GRUPPO PONTE DELLA PRIULA |
Maggio 2007 |
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La memoria ci riporta al 7 dicembre 1990 per ricordare un’altra giornata così a Ponte Della Priula
La mattina di domenica 19 novembre 2005 gli addetti alla sicurezza presenti sul territorio contavano circa trecento
persone comprendenti prefettura, polizia, carabinieri, artificieri, provincia, comune, polizia locale, Suem, Croce
Rossa, Anas, Rfi e protezione civile
Si dovevano rendere inoffensivi e poi rimuovere cinque ordigni della Seconda Guerra Mondiale rinvenuti nel cantiere in
via dei Pascoli. Si trattava di una bomba d’aereo inglese da mille libbre (400 kg.), due bombe d’aereo americane da
cinquecento libbre e due proietti d’artiglieria; per un tempo totale di disinnesco da circa tre ore ad opera degli
artificierì del 3°Rgt. Genio Guastatori di Udine.
Per noi Alpini di Ponte Della Priula il controllo del nostro territorio è quasi un obbligo morale e quindi senza
esitazione abbiamo dato man forte alla protezione civile A.N.A. che coordinata da Toni Speranza ha gestito al meglio le
operazioni dì sfollamento e controllo perimetrale della zona di competenza assegnata.
A noi era affidato il 6° settore, comprendente la zona est del paese oltre il sottopasso ferroviario con il blocco
totale del traffico, fino all’argine del Piave che essendo percorribile a piedi e in bicicletta andava piantonato.
La nostra giornata è incominciata alle 6 con il ritrovo e la ripartizione degli incarichi. Erano presenti all’appello:
Ivan Bardini, Romeo Camillo, Beniamino Collotto, Stefano Dorbolò, Floriano Lovatello, Renato Martini, Ernesto Menegon,
Giorgio Olivotto, Agostino Zago. Operavano con la protezione civile A.N.A. anche Oliviero Chiesurin capogruppo di
Colfosco e Franco Zanardo capogruppo di Susegana.
Alle 7 aveva inizio lo sfollamento con verifica casa per casa e alle 8 iniziava la chiusura del traffico stradale e
l’inizio della sorveglianza del perimetro, quindi alle 9 sospensione traffico ferroviario ed inizio operazioni di
disinnesco. Alle 12.40 cessato allarme con riapertura dei blocchi stradali.
Finita l’operatività per forze dell’ordine e volontari era giunto il momento di rinfrancarsi o al centro di accoglienza,
oppure nella sede degli Alpini di Colfosco dove ci siamo recati noi. Dopo il discorso di benvenuto del Capogruppo, il
sindaco Gianni Montesel ha ringraziato tutti per l’ottimo lavoro svolto e il positivo risultato ottenuto senza danni a
persone o cose.
Stefano Dorbolò