. Jahier di Torino, il magg. Calzia e il magg. Verda di Imperia - ha ringraziato
consegnando infine delle pregevoli medaglie d’oro in ricordo al sindaco, al comm. Schiratti presidente della sezione di
Pieve di Soligo dell’associazione combattenti e reduci, e al cav. Battistella capogruppo dei nostri alpini.
Conclusa questa parte del programma, i partecipanti si sono recati alla casa ove nel 1876 nacque Gerolamo Busolli e che
gli alpini avevano provveduto ad imbandierare. L’adiacente strada denominata «Via Generale Busolli» - è stata inaugurata
col taglio del nastro tricolore cui ha proceduto il prefetto di Treviso, mentre un ufficiale del « Levanna » provvedeva
allo scoprimento della lapide: presentat’arm del picchetto, squillo di attenti, attimo di profonda commozione
specialmente tra i veci del batt. «Monte Levanna» al quale apparteneva anche il nostro caro cav. Baccinello (come sempre
presente), e infine la festosa ripresa della fanfara che eseguì gli inni del Piave e del Grappa.
Il comm. Attilio Arrigoni ha pronunciato un applauditissimo discorso col quale ha degnamente ricordato l’indimenticabile
Gerolamo Busolli che - dopo aver combattuto in Libia, quale capitano del 7°, ottenendo una decorazione - nella grande
guerra diede nuove ripetute prove di valore da fargli meritare tre medaglie d’argento due delle quali assegnate sul
campo, quando era al comando del battaglione «M. Levanna» del 4° Alpini, al Vodice e sul Monte Solarolo.
Il programma ufficiale è in tal modo terminato.
All’ombra dei tigli che sorgono nel piazzale del teatro Careni l’Amministrazione comunale aveva fatto organizzare un
signorile rinfresco. Con felice intuito il capogruppo cav. Battistella aveva messo a disposizione la «zonta»: una bella
fila di damigiane di vino che – per gentile concessione del signor De Nicolò, attuale proprietario della casa natale del
Gen. Busolli - sono state messe a disposizione nell’accogliente parco dove si ritrovarono, per un brindisi in famiglia,
gli alpini della Sezione con i membri del consiglio direttivo e il segretario G.B. Bozzoli che quel giorno svolse anche
le funzioni di alfiere del vessillo sezionale.
I reduci del «Levanna» - e gli alpini del Gruppo di Rivoli Veronese, che tanto cordialmente hanno collaborato per il
servizio d’ordine dell’impegnativa manifestazione - sono poi stati ospiti del cav. Battistella per l’ultimo brindisi di
commiato nella sua villa sulla sommità del Col de Far.
Giornata da definirsi stupenda e memorabile, e per la quale è doveroso un sentito ringraziamento all’Amministrazione
comunale di questa laboriosa cittadina decorata di medaglia di bronzo e del distintivo di grande mutilata, e inoltre al
comm. Giuseppe Schiratti che si è reso autorevole promotore di così significativo programma.