Le autorità
Il capogruppo Giuseppe Collodet porge il saluto
Il sindaco Giustino Moro
L’intervento del vicepresidente sezionale Carlo Sala
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Quarant’anni
di vita associativa alpina sono un patrimonio da conservare gelosamente e da
mostrare orgogliosamente. Vi hanno vissuto quattro Capigruppo in quattro sedi,
un nucleo di soci alpini che da un gruppo è divenuto un reggimento, e ne siamo
orgogliosi. Il Gruppo Alpini di Pieve d Soligo ha voluto ricordare la sua Storia
e segnare il proprio futuro, sull’esempio di quello che i Capigruppo e Soci
hanno fatto durante questi quarant’anni.
Quale più efficace messaggio se non quello della festa, minuziosamente preparata da
tempo?. Sabato 24 Maggio 2003, per ricordare gli alpini della nostra terra, è
stata inaugurata la mostra fotografica “La naja dei nostri soci”, con
fotografie raccolte, ristampate, catalogate minuziosamente e poi esposte al
pubblico presso la Biblioteca Comunale. Per la stessa serata è stato invitato
il coro della SAT di Trento ad esibirsi nel rinnovato Cinema Teatro Careni, che
è da sempre il nostro luogo di incontro culturale. Ospiti sono stati gli amici
della Sezione, la madrina, le persone sensibili che hanno contribuito
concretamente alla manifestazione, il Gruppo di Palmanova gemellato con noi da
diversi anni e i gli amici alpini di Amandola, un Gruppo delle Marche con il
quale siamo in simbiosi già da tempo. E’ stata una serata riuscitissima con
il tutto esaurito e gli ospiti meravigliosamente soddisfatti (compresi i coristi
che hanno fatto notte fonda!). Questa serata e la festa di domenica 25 Maggio
2003, rimarranno negli annali della storia del paese di Pieve. Fin dalle cinque
del mattino, in pratica il cambio della guardia con i coristi della SAT e amici,
gli addetti alla cucina e ai preparativi della festa si stavano già mobilitando
perché tutta la manifestazione riuscisse in modo perfetto. Nella prima
mattinata arrivano i gagliardetti dei Gruppi più lontani e poi man mano gli
altri, in un susseguirsi degli stessi colori Verde – Verde - Verde che ne
vedeva sotto il volto amico di Tizio o di Caio in rappresentanza dei Gruppi o
Sezioni alpine. Eri certo della loro presenza, ma quando sono arrivati hai
“tirato” un sospiro di sollievo. Sono arrivati tutti, con la rappresentanza
della Sezione di Conegliano e del Comune di Pieve di Soligo.
Col passare dei minuti, la folla alpina si radunava in Piazza e gradiva il piccolo
rinfresco. Gli amici di Palmanova sono arrivati numerosissimi di buon mattino,
mentre quelli di Amandola, già presenti dalla sera prima, vagabondavano per
Pieve perdendosi volentieri nelle vie del paese ammirando e gustando il
panorama. All’ammassamento, come per incanto, tutti presenti e tutti in ordine
(di solito succede così!); poi, accompagnati dalla Fanfara Alpina della Sezione
di Conegliano è iniziata la cerimonia domenicale. Dopo la deposizione di una
corona d’alloro al Monumento ai Caduti, per non dimenticare, la Santa Messa in
Duomo celebrata dal Parroco mons. Don Giuseppe cantata dalla Corale S.
Maria Assunta di Pieve e culminata con una magnifica esibizione del “Signore
delle Cime”, dedicata a chi è andato avanti. Al ritorno, sosta alla Madonna
degli Alpini per un mazzo di fiori e i momenti tanto attesi: con questa
ricorrenza avremmo suggellato il gemellaggio anche con il Gruppo di Amandola e
ringraziato i Capigruppo che si sono succeduti alla guida del Gruppo di Pieve.
Dopo gli interventi del Sig. Sindaco ing. Giustino Moro, del rappresentante
della Sezione di Conegliano, il vice presidente Carlo Sala e dei Sigg. Ospiti,
abbiamo consegnato ai Capigruppo, in ricordo, una litografia del pittore Enrico
Tonello raffigurante la manifestazione: al Magg. Grendene Dino, ai sigg.
Battistella in ricordo di Alfredo, al comm. Gai Paolo e al cav. Collodet
Giuseppe, attuale Capogruppo. A seguire, in Piazza Vittorio Emanuele II, la cerimonia
del gemellaggio con il Gruppo di Amandola, sottoscritto dai rispettivi
Capigruppo Sergio Mercuri per Amandola e Giuseppe Collodet per Pieve di Soligo,
davanti ai soci e alle personalità, viva testimonianza dell’avvenimento.
Successivamente, il Capogruppo di Palmanova ed il Capogruppo di Amandola, visto l’entusiasmo,
hanno deciso di iniziare, all’OMBRA del prosecco, le pratiche per gemellarsi
fra di loro. Se riuscisse sarebbe storico, poiché tre Gruppi Alpini eterogenei,
si uniscono in un unico e grande ideale. Dopo tanto esternare tutti meritavamo
il ristoro di un pranzo preparato sotto il tendone e allestito per 500 persone
per far riposare e dissetare il corpo, rinvigorire lo spirito e concludere
questa magnifica, entusiasmante giornata che ci ha visto ancora una volta i
protagonisti dei nostri ideali.
I
giovani cuochi alpini hanno preparato la pastasciutta e lo spiedo in modo a dir
poco stupefacente, che le loro mamme, le spose dei soci alpini e molte altre
volontarie hanno distribuito ai commensali in modo impeccabile. Verso sera
abbiamo ricevuto la graditissima visita del nostro Presidente Sezionale il dr.
Antonio Daminato che, nonostante la pesante giornata per la partecipazione
all’Assemblea Nazionale di Milano, ha voluto essere presente e conoscere il
programma della manifestazione.
Collaborazione, amicizia, partecipazione con lo spirito del volontario hanno confermato oggi la
strada da percorrere se vuoi che il mondo diventi veramente un luogo dove valga
la pena di vivere veramente con dignità e non solo per trascorrerne i giorni
Ettore Bernardi
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