di Matteo Villanova
Il fine settimana del 22 e 23
maggio la comunità di San Pietro di Feletto si è unita al gruppo alpini locale
per festeggiare un importante anniversario durante il quale si è anche celebrato
il raduno sezionale della nostra sezione: il 75° anno dalla costituzione del
gruppo.
Le manifestazioni sono iniziate sabato 22 sera. Dopo che il sole è sceso dietro
le colline, illuminati dalla luce di un candelabro e dalle immagini proiettate
su un apposito telo, i presenti, grazie anche ai canti del coro A.N.A. Giulio
Bedeschi e complice una leggera brezza, si sono calati nell’atmosfera più
consona per ascoltare le parole di Elisa Fagnol Zanardo.
Parole che aveva scritto in giovane età, a 14 anni, in un quaderno di scuola
improvvisato diario.
Parole che servivano e servono per non dimenticare, per poter raccontare i fatti
ma soprattutto i sentimenti e le emozioni di lei e di chi le stava accanto,
perché nonostante la giovane età aveva già compreso l’enormità e la tragedia di
quello che stava accadendo. Erano gli ultimi scorci del primo conflitto
mondiale.
Queste parole oggi hanno ripreso vita e suono grazie alla voce,
all’interpretazione e all’impegno della nipote di Elisa, Cinzia, che queste
‘storie’ da piccola le aveva sentite raccontare direttamente dalla nonna che
allora le chiamava ‘fiabe’, e oggi non riesce ad esimersi dall’impegno di
raccontarle a sua volta alla gente.
Una serata toccante e di meditazione a cui fra gli altri hanno partecipato il
sindaco di San Pietro di Feletto Loris Dalto, il vice presidente della provincia
di Treviso Floriano Zambon e il presidente della nostra sezione G.B. Bozzoli.
Domenica 23 c’è stata la vera e propria celebrazione, festosa e sentita, di
questo anniversario.
Un grande anniversario per un piccolo gruppo che ha lavorato tanto per la buona
riuscita della manifestazione che ha coinvolto non solo il gruppo alpini ma
tutta la cittadinanza. Gli alunni delle scuole locali ad esempio hanno intonato
l’Inno di Mameli durante l’alzabandiera della mattina, e partecipato alla
sfilata con 75 di essi che impugnavano altrettante bandiere italiane, ognuna a
simboleggiare un anno di vita del gruppo alpini. Dopo la Santa Messa il dovuto
ricordo ai caduti, originari di questo paese, durante i conflitti mondiali e
con la deposizione della corona d’alloro in loro memoria. Successivamente un
altro momento importante di questa celebrazione, ovvero i nuovi cippo, asta e
bandiera italiana che il gruppo ha voluto donare alla comunità vengono scoperti
dalla madrina del gruppo, e sono il risultato del lavoro dei soci alpini di San
Pietro di Feletto in onore dei soci andati avanti.
Coreografico e sentito il momento che ha chiuso le manifestazioni ufficiali
prima del consueto pranzo, che vede sulla gradinata del municipio schierati
tutti i gagliardetti presenti, alla base di essa il vessillo sezionale, il
gagliardetto del gruppo locale ed il gonfalone del comune, e sulla cima le
autorità presenti che poi si sono successe nei discorsi ufficiali.
Un giustamente emozionato capogruppo, Mario Casagrande, non ha dimenticato nelle
sue parole chi lo ha preceduto e tutte le persone che hanno fatto si, col
proprio contributo, che questo gruppo potesse giungere ad un traguardo così
importante, così come importanti sono state le parole del sindaco Dalto che
tutto sommato sono arrivate dove non è arrivata la modestia del capogruppo e del
gruppo stesso, ovvero ad elencare quanto in tutti questi anni gli alpini hanno
fatto per la comunità di San Pietro di Feletto sia dal punto di vista umano che
pratico, e di collaborazione con l’amministrazione.
Attraverso le parole del presidente sezionale Bozzoli le congratulazioni da
parte di tutta la sezione per il traguardo raggiunto, ed un monito sul da farsi
per tutti noi alpini, perché per ogni traguardo raggiunto ce n’è uno nuovo da
rincorrere, ed è con questo entusiasmo che la nostra associazione continuerà ad
avere lo spirito giusto per non sedersi sugli allori, come d’altronde mai ha
fatto, e ad essere viva, operativa e presente negli anni. |