GRUPPO SAN FIOR |
Ottobre 1961 |
Il 24 settembre 1961 ha inaugurato il proprio gagliardetto nel corso di una cerimonia riuscita ottimamente.
Erano presenti il vice Sindaco col Segretario comunale Geom. Lombardi, il Presidente della Sezione Cav. Uff. Enot.
Guido Curto, i vice presidenti Avv. Francesco Travaini e Cav. Giovanni Daccò con i Consiglieri Ten. Col. Serafini, Cav.
U. Martinelli, A. Moretti, De Marchi, Barel, Altarui, il capogruppo di Solighetto Giovanni Pansolin che ha condotto
all’adunata anche i due figlioletti col loro cappello alpino regolamentare.
Hanno inviato la propria adesione il Sindaco di S. Fior Sig. Michele Cancian, il Col. Annoni Comandante del Settimo, la
Medaglia d?oro Magg. Dott. Enrico Reginato, il Comandante del Presidio Militare di Conegliano Magg. Manlio Pizzoli ed
altre personalità.
Intervenne anche la Fanfara del 7° diretta con la consueta
perfezione dal Maresciallo Del Fabbro e che ha eseguito ottime musiche alpine.
Il nostro Mons. Sartor ha benedetto in chiesa il nuovo gagliardetto del quale è stata madrina la Sig.ra Rosolen Nives
sorella dell’artigliere alpino della «Julia» Giovanni Rosolen caduto in Montenegro.
Mons. Sartor ha poi sottolineato la familiarità esistente nell’Associazione Alpini e precisato che essa ha motivo di
esistenza anche per la conservazione dei ricordi di ogni singolo alpino; i ricordi e gli eroismi rimarrebbero infatti
isolati e forse dimenticati se l’associazione non ne organizzasse la raccolta, perpetuandoli nel futuro ad insegnamento
delle venienti generazioni.
Il nuovo Gruppo di S. Fior costituisce, ha continuato l’oratore, un nuovo ramo nato dalla sezione coneglianese già
dotata di altri 15 vitali rami quante sono le unità alpine dipendenti.
Monsignore ha inoltre ricordato ai soci del nuovo gruppo di aver posto il gagliardetto appena benedetto sotto la
protezione di S. Giovanni Battista patrono della locale parrocchia e di 5. Maurizio patrono degli Alpini; egli ha infine
concluso identificando nel nuovo vessillo la statistica dei morti, dei dispersi, dei feriti e degli eroismi tutti degli
alpini di S. Fior.
Espressioni di compiacimento per il nuovo gruppo alpino sono state pronunciate anche dal Parroco Don Paolo Meneghelli la
cui famiglia, di antiche tradizioni alpine, ha dato un copioso contributo di sacrifici nelle guerre trascorse.
Al termine della cerimonia religiosa i convenuti sono sfilati per le vie del paese recando una corona d’alloro, omaggio
del nuovo Gruppo alpino, ai Caduti del comune; erano presenti il labaro della sezione e i gagliardetti dei gruppi di
Solighetto, Collalbrigo, S. Vendemiano, S. Maria di Feletto, S. Lucia di Piave, Colfosco di Susegana, S. Pietro di
Feletto e la nuova fiamma di S. Fior.
Ha quindi parlato il Presidente sezionale Cav. Uff. G. Curto che ha dichiarato ufficialmente costituita la nuova unità
associativa.
Dopo la cerimonia un chiosco ha distribuito gratuitamente una abbondante «beverata» con panini imbottititi mentre
autorità e dirigenti alpini sono stati ricevuti in Municipio per un lussuoso rinfresco.
E’ seguito il tradizionale «rancio» e la consueta allegria generale fino al tardo pomeriggio.
Un ringraziamento particolare va agli organizzatori della bella manifestazione tra i quali il solerte Capogruppo, al
reverendo Parroco e alle autorità comunali di S. Fior, con l’augurio del migliore progresso alla nuova unità alpina.