GRUPPO PIEVE DI SOLIGO


Dicembre 2003

40° anniversario della ricostituzione
74° della Fondazione

(maggio 1963 - maggio 2003)

Sabato 24 maggio
40° anniversario con apertura, presso la Biblioteca Comunale della mostra fotografica "la naja dei nostri soci".
Speciale serata corale con il coro della S.a.t. di Trento al teatro Careni.
Domenica 25 maggio
Ammassamento in viale degli Alpini (ex caserma dei Carabinieri); sfilata, alza bandiera e deposizione di una corona al Monumento ai Caduti accompagnati dalla Fanfara Alpina della sezione di Conegliano; Santa Messa in Duomo; omaggio alla Madonna degli Alpini, arrivo in piazza Vittorio Emanuele II e cerimonia di gemellaggio con il Gruppo Alpini di Amandola; interventi e scambio saluti; rancio alpino sotto il tendone attrezzato con specialità locali, ospiti e tanta allegria. Carosello di cori e fanfare.



Il coro della SAT durante l’esecuzione di sabato sera


La deposizione della corona al monumento ai Caduti



Gli ospiti delle Marche


La fanfara alpina


Le autorità


Il capogruppo Giuseppe Collodet porge il saluto


Il sindaco Giustino Moro


L’intervento del vicepresidente sezionale Carlo Sala

Quarant’anni di vita associativa alpina sono un patrimonio da conservare gelosamente e da mostrare orgogliosamente. Vi hanno vissuto quattro Capigruppo in quattro sedi, un nucleo di soci alpini che da un gruppo è divenuto un reggimento, e ne siamo orgogliosi. Il Gruppo Alpini di Pieve d Soligo ha voluto ricordare la sua Storia e segnare il proprio futuro, sull’esempio di quello che i Capigruppo e Soci hanno fatto durante questi quarant’anni.

Quale più efficace messaggio se non quello della festa, minuziosamente preparata da tempo?. Sabato 24 Maggio 2003, per ricordare gli alpini della nostra terra, è stata inaugurata la mostra fotografica “La naja dei nostri soci”, con fotografie raccolte, ristampate, catalogate minuziosamente e poi esposte al pubblico presso la Biblioteca Comunale. Per la stessa serata è stato invitato il coro della SAT di Trento ad esibirsi nel rinnovato Cinema Teatro Careni, che è da sempre il nostro luogo di incontro culturale. Ospiti sono stati gli amici della Sezione, la madrina, le persone sensibili che hanno contribuito concretamente alla manifestazione, il Gruppo di Palmanova gemellato con noi da diversi anni e i gli amici alpini di Amandola, un Gruppo delle Marche con il quale siamo in simbiosi già da tempo. E’ stata una serata riuscitissima con il tutto esaurito e gli ospiti meravigliosamente soddisfatti (compresi i coristi che hanno fatto notte fonda!). Questa serata e la festa di domenica 25 Maggio 2003, rimarranno negli annali della storia del paese di Pieve. Fin dalle cinque del mattino, in pratica il cambio della guardia con i coristi della SAT e amici, gli addetti alla cucina e ai preparativi della festa si stavano già mobilitando perché tutta la manifestazione riuscisse in modo perfetto. Nella prima mattinata arrivano i gagliardetti dei Gruppi più lontani e poi man mano gli altri, in un susseguirsi degli stessi colori Verde – Verde - Verde che ne vedeva sotto il volto amico di Tizio o di Caio in rappresentanza dei Gruppi o Sezioni alpine. Eri certo della loro presenza, ma quando sono arrivati hai “tirato” un sospiro di sollievo. Sono arrivati tutti, con la rappresentanza della Sezione di Conegliano e del Comune di Pieve di Soligo.

Col passare dei minuti, la folla alpina si radunava in Piazza e gradiva il piccolo rinfresco. Gli amici di Palmanova sono arrivati numerosissimi di buon mattino, mentre quelli di Amandola, già presenti dalla sera prima, vagabondavano per Pieve perdendosi volentieri nelle vie del paese ammirando e gustando il panorama. All’ammassamento, come per incanto, tutti presenti e tutti in ordine (di solito succede così!); poi, accompagnati dalla Fanfara Alpina della Sezione di Conegliano è iniziata la cerimonia domenicale. Dopo la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti, per non dimenticare, la Santa Messa in Duomo celebrata dal Parroco mons. Don Giuseppe  cantata dalla Corale S. Maria Assunta di Pieve e culminata con una magnifica esibizione del “Signore delle Cime”, dedicata a chi è andato avanti. Al ritorno, sosta alla Madonna degli Alpini per un mazzo di fiori e i momenti tanto attesi: con questa ricorrenza avremmo suggellato il gemellaggio anche con il Gruppo di Amandola e ringraziato i Capigruppo che si sono succeduti alla guida del Gruppo di Pieve. Dopo gli interventi del Sig. Sindaco ing. Giustino Moro, del rappresentante della Sezione di Conegliano, il vice presidente Carlo Sala e dei Sigg. Ospiti, abbiamo consegnato ai Capigruppo, in ricordo, una litografia del pittore Enrico Tonello raffigurante la manifestazione: al Magg. Grendene Dino, ai sigg. Battistella in ricordo di Alfredo, al comm. Gai Paolo e al cav. Collodet Giuseppe, attuale Capogruppo. A seguire, in Piazza Vittorio Emanuele II, la cerimonia del gemellaggio con il Gruppo di Amandola, sottoscritto dai rispettivi Capigruppo Sergio Mercuri per Amandola e Giuseppe Collodet per Pieve di Soligo, davanti ai soci e alle personalità, viva testimonianza dell’avvenimento.

Successivamente, il Capogruppo di Palmanova ed il Capogruppo di Amandola, visto l’entusiasmo, hanno deciso di iniziare, all’OMBRA del prosecco, le pratiche per gemellarsi fra di loro. Se riuscisse sarebbe storico, poiché tre Gruppi Alpini eterogenei, si uniscono in un unico e grande ideale. Dopo tanto esternare tutti meritavamo il ristoro di un pranzo preparato sotto il tendone e allestito per 500 persone per far riposare e dissetare il corpo, rinvigorire lo spirito e concludere questa magnifica, entusiasmante giornata che ci ha visto ancora una volta i protagonisti dei nostri ideali.

I giovani cuochi alpini hanno preparato la pastasciutta e lo spiedo in modo a dir poco stupefacente, che le loro mamme, le spose dei soci alpini e molte altre volontarie hanno distribuito ai commensali in modo impeccabile. Verso sera abbiamo ricevuto la graditissima visita del nostro Presidente Sezionale il dr. Antonio Daminato che, nonostante la pesante giornata per la partecipazione all’Assemblea Nazionale di Milano, ha voluto essere presente e conoscere il programma della manifestazione.

Collaborazione, amicizia, partecipazione con lo spirito del volontario hanno confermato oggi la strada da percorrere se vuoi che il mondo diventi veramente un luogo dove valga la pena di vivere veramente con dignità e non solo per trascorrerne i giorni

Ettore Bernardi