GRUPPO SANTA LUCIA |
Dicembre 1984 |
Le Penne Nere locali, com’è ormai nella tradizione, offrono nella festa di S. Martino la « castagnata » agli ospiti
della locale Casa di Soggiorno per anziani.
Anche quest’anno si è ripetuta la buona « usanza », con notevole successo.
Questa festa si è svolta la sera di sabato 10 novembre; oltre agli alpini, solerti promotori dell’iniziativa, agli
anziani festeggiati e al personale dell’istituto, sono intervenute varie autorità e molti altri ospiti di tutte le età,
che con la loro presenza hanno contribuito a rendere festosa ed allegra la serata.
Graditissime sono giunte le « caldarroste » innaffiate dal buon vino.
Non è mancata la solita orchestrina formata da giovani suonatori, che nonostante la verde età, hanno saputo
magistralmente eseguire vecchi brani musicali da far ricordare con nostalgia il bel tempo passato e nuovi motivi da
accontentare ogni esigenza dei « ballerini ».
Nell’intervallo c’è stata l’esibizione di un umorista improvvisato, che ha divertito i presenti.
Quest’anno anziché giocare a tombola è stato fatto un tentativo di improvvisare un coro, per la verità con scarso
successo, perchè ognuno cantava per conto proprio; è stato provvidenziale, a questo punto, l’intervento del direttore
rag. Canzian in pieno accordo con il parroco don Oreste e con il presidente dr. Camerotto suggerendo di indire, per la
prossima edizione, un concorso di cori alpini fra tutti i gruppi della sez. di Conegliano. L’idea è stata accolta con
entusiasmo,
sembra che già qualcuno si dia cia fare per organizzare, diffondere e sviluppare questa proposta.
Verso le 23 tutti gli anziani esultanti e felici sono stati accompagnati nelle loro stanze, mentre gran parte degli
altri ospiti si sono trasferiti nell’ampia sede del gruppo, per l’immancabile « spaghettata ». E’ lodevole l’iniziativa
degli alpini, che già parecchi anni viene ripetuta: portare un po’ di allegria e spensieratezza fra queste persone
anziane, le quali dimostrano di gradire moltissimo qualche diversivo, che fa loro dimenticare, almeno per qualche
momento, inevitabili malinconie e tristezze dell’età avanzata.