GRUPPO SAN FIOR


Giugno 2002

CELEBRATO IL 40° DI FONDAZIONE DEL GRUPPO

Le varie iniziative organizzate per l’anniversario hanno rinnovato l’impegno del Gruppo per la comunità sanfiorese
Celebrato il gemellaggio con gli alpini di Boccaleone (BG)
Istituito il premio “San Bernardino” per l’impegno civile


LE INIZIATIVE Tutte le manifestazioni dell’anno sociale 2001 sono state organizzate nel segno del 40°. Celebrando l’anniversario della fondazione, le Penne Nere Sanfioresi hanno voluto ricordare nella maniera più degna tutti gli alpini passati avanti e tutti coloro che a questo Gruppo hanno dedicato passione ed attaccamento.
Nella ricorrenza delle festività natalizie il capogruppo ed alcuni consiglieri hanno fatto visita agli alpini più anziani per i tradizionali auguri di buone feste. Con i suoi reduci, poi, il Gruppo ha partecipato a Solighetto all’annuale cerimonia in ricordo della battaglia di Nicolajewka, momento che i nostri veci sentono particolarmente.
Nel mese di marzo, il Gruppo ha aderito alla giornata ecologica, che ha visto tanti volontari impegnati nella pulizia di alcune vie del paese.
L’annuale gita culturale aveva come meta i luoghi di Papa Giovanni, a Sotto il Monte, il centro storico di Bergamo e la sede degli amici di Boccaleone. La partecipazione di alpini, amici e simpatizzanti è stata straordinaria, a dimostrazione che la scelta ha riscosso ancora una volta grande interesse.

IL GEMELLAGGIO. La festa del Gruppo, tenutasi il 22 aprile, è stata anche l’occasione per il gemellaggio con gli alpini di Boccaleone, un gemellaggio che voleva suggellare quel rapporto di amicizia e cordialità instauratosi da tempo con i simpaticissimi alpini di Bergamo. La manifestazione è stata allietata dalle note, alpine e non, della fanfara sezionale. Le motivazioni del gemellaggio sono tutte riassunte in un passo del discorso del capogruppo, Ezio Marchioni, durante la cerimonia nella Sala Polifunzionale del Municipio, presenti numerosissimi alpini di San Fior ed una nutrita rappresentanza di bergamaschi: “Nel momento in cui sempre più regna l’inquietudine del presente e l’incertezza del futuro, gli alpini sono e vogliono essere, ancora una volta, controcorrente. Essi vogliono contagiare il mondo del loro buonumore, della loro coinvolgente festosità, della loro bonarietà ed allegria e del loro ottimismo, nel segno della condivisione. Va letto in questa ottica il gemellaggio tra il nostro Gruppo ed il Gruppo Boccaleone di Bergamo, un patto che altro non è se non il ribadire quanto sia sacro per noi alpini il valore dell’amicizia. Una amicizia nata tra i due Gruppi fin dai primo incontro, nel segno di una grande cordialità ed ospitalità.”
In maggio, a fianco dell’Associazione Anziani, gli alpini hanno promosso l’iniziativa denominata “LUCCIOLATA”. Scopo di tale manifestazione, cui era presente la fanfara sezionale, è la raccolta di fondi a favore della “CASA VIA DI NATALE”, struttura dove vengono ospitati gratuitamente i parenti dei pazienti del CRO di Aviano.
Straordinaria, come sempre, la partecipazione all’adunata, organizzata quest’anno in collaborazione con il gruppo di Pianzano. Ogni adunata ha la sua storia. Ricorderemo quella di Genova per alcuni casuali, ma toccanti e commoventi, incontri con persone Genovesi legate a San Fior e per le performance di alcuni nostri soci, finiti loro malgrado nelle pagine di più quotidiani mentre erano impegnati nella chiassosa festa sui mezzi coloriti e caratteristici che i boce di San Fior si portano sempre al seguito nelle adunate.

La cerimonia in ricordo del restauro della chiesetta di San Bernardino è stata quest’anno effettuata in concomitanza della visita pastorale del nostro Vescovo. L’incontro nel piccolo tempio, situato lungo la Ponetebbana, è stato l’occasione per illustrare a Sua Eccellenza le fasi del restauro. E’ seguito poi un cordialissimo colloquio presso la sede con gradito scambio di omaggi.

