GRUPPO PIEVE DI SOLIGO |
Dicembre 1990 |
E' stata una gradita sorpresa, almeno per molti, l'esecuzione concertistica della Fanfara Alpina della Cadore, che si
è esibita con brani di ottima fattura, in diversificate composizioni di diversi autori. Molti pensavano che la Fanfara
interpretasse la rituale musica bandistica militare, come avviene quasi sempre nelle varie manifestazioni, alle quali è
costantemente chiamata. Non è stato così. I quaranta elementi con le “fiamme verdi”, hanno dimostrato, sotto la
direzione di un alpino (in sostituzione del serg. magg. Fornasier indisposto), di possedere una padronanza di esecuzione
non comune, segno di una preparazione musicale seria, tale da propone la melodia delle note nell’esegési degli autori.
La fanfara si è presentata come di consueto con la propria sigla l’Inno degli Alpini”, finendo con l’Inno Nazionale,
durante il quale il pubblico si è alzato in
piedi per ascoltare in religioso silenzio. Tutti i pezzi meritavano particolare attenzione, alcuni dei quali non sono di
facile esecuzione, come: Moment for Morricone, Oregon, Boogie for Trombones e Escopade for Trombones, dove i tre giovani
suonatori di tromboni hanno fatto la parte del leone. Bravi! C’era pure un violino, un contrabbasso a corda ed una
pianola. Quest’anno il gruppo alpini di Pieve di Soligo ha voluto rompere la tradizione che lo vedeva - da anni -
organizzatore di Rassegne Corali, ed è stato premiato con un concerto musicale assai piacevole. Il pubblico presente ha
manifestato il suo compiacimento e tributato ai concertisti scroscianti applausi. Quindi l’intento di voler ricordare e
festeggiare culturalmente il 72° anniversario della Vittoria della Grande Guerra è stato raggiunto.
Al termine della simpatica manifestazione il capogruppo cav. Paolo Gai, il sindaco (alpino) rag. Piero Tittonel e il
presidente della sezione prof. Giacomo Vallomy sono intervenuti per ringraziare ed esternare la loro soddisfazione,
interpretando anche il pensiero della platea, ai bravi componenti la Fanfara Alpina “Cadore”, al Comandante della
Brigata generale Papini, consegnando dei presenti, nelle mani dell’accompagnatore Mar. M. Fiorello De Poloni. Le parole
che hanno maggiormente colpito sono state quelle pronunciate dal prof. Vallomy, il quale ha raccomandato ai giovani
alpini di curare tale cultura musicale, con passi one e disponibilità, perchè li terrà impegnati, lontani da pericolose
distrazioni e li renderà più sensibili ai problemi sociali. Il Mar. Magg. De Poloni sensibilmente soddisfatto e commosso
ha contraccambiato la simpatia, l’entusiasmo e i ringraziamenti formulati da ogni parte. Il repertorio dei singoli brani
è stato presentato da una graziosa signorina, che si dichiara felice di essere italiana, di presentare un complesso
italiano, in un paese italiano, gridando: Viva l’Italia!
R.B.