GRUPPO REFRONTOLO


Agosto 2018

La testimonianza di Erminio Antoniazzi

MAI FERMARSE…O QUASI!!! RIPARTIRE SEMPRE!!!

Abbiamo sempre sentito riecheggiare nella nostra famiglia alpina questa frase semplice ma penetrante: “MAI FERMARSE”… ma nel mese di giugno anche il nostro Gruppo ha doverosamente dovuto “tradire” questo incipit, in solidarietà con la nostra Pro Loco di Refrontolo.
Dopo quel due agosto 2014 ci eravamo rialzati, sebbene la ferita fosse rimasta aperta. Ma da quando il presidente della pro loco Valter Scapol è stato rinviato a giudizio per il disastro del Molinetto della Croda… era giusto e coerente FERMARSI.
Fermarsi non a giudicare ma a riflettere e sottolineare la precarietà e pericolosità in cui sono chiamati ad operare i volontari nel regalare alle nostre comunità manifestazioni, spesso di carattere sociale.
“Appena ho saputo quanto successo abbiamo immediatamente sospeso ogni attività. Ciò che conta è sicuramente dare un segnale forte e abbiamo ritenuto che la società, che necessità del mondo del volontariato, si renda conto che le cose, cosi come sono non possono più andare avanti…”. Queste le parole pronunciate del nostro Capogruppo Ferdinando De Martin nel giorno della marcia di solidarietà a Venezia (organizzata dalle pro loco del Veneto) dove hanno partecipato alcuni rappresentanti del nostro gruppo alpini; parole che hanno ribadito e motivato la chiusura delle attività rinnovando disponibilità collaborativa e vicinanza al nostro concittadino.
Con il mese di settembre in sintonia con le associazioni del paese e la pro loco, anche il nostro gruppo ha ripreso le attività non rinunciando totalmente alle “tradizioni” ma organizzati e compatti ha tentato di riproporre ciò che nei mesi precedenti non era stato volontariamente fatto.
Gli ultimi tre mesi dell’anno sono stati ricchi di eventi e celebrazioni.
In particolar modo merita un plauso il pranzo sociale organizzato presso la nostra sede. Momento conviviale dove condividere l’appartenenza ad un gruppo, che è prima di tutto una famiglia dove costanza, determinazione, sensibilità e spirito di sacrificio sono valori che creano un legame inossidabile.
Legame che caratterizza da tempo anche la vita del nostro socio ERMINIO ANTONIAZZI, che proprio nella giornata del pranzo associativo alla presenza del Sindaco Loredana Collodel, del nostro capogruppo Ferdinando De Martin, del vice presidente sezionale Dorigo Gino è stato premiato con una targa-ricordo per il suo impegno dentro la nostra famiglia alpina.
Nell’occasione il nostro amico Erminio ringraziando per il gradito omaggio ha brevemente raccontato il suo vissuto dentro l’associazione soffermandosi in particolar modo su un fatto per lui significativo…era il giugno 1973…avevo 41 anni…nel pieno delle mie forze…in un giorno di lavoro…succede l’impensabile…un infortunio…perdo il braccio destro…per me era giunta la fine…la mia vita perdeva di senso…questo dramma mi logorava dentro…steso sul letto d’ospedale i peggiori pensieri occupavano la mia mente…ma per fortuna voi, cari amici alpini…voi c’eravate. Con la vostra vicinanza e amicizia mi avete ridato serenità e coraggio…mi trasmettevate forza. Al termine dei 40 giorni di degenza ho ricominciato a lavorare…con l’unico braccio che mi era rimasto ma con la consapevolezza di essere circondato da persone care che mi hanno sempre sostenuto. A distanza di 44 anni sono qui a ringraziarvi di vero cuore per tutto ciò che insieme abbiamo fatto e condiviso…ancora Grazie.
Il pranzo poi è terminato con un brindisi finale augurandoci che il nuovo anno sia sempre caratterizzato dai nostri sani valori e ricordando (…come diceva un noto scrittore) ciò che facciamo per noi stessi muore con noi… ciò che facciamo per gli altri e per il mondo resta ed è immortale”.

Graziano De Stefani