LE MOTIVAZIONI DI UN RESTAURO. Nell’occasione gli Alpini hanno voluto ricordare al presule le ragioni che li hanno portati ad impegnarsi, anni fa, nella laboriosa e non facile opera di restauro di quella chiesa vicino alla sede che ora essi chiamano “ la nostra chiesetta”.
Hanno ricordato la storia del tempio, eretto nel ‘400 dagli antichi abitanti di questa zona proprio là dove si era abbattuto un uragano che aveva distrutto ogni cosa. Rispondendo alla sciagura con uno stile così nobile e personale, essi ci hanno insegnato che dalla sofferenza si esce con l’impegno e la solidarietà. E questo è anche nello stile degli alpini.
In giugno il Gruppo ha partecipato all’adunata triveneta di Bolzano. In tale occasione gli alpini si sono offerti per assicurare merende e ranci agli amici della Sezione.
Nello stesso mese hanno fornito supporto logistico e culinario alla cena parrocchiale in occasione della festa del santo Patrono.
In luglio la gita sociale a Moena e San Martino di Castrozza, con la solita straordinaria partecipazione.
In agosto sono stati ospiti della serata di chiusura del soggiorno estivo presso la Casa AIL di Lamosano. A tale incontro sono ormai ospiti fissi della signora Teresa Pelos. La dinamica presidente dell’Associazione contro le leucemie non perde occasione per ringraziare le penne nere sanfioresi della preziosa collaborazione.
Sempre toccante e commovente, la prima domenica di settembre, l’incontro al bosco delle “Penne Mozze”. Numerosa, come sempre, la presenza dei veci e reduci e dei loro familiari.
Il 16 ottobre è stata ricambiato la visita degli amici di Boccaleone. Alcuni soci sono stati ospiti per due giornate a Bergamo, partecipando alla grande sfilata ed alle celebrazioni dell’ottantesimo di fondazione della Sezione Orobica.
La giornata del 4 novembre ha rappresentato il momento più significativo delle celebrazioni del 40^. Gli alpini hanno voluto che la santa messa in ricordo dei soci del Gruppo passati avanti fosse accompagnata dai canti di tutte le corali delle tre parrocchie, a significare lo spirito di fratellanza che sempre ha caratterizzato il Gruppo all’interno della realtà comunale. Si sa che per ragioni storiche e campanilistiche i rapporti tra le tre frazioni del Comune non erano un tempo proprio idilliaci. Ora certe frizioni fanno parte della storia del passato ed il merito di questo va ricercato anche nello spirito degli alpini, presenti in tutte e tre le frazioni.
E’ stato quindi inaugurato il rifacimento del monumento ai Caduti nel parco di piazza Marconi. L’intervento, realizzato dall’Amministrazione Comunale, era stato caldeggiato dagli alpini. Toccante il momento in cui sono stati letti, durante la cerimonia di scoprimento dei pannelli bronzei, i nomi di tutti i caduti e dispersi in guerra.

IL PREMIO “SAN BERNARDINO”. Sempre in occasione del 40° è stato istituito il premio “San Bernardino” per l’impegno civile, che gli alpini hanno voluto assegnare alle due importantissime realtà di San Fior che operano nel campo della sofferenza: l’Associazione contro le Leucemie di Teresa Pelos e l’Associazione contro i Tumori “Renzo e Pia Fiorot” di Silvano Fiorot. Con questo attestato gli alpini hanno voluto esprimere la loro stima verso due persone che essi sentono vicine per lo spirito “alpino” che le contraddistingue.
Nel corso della cerimonia, cui erano presenti varie rappresentanze sezionali, sono state lette le motivazioni del premio: “Noi Alpini di San Fior non abbiamo titoli o meriti particolari per conferire un premio a due istituzioni così prestigiose nel campo della solidarietà e dell’attenzione concreta ai malati ed alle loro famiglie. Ma siamo parte di un gruppo che da quarant’anni fa dell’impegno e dell’attenzione per la propria comunità la sua stessa ragion d’essere. E’ solo in nome di questo spirito, che domanda la capacità di impegnarsi attivamente per gli altri, che abbiamo concretizzato l’istituzione di questo riconoscimento. Riconoscimento che deve innanzitutto essere visto come un attestato di grande stima, amicizia e ammirazione dello spirito con cui le associazioni di Teresa Pelos e Silvano Fiorot operano, spirito che noi sentiamo vicino allo stile che anima noi penne nere. Senza nessuna presunzione, quindi, con l’atteggiamento umile di chi si mette alla scuola di due maestri di umanità e straordinario impegno civile.”
Le poche parole che nell’occasione sono state rivolte da Silvano Fiorot e dalla signora Pelos hanno enormemente commosso e gratificato i promotori dell’iniziativa.

L’INCOMPIUTA. Da citare ancora la tradizionale castagnata, svoltasi nel pomeriggio, il cui ricavato va in beneficenza. Infine, presso la sede, il 26 novembre si è svolto il pranzo dei reduci e anziani del Gruppo. Alla fine dell’incontro, che ormai è diventato un appuntamento fisso tra le varie attività sociale, è stata donata ai presenti la medaglia coniata per il 40°.
Non tutto, però, quest’anno è andato secondo le previsioni. Infatti l’impegno profuso per le varie iniziative messe in campo per il 40° ha finito per compromettere i programma dei lavori di ampliamento della sede, che hanno subito inevitabili intoppi.
Sarebbe stato troppo bello inaugurare la nuova sede nel corso dell’anno. E’ stato una pagina incompiuta nel programma del 40°. Ma sarà l’occasione per un’altra bella pagina della storia degli alpini del Gruppo San Fior.

dlmgf