GRUPPO REFRONTOLO |
Giugno 1988 |
A oltre 43 anni di distanza, per iniziativa del gruppo alpini, sono stati commemorati sul luogo dell’eccidio i fratelli
Giuseppe e Luigi Agosti, di 30 e 37 anni, trucidati assieme ai due giovani diciannovenni Gianni De Polo e Claudio Dal
Bò.
“In quella valle delle Mire piena di fiori in primavera e di frutti in autunno, un tempo piena di ferocia, si è
consumato nell’ottobre 1944 uno dei più tragici episodi della nostra terra durante la Resistenza”, ha soggiunto il
parroco nell’Omelia.
Quei giovani — ha ricordato il capogruppo Silvano De Luca — hanno dato in olocausto la loro vita perché credevano in un
ideale di libertà e di democrazia, perché volevano liberarsi dalla tirannia del nazismo e della dittatura fascista. Sono
stati stroncati dal nemico, il loro sacrificio deve rimanere una testimonianza per noi e per le future generazioni.
La cerimonia è stata semplice, ma particolarmente suggestiva.
Al rito religioso erano presenti i bambini delle scuole elementari, due dei quali hanno recitato commossi la preghiera
dell’Alpino e il passo di Italo Calvino “Oltre il ponte”. Era presente Antonio Zanchetta, miracolosamente sfuggito
all’eccidio, il quale ha spiegato i particolari del tragico avvenimento.
Sono pure intervenuti l’assessore comunale Carlo Bertollo, che ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale, e
Mario Corradini che ha manifestato la gratitudine delle famiglie dei giovani caduti.
È sempre viva la collaborazione delle penne nere con le altre associazioni locali, nelle attività del paese. L’ultimo
incontro è avvenuto nel piazzale, di fronte alla grande scultura de “Il ritorno dell’Alpino”, eretta per festeggiare la
fondazione del gruppo, al quale si sono aggregati anche i soci, che per motivi di lavoro si trovano in Germania,
dichiarandosi felici e soddisfatti perchè ricevendo i periodici “L’Alpino” e “Fiamme Verdi” par loro di trovarsi tra gli
amici alpini, e la gente del loro paese.
Un momento della cerimonia
GRUPPO REFRONTOLO |
Dicembre 1988 |
Il gruppo ricorda l’anniversario della fondazione.
Gli alpini di Refrontolo si sono ritrovati insieme, sabato 10 settembre. per festeggiare il 32° anniversario della
fondazione del Gruppo.
E stata celebrata una S. Messa in suffragio degli Alpini scomparsi. Durante la cerimonia è stato inaugurato e benedetto
un nuovo gagliardetto del Gruppo che si aggiunge a quello già in funzione da tanti anni. Era presente la Madrina del
Gruppo. signora Nicoletta De Rienzo.
Successivamente gli alpini, insieme al numeroso pubblico di cittadini presenti, si sono riuniti nella piazza centrale
del paese, dove tutto era già stato predisposto per trascorrere insieme una simpatica serata. Ma prima di passare al
brindisi gli Alpini hanno voluto ricordare con una pergamena la memoria dell’Alpino De Luca Guido che fu il primo a
portare il gagliardetto dal giorno dell’inaugurazione, nell’ormai lontano 1956. La pergamena è stata consegnata alla
moglie, signora Giovanna Andreetta. A tutti gli Alpini e cittadini presenti è stato quindi offerto un rinfresco.
La serata è stata allietata dalla esibizione della fanfara alpina, che è stata molto applaudita. Cogliendo l’occasione
dell’anniversario della fondazione del gruppo, gli alpini di Refrontolo hanno attuato una iniziativa molto gradita:
l’applicazione di due fari per l’illuminazione notturna della scultura dell’Alpino presso la piazza centrale.
Il nuovo gagliardetto portato da Domenico Rosolen Attorniato dal capogruppo
Silvano De Luca e dalla madrina signora Nicoletta De Rienzo
Il sindaco dott. Pietro Lorenzon consegna alla signora Giovanna,
del primo alfiere Guido De Luca un attestato di riconoscenza.